Ancora colpi di scena mozzafiato in  L’Onore e il rispetto 3, di cui la quarta puntata (anticipazioni alle pagina seguenti) andrà in onda martedì 25 settembre 2012 su Canale 5. E’ sempre più pericolosa la situazione di Tonio Fortebracci, accerchiato dai padrini che vogliono ucciderlo, dalla passione che scopriremo in parte “malata” della baronessa Fabiola De Nisi e della cugina Angelica, dalla sete di vendetta di Carmela di Venanzio, dall’amore incondizionato di Francesca De Santis che non esita a mettere a rischio la carriera di magistrato per Fortebracci… ma potrebbe aver trovato un’imprevedibile alleata in Tripolina.



Anticipazioni quarta e penultima (quinta) puntata

Ma partiamo dal riassunto dell’avvincente terza puntata, che si apre con il truce delitto di Di Venanzio (Gabriele Rossi) ucciso a colpi di ascia da Tripolina (Giuliana De Sio) decisa ad ammazzare gli stupratori e assassini di Venere, uno ad uno. Carmela (Laura Torrisi) che scopre con orrore il delitto del fratello, giura sulla salma di Fortunato che ucciderà Tonio (Gabriel Garko) che lei erroneamente considera l’assassino del fratello. Francesca De Santis rientra a Torino e Donelli le vieta di tornare in Sicilia perché la giudice non è lucida quando si tratta di Tonio. La donna reagisce dicendo di darle la possibilità di far testimoniare Tonio.



L’intervista a Beniamino Catena, regista di Squadra Antimafia 4

Donelli le dà una settimana di tempo per far parlare Tonio, dopo di che lo incriminerà per l’omicidio di Ricky. Donelli ha nascosto il dossier che incastra Tonio nella cassaforte della Procura. Di nascosto la De Santis lo sottrae. A Torino la giudice ritrova il misterioso commissario Renè Rolla (Francesco Testi) con cui Francesca ha avuto una relazione… Al funerale di Fortunato, a Sirenuse,  compare Tonio: i boss della mafia sono sconvolti perché lo credevano morto. Carmela, perima di partire per l’America chiede a Mancuso (Mario Cordova) e agli altri padrini di uccidere Tonio. Con l’inconsapevole complicità di Don Raffaele, tendono una trappola a Fortebracci. Il prete dice a Tonio che Carmela aspetta un figlio da lui e lo aspetta nel covo di Mascalucia. Fortebracci raggiunge il casale, ma scatta l’agguato degli uomini dei padrini. Lo scontro a fuoco è violentissimo e Tonio si salva grazie a un suo vecchio amico, il “canante fallito”. Intanto in America Tom di Maggio (Eric Roberts) e il Burattinaio (Toni Betorelli) sono preoccupati perché Tonio non ha ancora intrapreso le attività di narcotraffico. Carmela arriva negli Stati Uniti dalla zia, il suo unico pensiero è la vendetta nei confronti di Tonio e rifiuta la corte del figlioccio di Di Maggio, scatenando la contrarietà della zia, fedelissima dei boss americani. Donelli scopre il firto sul dossier di Fortebracci ma non sospetta che a sottrarlo è stata la giudice. Francesca De Santis ritorna in Sicilia e con lei va Renè Rolla, che instaura una certa complicità con i funzionari corrotti. La giudice desidera vedere Tonio, ma lui non si fa trovare. Sulla tomba di Venere Tripolina apre la lista degli assassini della figlia: la prossima vittima è il secondo stupratore, Romeo Luca. Intanto   Tonio mostra interesse verso la Liguorum, azienda del barone De Nisi (Ray Lovelock) che si rivela l’attività ideale per nascondere il narcotraffico. La misteriosa Angelica (Lydia Giordano), dalla personalità inquietante, svela a Tonio chi sono i suoi avversari nella scalata all’azienda e Tonio manovra per farli fuori, ma l’osso duro è il dottor Silvano Torre (Paolo Lanza), curatore degli affari legali del barone. La vendetta di Tripolina non si fa attendere ed è atroce perché uccide Luca Romeo, il figlio di uno dei padrini, a colpi di sega. Il padre del ragazzo, uno degli uomini di Mancuso, è disperato. I boss cominciano a intuire che forse dietro questi macabri delitti non c’è Tonio perché Fortebracci avrebbe ucciso direttamente i boss. Il padre di Luca Romeo si suicida con un colpo di pistola. Intanto Tonio minaccia il dottor Torre: lo uccide se non gli permette di avviare la trattativa con il barone De Nisi. Tonio Foretebracci chiama la De Santis e le chiede un incontro, ma la telefonata viene intercettata da Rolla, che pedina la giudice. Tonio non si presenta all’appuntamento, ma si presenta a casa di Francesca, che gli comunica che deve guardarsi le spalle da Renè. La giudice chiede a Fortebracci se è stato lui a uccidere Fortunato, ma l’uomo nega dicendo che evidentemente qualcuno vuole avere il potere nella cosca. Tonio dice a Francesca che sconfiggeranno tutti ma a modo suo… Francesca consegna a Tonio il dossier sottratto a Torino e gli dice che è un uomo libero. Continua alla pagina seguente. 



