Che tempo che fa, speciale Giorgio Gaber. 21 gennaio 2013 (video Rai) – E andata in onda eccezionalmente per questo lunedì una nuova puntata di Che Tempo che fa, condotta come sempre da Fabio Fazio, interamente dedicata a Giorgio Gaber in occasione dei dieci anni dalla scomparsa del grande cantautore e intitolata, per lappunto, G di Gaber. Un ricordo curato nei minimi dettagli che trae origine dal libro Vi racconto Gaber scritto da Sandro Luporini, grande amico e collaboratore dellartista milanese: il primo pezzo proposto è Far finta di essere sani, scritto da Gaber nel 1973 e che in questa speciale serata è interpretato da Claudio Bisio insieme a Paolo Jannacci, figlio di Enzo. Unesibizione che trova grande apprezzamento del pubblico, sottolineato con un lungo applauso. Fazio legge poi alcune frasi tratte proprio dal libro di Luporini, in particolare riguardo il rapporto di Gaber con la televisione. E proprio lui infatti a raccontare che, grazie a questo strumento tanto potente, è riuscito a diventare famoso in tutta Italia solo dopo 45 secondi dalla sua prima esibizione, anche grazie al fatto che allora esisteva soltanto un canale. Nello stesso volume viene raccontato inoltre che il rapporto tra Gaber e la televisione non fu proprio idilliaco, tanto che in lui nacque quasi la consapevolezza che, per il suo modo artistico di esprimersi, la tv fosse uno strumento che lo penalizzava moltissimo, portando i suoi brani a non essere apprezzati pienamente. Non a caso con il teatro trovò il proprio palcoscenico ideale per trasmettere al pubblico le proprie idee e le proprie emozioni, anche se nel cantante rimase sempre una sorta di malcontento per non essere riuscito a esprimersi al meglio anche in televisione. Il secondo pezzo proposto è quello che viene definito dallo stesso Gaber come una delle poche canzoni in grado di far ridere: si tratta di Lo Shampoo, magnificamente interpretata da Rocco Papaleo. Atro pensiero che, come racconta lautore del libro, Giorgio Gaber aveva come principio, era quello di presentarsi sul palcoscenico soltanto se vi era alle spalle una lunga preparazione, senza dunque dare troppo spazio al caso e allimprovvisazione. Questo denota un carattere molto ben delineato di Gaber, il quale curava nei minimi particolari lo spettacolo che stava per proporre al pubblico proprio per la convinzione di dover avere sempre sotto controllo la situazione. Altro pensiero di Giorgio Gaber era che i comportamenti contradditori delle persone sono frutto di una discordanza tra quello che vuole fare il corpo e quello che, invece, ha intenzione di fare la mente.



Molto apprezzato dal pubblico presente in studio è anche il brano Barbera e Champagne, interpretato da Enzo Iacchetti, come del resto anche quello a sfondo politico cantato da Rocco Papaleo Destra-Sinistra, nel quale Gaber palesa un certo sentimento di antipolitica, assolutamente attuale anche oggi. E poi la volta di Enrico Ruggeri che canta Unidea per poi arrivare al monologo teatrale che, per loccasione, viene interpretato da Paolo Rossi e intitolato Qualcuno era comunista. Dopo questo momento che trova grande coinvolgimento da parte del pubblico, fanno la loro comparsa anche Luca e Paolo che propongono un paio di canzoni tra cui Al bar Casablanca, scritta da Gaber nel 1972. Poi tocca a Samuele Bersani proporre il pezzo Il conformista, seguito ancora una volta dal duo composto da Claudio Bisio e Paolo Jannacci che interpretano prima una versione arrangiata dallo stesso Gaber della famosa canzone di Mina Tintarella di luna quindi nello sketch Il pelo e infine ne Il mercato.



Molto apprezzata è anche lesibizione di Emma Marrone che propone una delle canzoni più conosciute di Gaber, non solo per la musica ma anche per il messaggio che veicola, La libertà. Quindi è nuovamente il turno di Enzo Iacchetti che canta Le elezioni. I momenti più toccanti della serata devono però ancora arrivare: il primo è senza dubbio quando viene chiesto a Ombretta Colli, moglie di Giorgio Gaber, un ricordo di quello che era il suo modo di essere nella vita privata. Presenti nello studio ci sono anche la figlia di Gaber, il genero e i due nipoti. Molto bella è anche linterpretazione di Luciana Littizzetto che ripropone un monologo teatrale di Gaber nel quale decanta quale sia il vero ruolo e limportanza della donna. quindi la volta di Arisa con Non insegnate ai bambini e quindi di Neri Marcorè che prima si cimenta nel La paura e poi interpreta il pezzo Lillogica allegria. Chiude la trasmissione lesibizione del coro dei Piccoli Cantori di Milano con un medley nel quale vengono riproposti pezzi delle più belle canzoni di Gaber. Continua alla pagina seguente con il video di Emma Marrone che canta La libertà.