Anticipazioni Ballarò, puntata del 22 gennaio 2013 – Il presidente del Consiglio uscente Mario Monti è il super ospite della puntata settimanale di Ballarò che andrà in onda questa sera, martedì 22 gennaio 2013, su Rai Tre. Continua dunque lanalisi politica della trasmissione dapprofondimento, affidata come sempre alla guida del giornalista Giovanni Floris, che nellappuntamento di oggi andrà a toccare i maggiori temi che i diversi schieramenti politici italiani stanno affrontando e sottoponendo allopinione pubblica con diverse chiavi di lettura in questa accesa campagna elettorale che ci condurrà fino al giorno del voto, previsto per il 24 e 25 febbraio. Ecco che allora si parlerà in particolare del nuovo redditometro, tentando di capire se effettivamente può essere considerato un accertamento di massa, oppure della cosiddetta patrimoniale e dellequità della nuova imposta. E ancora: le pensioni del ministro Fornero cambieranno dopo il voto? E che fine farà la riforma del mercato del lavoro? 



In studio, a discutere con Floris dei suddetti argomenti subito dopo la consueta copertina satirica curata dal comico Maurizio Crozza, saranno presenti, oltre a Mario Monti, candidato presidente del Consiglio per la lista Scelta civica- Monti per lItalia, anche il segretario del Pdl Angelino Alfano, il leader di Sel Nichi Vendola, Mario Sechi di Lista civica, la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, Cesare Romiti presidente della Fondazione Italia-Cina e il presidente di Rcs libri Paolo Mieli. Non potrà infine mancare il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli, che esporrà i risultati degli ultimi sondaggi riguardo le intenzioni di voto degli italiani in vista delle elezioni politiche. Il premier Monti dovrà probabilmente commentare quanto dichiarato recentemente ai microfoni di 28 minuti su Radio Due: riguardo eventuali altre crisi finanziarie, lattuale capo del governo ha risposto che dipende da ciò che succede alle elezioni. Ora – ha spiegato Monti – c’è una situazione di stabilità finanziaria e si vede dall’andamento dello spread e dei tassi, che è tutto il contrario di un anno fa e questo è rassicurante, ma dopo una terapia intensa, e anche al di là, questo è un Paese che da 15 anni cresce meno della metà degli altri nell’Eurozona. 



Secondo Monti, quindi, il quadro che viene a delinearsi è “il contrario di quello che c’era un anno fa ed è rassicurante”. Il premier ha detto inoltre di apprezzare “gli sforzi del Pd”, mentre “ha torto Berlusconi a dire che c’è il pericolo comunista. Ha una storia comunista dalla quale si sta affrancando”. E sul Cavaliere ha poi aggiunto: “La rivoluzione liberale di Berlusconi non è né rivoluzionaria, né liberale”, e in Europa “aveva una difficoltà di incisione sulla realtà delle cose”. 

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