Il precursore, negli anni ’20, di tutti coloro che hanno dedicato la loro vita nella lotta alla mafia. Un uomo tutto d’un pezzo, coraggioso, sempre pronto all’azione. Deciso e incorruttibile. E’ questo il protagonista della nuova produzione Rai. Debutta, infatti questa sera, in prima visione tv, la prima delle due puntate della nuova fiction targata Artis e Raifiction Cesare Mori, il prefetto di Ferro, in prima serata su Rai 1. Protagonista è l’attore svizzero Vincent Perez, affiancato da due bellezze: Gabriella Pession nel ruolo della baronessa Chiaramonte e Anna Foglietta nella parte della moglie Angelina. Regista della fiction Gianni Lepre già dietro la macchina da presa di produzioni di successo come Rossella e La donna che ritorna e che ha scelto come set per questa nuova fiction, la Puglia e il Lazio. Le vicende di Mori ispirarono, nel anni ’70, un film con Giuliano Gemma e Claudia Carinale. A distanza di anni, le vicende del primo eroe anti-mafia vengono riproposte dalla prima rete Rai con questa mini fiction in due serate che inizia nel 1871, a Pavia, dove nacque Mori. L’uomo divenne prima prefetto di Bologna e poi di Trapani. La sua strenua lotta contro il brigantaggio, forma arcaica delle prime associazioni mafiose, fu nominato prefetto di Palermo da Benito Mussolini: da allora iniziò la sua coraggiosa azione contro lo strapotere delle cosche mafiose che dettavano legge in città. Importantissimo fu il tentativo del prefetto di ottenere l’appoggio della popolazione impegnandola direttamente nella lotta contro la mafia. Puntò a cogliere un primo importante successo con un’operazione in grande stile compiuta per riaffermare l’Autorità dello Stato: la memorabile occupazione di Gangi. La sua lotta finì nel 1928 quando venne nominato Senatore del Regno e definitivamente congedato dall’incarico. La fiction non mostra, però, solo l’uomo pubblico al servizio dello stato e le sue eroiche azioni di disturbo alle organizzazioni criminali ma anche il lato umano: il marito e il padre. La moglie Angelina rimase infatti accanto al marito e lo sostenne nella lotta alla mafia, nonostante il suo carattere fragile e tormentato e la sua malattia. 



Mori non fu solo marito ma anche padre di Saro, il piccolo figlio adottivo che non smise mai di amare. Il piccolo era il figlio di un bandito Carlino, catturato e ucciso da Mori in Sicilia. Il prefetto di Ferro, dopo aver scoperto che Saro era orfano anche di madre, decise che sarebbe diventato il figlio tanto atteso e che non era mai arrivato.

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