Uomini e donne è in onda su Canale 5 con una nuova stagione: il programma di Maria De Filippi continua a riscuotere un notevole gradimento tra i telespettatori, confermandosi un vero e proprio must del pomeriggio televisivo. Ma il successo di Uomini e donne non è solo in tv: in rete, su forum, blog, Facebook e Twitter si scatena una continua ricerca di anticipazioni, notizie e curiosità sui protagonisti del programma. Abbiamo chiesto allo psichiatra Alessandro Meluzzi di spiegarci quali sono le dinamiche che decretano il successo della trasmissione e cosa rende possibile il fatto che un format ormai consolidato susciti ancora interesse ed emozioni nei protagonisti e nel pubblico.



Il trono over delle Dame e dei Cavalieri è molto frequentato da signore e signori di una certa età che cercano un compagno o una compagna. Cosa spinge loro in questa ricerca dell’amore?

Rispondo con una battuta: il cuore non invecchia. Non smettiamo mai di cercare il nostro io e abbiamo il desiderio di scoprirlo giorno dopo giorno. Nessun uomo, nessuna donna è un’isola, è legittimo e naturale sentire il bisogno di avere accanto un’altra persona, a prescindere dall’età anagrafica. Molto spesso nelle mie esperienze professionali di psicologia clinica ho incontrato uomini e donne che si innamorano in età matura, ho visto tanti amori nascere tra persone anziane e posso affermare che queste storie sono autentiche, c’è qualcosa di vero.



Da qualche anno Maria De Filippi ha inserito corteggiatrici più mature in età rispetto ai giovani tronisti. Una scelta al passo con i tempi? Nel mondo dello spettacolo, soprattutto, ormai non è insolito che donne mature si fidanzino con uomini più giovani…

E’ un gusto del nostro tempo. E’ il cosiddetto trend del “toy boy”, ovvero l’uomo giovane che ha un legame con la donna più matura. E’ il ribaltamento di ciò che solitamente invece avveniva fino a qualche anno fa, e peraltro ancora accade, quando nelle coppie spesso era l’uomo ad avere un’età superiore, in taluni casi anche di molto, della propria partner. Negli ultimi anni questa asimmetria si è rovesciata: siamo nell’epoca di una sorta di nevrosi femminile, alla ricerca di un uomo giovane e di una crisi del genere maschile che vede il crollo del superuomo di massa.



Il meccanismo di Uomini e donne è ormai svelato: coloro che celano dietro la ricerca dell’amore un desiderio di popolarità, sono consapevoli del fatto che il successo non può avere durata, eppure continuano a cercarlo… 

Anche in questo caso rispondo con una battuta, parafrasando Andy Warhol: tutti hanno diritto ai loro cinque minuti di popolarità. Questi ragazzi e ragazze che cercano il successo immediato in televisione sono ben consapevoli dell’eventualità della breve durata, ma sono cambiati gli “orizzonti”. Prima era importante la visibilità che durasse nel tempo, si guardava lontano. Ora ciò che conta è “farsi vedere”: per la maggior parte significa trovare una sorta di “vetrina” per il proprio ego.

Uomini e donne è un format di lungo corso: perchè dopo tanti anni è ancora così seguito, fa ancora ottimi ascolti ednon cessa di entusiasmare un pubblico di giovani e adulti?

Perchè ormai Uomini e donne è entrato ormai nella cultura televisiva nazionalpopolare. E non trascuriamo un aspetto: l’alchimia che si crea nella dinamiche dell’incontro tra uno sconosciuto e una sconosciuta, o viceversa, ha sempre grande fascino e incuriosisce. I valori che emergono da Uomini e donne non sempre sono postivi, le dinamiche, i rapporti che vengono a crearsi e i contenuti non sempre si rivelano educativi, ma d’altro canto non è questa la mission del programma, che, indubbiamente, rispecchia in modo realistico la natura “approssimativa” della società odierna.

 

(Camilla Schiantarelli)