Quarto grado, nella puntata del 28 settembre 2012, ha di nuovo portato allattenzione dei telespettatori il delitti di Melania Rea e oggi a Teramo riparte il processo con rito abbreviato a Salvatore Parolisi. Sarà una guerra di perizie perché ci sono ancora molti dubbi sullora del delitto e sulla morte di Melania Rea.  L’inviata di Quarto grado Alessandra Borgia è in collegamento da Teramo dove gli inquirenti sono da mesi coinvolti in un processo alla ricerca di una prova che possa scagionare o rendere colpevole Salvatore Parolisi. L’inviata racconta che quest’ultimo torna in tribunale dopo la pausa estiva, e incontrerà parzialmente la famiglia Rea per una battaglia in aula giocata appunto “a colpi di perizie”. Sabrina Scampini mostra su una lavagna l’esito delle perizie sull’ora del decesso di Melania: tutte dicono che non si può capire a che ora sia avvenuto. L’avvocato penalista Marco de Scissilo spiega come questa indecisione potrebbe prolungare le indagini ulteriormente. Oltretutto, sugli slip della vittima sono state ritrovate tracce del DNA appartenenti a una coppia di amici che, a questo punto, creano un dubbio sugli ultimi “frequentatori” della stessa prima dell’omicidio. C’è però un elemento in grado di poter fornire elementi utili alle indagini: si tratta di un anello indossato da Melania e palesemente tolto dal suo dito in maniera volontaria. Infatti, tale falange risulta interessata da una macchia di sangue, che si tenterà di analizzare. Salvatore Parolisi affronta il caso di Angela Celentano, scomparsa sedici anni fa: un video ripercorre la vicenda ed analizza alcune nuove tracce che la vorrebbero legata ad Acapulco. In questi mesi infatti i suoi genitori Maria e Catello hanno scambiato della mail con una ragazza fattasi chiamare “Celeste” che ha affermato, salvo poi scomparire alcune settimane fa, di essere loro figlia prima di scomparire nel nulla. Giovanni Capirossi (direttore della scuola Dante Alighieri in Messico) racconta la risonanza che la storia della Celentano ha avuto in tale stato: pare che non vi siano notizie positive. Maria e Catello Celentano, ospiti a Quarto Grado, ascoltano il suo intervento: “vorremmo poter dare notizie valide. Però non si hanno elementi per poter dire che Celeste fosse proprio la ragazza che loro hanno sentito via e-mail”. L’avvocato Luigi Ferrardino (legale della famiglia Celentano), fa una rettifica: “è vero che prima la storia non ha avuto seguito. Tuttavia ora sta cominciando a essere sempre maggiormente considerata ad Acapulco”. Lo psichiatra Alessandro Meluzzi parla del caso con poche parole: “se è una bufala, rimane tale e il caso è chiuso. Ma se fosse verità, ci si porrebbe un altro problema. Quello di rispettare la volontà di Celeste che, a questo punto, ha vissuto con genitori adottivi”. A Quarto Grado il delitto di Sarah Scazzi. In collegamento da Bari c’è l’avvocato Armando Amendolito, legale di Michele Misseri, che continua ad autoaccusarsi dell’uccisione della ragazzina. Egli racconta le intenzioni del suo assistito: “ancora non posso dire quale saranno le decisioni prese, e se manterrà questa linea. Per quanto mi riguarda mi regolerò in base ai risvolti del caso”. Per quanto riguarda la posizione di Sabrina e Cosima, che non hanno mai smesso di sostenersi innocenti. A video vengono mostrate le parole che si sono scambiate la mamma di Sarah Concetta e suo figlio una sera, in una conversazione al cellulare: in esse, la donna confessa di sospettare con certezza di Michele e Sabrina, descrivendo la ragazzina come una i cui nervi “scattano facilmente”. Continua 



Sul caso di Yara Gambirasio, invece, si pronunciano i genitori, che in questi giorni hanno voluto guardare Mohammed Fikri in faccia: il marocchino è l’unico indagato del caso e sebbene non vi siano prove convincenti è sottoposto a tutte le udienze da più di due anni. Provato dalla situazione, nonostante il Pm Ruggieri abbia chiesto l’archiviazione, il ragazzo racconta alle telecamere poche eloquenti parole: “le auguro che trovino il colpevole. Ma qui i legali non sanno fare il loro lavoro”. Meluzzi in studio si pronuncia: “io mi guarderei dall’accusare il ragazzo. Ci sono però elementi convergenti che portano al cantiere di Mapello, dove probabilmente è successo il delitto. Io non penso che sia colpevole, ma tuttavia sembra come se sappia qualcosa che non voglia rivelare”. Ilaria Mura Delitala è in collegamento a Chignolo D’isola (BG) sul luogo del ritrovamento del corpo, a testimoniare il buio e lo stato di isolamento che avrebbe facilitato l’assassinio. Per quanto riguarda l’identikit del carnefice, analisi sul DNA ritrovato sui leggings della piccola Yara hanno portato a una pista che si estende sulla famiglia Guerinoni, residente nelle zone limitrofe.



Sabrina Scampini introduce poi il caso di Paola Landini, 44 enne di cui si sono perse le tracce il 15 maggio scorso. Ezio Denti, criminologo e detective in collegamento da Milano, parla di una nuova pista che coinvolgerebbe alcune prostitute ingaggiate da ignoti per colpirla. Infine il caso di Roberta Ragusa: sono ricominciate le ricerche e come spiega un video di Giorgio Tosi, il luogo “battuto” è stavolta quello di una pineta sita a circa 10 chilometri dalla sua abitazione. Le vetture dei Logli (compreso il marito Antonio) sono state setacciate senza trovare particolari tracce: l’ipotesi è quindi che Roberta sia stata portata lontano da qualcuno. Ma non è l’unica pista che si segue: pare che la colf abbia riferito di aver trovato guanti e detersivo per pavimenti fuori posto, elemento del tutto strano per la metodica Roberta. Inoltre, il giorno dopo la scomparsa Antonio è stato visto pulire forsennatamente lo stipite di una finestra.

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