La giudice consegna a Tonio una dolcissima lettera della piccola Antonia, che sente nostalgia di suo padre. Tripolina si presenta a casa di Mancuso, la le sue prossime vittime uno dei suoi tre figli, che esce di casa senza scorta dopo aver litigato con il padre. Ignaro della catena di delitti di Tripolina e convinto che l’assassino sia Tonio, Mancuso le rivela che oltre a Fortunato è stato ucciso il figlio di Romeo e che il boss si è suicidato. Ora teme per l’incolumità dei suoi figli. Un’informazione “preziosa” per Tripolina. Impaurito delle minacce di Tonio, il dottor Torre suggerisce al Barone De Nisi di prendere come socio Fortebracci. A una festa a casa del barone Tonio conosce l’affascinante Fabiola, figlia di De Nisi, che compie gli anni. Tra i due scatta il colpo di fulmine. Fabiola entra alla festa in suo onore al braccio di Tonio, che presenta ufficialmente a suo padre. La cosa fa ingelosire Angelica, che strappa Tonio dalle braccia di Angelica per un ballo. Fabiola chiede a Tonio un regalo di compleanno: una notte d’amore con lui. Fortebracci la respinge perché troppo giovane, ma Fabiola non si arrenderà. Angelica e Fabiola fanno un bagno nel cuore della notte: Angelica dice apertamente alla cugina di essere gelosa di lei perché più bella e desiderata. Fabiola le svela che Fortebracci l’ha respinta e Angelica le dice che non deve vederlo mai più perché è pericoloso. I fratello De Nicola sono pronti a uccidere il terzo stupratore di Venere, Veneziani. Il ragazzo per paura di essere ammazzato preferisce farsi arrestare da Rolla. Il ragazzo confessa di essersi fatto arrestare per evitare di essere ucciso. La De Santis intuisce che dietro i delitti dei figli dei boss potrebbe esserci Tripolina e ripensa alla loro conversazione dopo la morte di Venere, quando la donna si era rifiutata di dire al magistrato chi erano gli assassini della figlia. Francesca vuole interrogare Veneziani per verificare se i suoi sospetti sono esatti. La De Santis interroga il ragazzo e gli rivela che sono stati i fratelli De Nicola a cercare di ucciderlo per vendicare la morte violenta di Venere. Veneziuani nega di averla uccisa. Francesca gli chiede chi è stato e il ragazzo svela che il colpevole del delitto era Di Venenzio. La giudice le chiede di raccontargli come si sono svolti i fatti e il ragazzo, tra le lacrime, fa un racconto atroce, in cui descrive la soferenze di Venere e il suo terrore durante la violenza subita. Francesca rivela a Tonio che gli assassini di Di Venanzio e Romeo sono i figli della Tripolina. Veneziani sta per essere liberato, ma fuori dal carcere lo attendono i fratelli De Nicola: il ragazzo viene però fatto uscire da una porta secondaria; Veneziani dice al suo avvocato che i colpevoli dei delitti sono i fratelli De Nicola. Ma il ragazzo viene ucciso. Nel cestino del pane, la donna trova la testa di Veneziani. Tonio suona alla porta della donna e le punta una pistola contro… 

Anticipazioni quarta puntata: Tonio Fortebracci e Tripolina fanno un accordo. Portata a termine la spietata vendetta, uno dei fratelli De Nicola sposerà Santina Mancuso, così il patrimonio della mafia passerà nelle loro mani e lo divideranno. Intanto la giudice De Santis prepara la sua prossima mossa, ma confessa di nuovo il suo amore a Tonio e gli promette di non lasciarlo.