La 60esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, senza grandi sorprese, si è conclusa secondo gli esiti pronosticati nei giorni precedenti. Il Leone doro, infatti, è stato assegnato aPietà di Kim Ki-duk da una giuria presieduta da Michael Mann e composta da Marina Abramovic, Laetitia Casta, Peter Ho-Sun Chan, Ari Folman, Matteo Garrone, Ursula Meier, Samantha Morton e Pablo Trapero. Come da previsioni, purtroppo, questanno gli artisti italiani sono rimasti nella penombra. Al di là, infatti, del premio Mastroianni assegnato al miglior artista emergente, Fabrizio Falco, interprete di Bella addormentata e di E’ stato il figlio, e quello per il miglior contributo tecnico a Daniele Ciprì per E’ stato il figlio, i primi più ambiti sono rimasti fuori dallorbita italiana. Il Leone d’Argento, quindi, è stato assegnato a The Master, film che ha fatto e che farà particolarmente discutere, dato che ricorda tanto la storia di Ron Hubbard, fondatore di Scientology, anche se il regista Paul Thomas Anderson nega che vi siano riferimenti effettivi. Il premio della giura, invece, va a Paradise: Faith, di Ulrich Seidl. La coppa Volpi per il miglior attore, invece, è stata data ex aequo a Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, di The Master. La medesima coppa per il ramo femminile è stata assegnata a Hadas Yaron (Fill the Void). Si aggiudica il premio per la migliore sceneggiatura Après Mai, mentre la sezione Orizzonti vede il trionfo di Three Sisters; il premio Leone del Futuro premio Venezia opera prima Luigi De Laurentiis viene assegnato a Kuf, pellicola del regista turco Ali Aydin. Al riconoscimento, si aggiungono 100mila dollari messi a disposizione dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis che saranno spartiti in egual misura tra regista e produttore. Il premio è stato consegnato da Luca e Paolo e stabilito dalla giuria presieduta dal regista indiano Shekhar Kapur. Il film, inoltre, è stato acquistato dalla Sacher di Nanni Moretti. Uscirà, quindi, anche in Italia. Sono stati, infine, conferiti anche il Premio Orizzonti YouTube per il miglior cortometraggio a Cho-de di Yoo Min-young e l’Efa 2012 e Titloi telous di Yorgos Zois.

Restano, invece, completamente privi di qualsivoglia riconoscimento, nonostante le aspettative dei giorni scorsi, Thy Womb del filippino Brillante Mendoza, e il russo Betrayal.