Il commissario Nardone, anticipazioni terza puntata, episodi martedì 18 settembre, Rai Uno – E’ una Milano anni Cinquanta violenta e criminale a fare da sfondo ai nuovi casi che il commissario della Squadra Mobile di Milano, Mario Nardone, è chiamato a risolvere. Interpretato da Sergio Assisi, il commissario è un personaggio simpatico e coinvolgente, che ovviamente non nasconde il grande attaccamento alla sua città natale, Napoli. E’ puntiglioso, non lascia niente al caso, ma nello stesso tempo dimostra sfaccettature molto sensibili e umane in favore della difesa degli innocenti. Ieri sera, giovedì 13 settembre 2012. andata in scena la seconda puntata, composta dai due episodi intitolati Tradimenti” e “Il falsario”. Il primo si apre con il ritrovamento del cadavere di una donna allinterno di una macchina lussuosa a Porta Venezia. Arrivati sul luogo del delitto, il commissario e la sua squadra scoprono che la vettura non è di proprietà della vittima e si recano quindi dal marito, l’avvocato Piacentini, per comunicargli quanto accaduto e fare qualche domanda. Intanto una voce fuori campo fa una acuta riflessione sulla città di Milano appena uscita dalla guerra, a metà tra la miseria e la ricchezza più ostentata, rappresentata ad esempio da quell’auto lussuosa nella quale è stata trovata la vittima. L’avvocato Piacentini intanto racconta diverse caratteristiche della moglie: si chiamava Sofia ed era una donna molto indipendente che non aveva paura di nulla. Il marito spiega poi che al momento delluccisione si trovava a Bergamo e che il suo alibi può essere confermato dal padrone di un ristorante dove si era fermato per cena. Mentre partono le indagini sul caso, la moglie di un commerciante che da poco si è tolto la vita chiede di parlare con il commissario Nardone. Secondo la donna suo marito si sarebbe ucciso perché strozzato dai debiti che aveva nei confronti di alcuni aguzzini. Così, parallelamente al caso della donna, parte una seconda indagine, questa volta però con meno indizi. Le indagini proseguono e vengono catturati i presunti assassini della donna: si tratta di un uomo e dei suoi due figli, che prima avrebbero derubato e poi ucciso la giovane donna. Ma ecco subentrare il tipico scetticismo di Nardone, non affatto convinto da questa conclusione. 



Così, nonostante venga dichiarato anche alla stampa che il caso è finalmente risolto, il commissario continua a indagare. Ed ecco che ci ritroviamo a un ribaltamento della vicenda: grazie ad alcune testimonianze dell’avvocato Piacentini, dapprima sospettato, verrà scoperto il vero assassino ovvero il giovane praticante assunto nello stesso studio legale e che aveva intrapreso una relazione con la moglie. La donna, innamorata del giovane, aveva deciso di lasciare il marito. Il giovane praticante avvocato, convinto che questa decisione avrebbe distrutto la sua nascente carriera, l’aveva uccisa per zittirla una volta per tutte. Tra un caso e l’altro l’amore del commissario per la sua Eliana diventa sempre più forte e, tra scenate di gelosia e dubbi, i due si rendono conto di essere fatti per stare insieme, dichiarandosi. Intanto, per risolvere il caso del signor Suriano, perseguitato dagli strozzini, il commissario decide di mettere sotto controllo i telefoni della zona senza aver chiesto l’autorizzazione e, sfortunatamente, un uomo della polizia perde la vita mentre stava inserendo una cimice su di un palo telefonico. Non si sa se la morte sia stata accidentale o sia stata provocata, ma Nardone è sicuro di una cosa: la malavita milanese ne è immischiata e scoprirà presto la verità. Il secondo episodio si intitola invece “Il falsario” e ruota intorno alla morte del signor Torcia, un uomo molto rispettato per il suo lavoro di incisore, tranquillo, gentile e molto discreto. L’uomo era stato trovato senza vita nella sua casa, sparato con una delle sue armi, senza che la porta fosse stata forzata. Con incredulità da parte di tutti, il sospettato principale sembra essere il professor Volterra, un uomo che da poco aveva intrapreso un rapporto d’amicizia con la vittima, ma al quale apparteneva l’arma del delitto. Non convinto anche questa volta, il commissario Nardone porta avanti le indagini scoprendo che l’ex cameriera del signor Torcia, Mirella e suo figlio Lucio, sono immischiati in qualche modo nella vicenda. Dopo alcune attente riflessioni e prove schiaccianti il commissario viene a capo dell’omicidio, scoprendo che è stato proprio Lucio, un ragazzo problematico con il vizio del gioco, ad uccidere il signor Torcia che da tempo prestava dei soldi al giovane. Durante le indagini era stato scoperto anche che il signor Torcia era un perfetto falsario, falsificava passaporti e denaro ineccepibilmente, firmandosi con una piccola fiamma sulle banconote, proprio come farebbe un vero artista.



Anticipazioni episodi martedì 18 settembre – Nel primo episodio che andrà in onda la prossima settimana, intitolato “La strage degli innocenti”, Nardone indaga sul barbaro omicidio di una donna e dei suoi tre bambini. Il commissario risale a Rina Fort che ammette una relazione ormai chiusa con il marito della vittima, ma appare molto controllata. A seguire, ecco invece arrivare l’episodio intitolato “La quadra del cerchio”: in questura prosegue l’interrogatorio di Rina Fort, ma la donna non cede. Nardone decide allora di cambiare tattica…