E’ morta Mariangela Melato – Aveva 71 anni e dietro di sé lascia una delle maggiori e più significative carriere di artista del mondo del cinema e non solo. Mariangela Melato era malata da qualche tempo e si è spenta stamane nella clinica romana in cui era ricoverata. Immediato il cordoglio di tutto il mondo dello spettacolo e anche di altri settori della società civile. Il primo a rilasciare un commento è stato il direttore del Teatro Stabile di Genova Carlo Repetti, che aveva collaborato a lungo con l’attrice: “Era l’attrice di punta del Teatro stabile di Genova. Era la più grande attrice italiana. Era un’amica, un punto di riferimento artistico”. Aggiungendo poi: “Si dice che nessuno è insostituibile, ma per noi lei lo sarà”. Repetti ha poi voluto ricordare il legame tra la città di Genova e l’attrice: “Sicuramente tutta la città di Genova è intorno a una donna, una grande donna oltre a un’attrice, che ha saputo dare tanto a Genova pur non essendo genovese. Credo che troveremo il modo per renderle onore nel modo migliore”. Mariangela Melato era nata a Milano il 19 settembre del 1941. La sua attività come attrice cominciò nel teatro dove nel 1968 ebbe successo con l’Orlando furioso di Luca Ronconi affrontando anche ruoli più divertenti come la commedia musicale di Garinei e Giovannini in Alleluia brava gente del 1971. Quindi il passaggio e l’immediato successo nel cinema dove interpretò ruoli di grande spessore che dipingevano la società italiana del periodo, come La classe operaia va in paradiso, 1971, Film d’amore d’anarchia del 1973 di Lina Wertmuller, Mimì metallurgico ferito nell’onore del 1972 sempre della Wertmuller. Proprio con questa regista realizzò un sodalizio di grande successo e caratura artistica. Il film probabilmente più famoso rimane infatti Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto del 1974 in coppia con Giancarlo Giannini, un piccolo capolavoro del cinema sociale e umoristico degli anni Settanta. Il suo debutto sul grande schermo arrivò comunque nel 1969, nel film Thomas e gli indemoniati di Pupi Avati. 



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Tra le sue altre apparizioni cinematografiche si ricordano Caro Michele (1976) di Mario Monicelli; Oggetti smarriti (1979) e Segreti segreti (1985) di Giuseppe Bertolucci; Dimenticare Venezia (1979) e Il buon soldato (198) di Franco Brusati; Figlio mio, infinitamente caro (1985) di Valentino Orsini; Casotto (1977) e Mortacci (1988) di Sergio Citti; Aiutami a sognare (1980) di Pupi Avati. Mariangela Melato è stata diretta anche da Nino Manfredi in Per grazia ricevuta (1971), da Vittorio de Sica in Lo chiameremo Andrea (1972), da Steno in La polizia ringrazia (1972), da Sergio Corbucci in Di che segno sei? (1975) – film in cui balla in compagnia di Adriano Celentano -, da Renato Pozzetto in Saxofone (1978), da Renzo Arbore in Pap’occhio (1980), da Maurizio Nichetti in Domani si balla! (1983). Gli ultimi film a cui aveva preso parte sono stati Vieni via con me (2005) di Carlo Ventura e Alda Merini, una donna sul palcoscenico (2009) di Cosimo Damiano Damato.



I telespettatori la ricordano anche per le sue apparizioni sul piccolo schermo, non solo in miniserie, ma anche in fiction importanti, come Rebecca, la prima moglie (2008) diretta da Riccardo Milani e tratta dal romanzo di Daphne du Maurier. Senza dimenticare la superba interpretazione in Filumena Marturano, la celebre commedia teatrale di Eduardo De Filippo che la Melato aveva fatto rivivire sugli schermi di Rai Uno insieme a Massimo Ranieri nel 2010. Molto legata al teatro, tornò spesso sul palco: in Il lutto si addice ad Elettra (1996); La dame de Chez Maxim (1998); Fedra (1999); Un amore nello specchio e Madre Coraggio (2002); La Centaura (2004); Chi ha paura di Virginia Woolf? (2005); Il dolore (2010).



Stante questa lunghissima, ricchissima carriera e stante la sua bravura d’attrice, Mariangela Melato ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, tra cui ben quattro David di Donatello come migliore attrice protagonista: nel 1975 per La poliziotta, nel 1977 per Caro Michele, nel 1978 per Il gatto e nel 1981 per Aiutami a sognare. Già comunque nel 1972 vinse un David speciale e nel 1983 sfiorò la vittoria per Il buon soldato. Negli stessi anni vinse anche cinque Nastri d’argento come migliore attrice protagonista: nel 1972 per La classe operaia va in paradiso, nel 1973 per Mimì metallurgico ferito nell’onore, nel 1977 per Caro Michele, nel 1979 per Dimenticare Venezia e nel 1981 per Aiutami a sognare. Anche in questo caso nel 1983 arrivò a un passo dal premio per Il buon soldato.

Nel 1973 ricevette anche un Globo d’oro come miglior attrice rivelazione per Mimì metallurgico ferito nell’onore e nel maggio del 2003 ha ricevuto l’onoreficenza di Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana su iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.