San Giovanni di Sinis e Cabras, luoghi da cartolina della Sardegna, sono le località che ospitano in questi giorni l’inizio delle riprese di Una piccola impresa meridionale, il nuovo film di Rocco Papaleo. Reduce dall’esperienza alla co-conduzione dell’ultimo Sanremo al fianco di Gianni Morandi, il comico lucano torna dietro la macchina da presa per una nuova commedia, dopo il successo del raod-movie in salsa italiana, Basilicata coast to coast. L’eclettico Papaleo, attore, musicista e ora, anche regista, aveva riscosso ottime critiche per la sua opera prima del 2010 che si era accaparrata parecchi premi: due Nastri d’argento, per il miglior regista esordiente e la migliore colonna sonora, e tre David di Donatello, per il miglior regista esordiente, il miglior musicista e la migliore canzone originale, Mentre dormi di Max Gazzè che, fra l’altro, recitava nel film accanto a Alessandro Gassman e Giovanna Mezzogiorno. Buoni pure gli incassi che si erano attestati sui 3.368.466 euro. Molti volti del cinema italiano in Una piccola impresa meridionale: Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova e Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza, Giuliana Lojodice, Giovanni Esposito, Mela Esposito, Giampiero Schiano e Giorgio Colangeli. Tra i realizzatori, Papaleo è tornato a collaborare con Valter Lupo per il soggetto e la sceneggiatura, e con Rita Marcotulli per le musiche; la fotografia sarà di Fabio Zamarion, i costumi di Claudio Cordaro, la scenografia di Sonia Peng e Elio Maiello, il montaggio di Christian Lombardi. Una piccola impresa meridionale è prodotto da Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per la Paco Cinematografica e sarà distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures Italia. Il film racconta la storia di un ex prete, Don Costantino, interpretato da Rocco Papaleo, che viene confinato dalla madre Stella (Giuliana Lojodice) in un vecchio faro dismesso, per evitare che in paese sappiano che si è spretato. Mamma Stella, infatti, ha già un altro scandalo da affrontare: sua figlia Rosa Maria ha lasciato il marito, Arturo (Riccardo Scamarcio), ed è scappata con un misterioso amante. 



Il vecchio faro in disuso, che appartiene alla famiglia di Costantino e che dovrebbe garantirgli l’isolamento, come un magnete attira altra gente, trasformandosi in un refugium peccatorum. Dopo l’ex prete arriva anche una ex prostituta, Magnolia (Barbora Bobulova), poi il cognato cornuto, infine una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto del faro…Rocco Papaleo commenta così il suo ritorno alla regia: “Fare film è come fare l’amore, dopo averlo fatto per la prima volta non vedi l’ora di rifarlo”.

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