E’ Ruzzle mania: non sapete di cosa si tratta? Vuol dire che non siete un serio utilizzatore di telefonini smartphone, dove l’ultimo giochino della Rete è diventato in pochissimo tempo un fenomeno con circa quindici milioni di utenti attivi. Talmente di successo che conta fra i suoi appassionati anche il celebre conduttore televisivo Gerry Scotti che sta pensando seriamente di portarlo in televisione e farne un nuovo quiz dei suoi. Abbiamo già contattato la società che produce Ruzzle per trasformarlo in un nuovo format. In questo periodo in cui lidiozia pare dominare, un gioco che usa le parole non può che fare bene a tutti ha detto Scotti parlando a Tgcom 24. Dicendosi non molto affascinato dal mondo virtuale della Rete (preferisco parlare con le persone guardandole in faccia, ha commentato) Scotti però non nega che sfidare uno sconosciuto come succede con Ruzzle sia una cosa intrigante. Ma che cosa è Ruzzle? Si tratta di una sorta di incrocio tra il popolare Scarabeo, il paroliere e un cruci puzzle come lo ha definito qualcuno, insomma un gioco dove bisogna comporre parole sensate. Una partita di Ruzzle dura circa cinque minuti al massimo, dunque è perfetto per distrarsi in pausa lavoro o mentre si è su di un mezzo pubblico diretti da qualche parte. Si può giocare contro i propri amici di Facebook e twitter o contro sconosciuti ed è necessario sapere un po’ la buona lingua italiana insomma è un gioco anche educativo. L’unica controindicazione, dicono molti degli appassionati, è che da dipendenza quindi si corre il rischio di rimanere con il telefonino in mano per delle ore. Infatti non è necessario giocare al computer ma basta scaricare l’apposita applicazione sul telefonino. In Italia ha cominciato a diffondersi verso Natale e subito è diventato un successo di massa. Lo scopo del gioco è dunque unire tracciando con il dito una linea le lettere che compaiono sullo schermo formando parole di senso compiuto. Ogni quadrato contiene circa 500 vocaboli e per ottenere punti bisogna cercare di scovare i vocaboli più lunghi o quelli meno usati. 



Vedremo dunque se Ruzzle finirà in televisione, forse perdendo parte del suo fascino dovuto alla sfida in solitaria mentre si è al bar o si aspetta un amico all’incrocio.

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