Nella puntata di lunedì 21 gennaio 2012 della trasmissione di approfondimento politico ed economico Piazza Pulita in onda su La7 per la conduzione di Corrado Formigli, la discussione è ovviamente incentrata sui grandi temi di questa campagna elettorale. La puntata è intitolata Ora parliamo noi e vede in qualità di ospiti il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, il famoso imprenditore della moda ed ex esponente del Popolo della Libertà Santo Versace, lesponente del Partito Democratico Paola De Michele, lesponente del neonato partito Fratelli dItalia Giorgia Meloni, il giornalista de Il Fatto quotidiano Peter Gomez, Marco Simoni candidato della Lista Civica per Monti e il professor Luca Ricolfi. Il primo tema oggetto di discussione è quello dei cosiddetti impresentabili, e cioè quei candidati che i partiti politici hanno escluso dalle proprie liste per ragioni etiche, in particolare in caso di processi penali ad esempio nellambito dellamministrazione pubblica. La maggior fonte di discussione a riguardo è il Popolo della Libertà, che deve ancora sciogliere i nodi relativi alle possibili candidature di personaggi come Cosentino e DellUtri, tra gli altri. La linea portata avanti dal Popolo della Libertà è stata quella di sottoporre la candidabilità di alcune persone a una commissione di giuristi con il compito di distinguere tra indagati e condannati. Cosentino è sicuramente il maggiore problema a causa anche delle notizie emerse nelle ultime ore. Maurizio Gasparri, in collegamento, smentisce con forza la voce che sostiene che il segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano e lo stesso Cosentino abbian avuto addirittura uno scontro fisico. Gasparri ricorda anche che alcuni dei magistrati che hanno indagato su Cosentino sono ora entrati in politica e dichiara che nelle prossime ore verranno sciolte tutte le riserve.
In studio, i vari giornalisti presenti come Gomez, notano con soddisfazione che la politica si è resa finalmente conto dell’importanza di candidare persone per bene o che almeno abbiano un curriculum vitae pulito. La palla passa al collegamento in diretta con Salerno dove Beppe Grillo sta tenendo il suo comizio nellambito del noto Tsunami Tour, il comico ligure è stato contestato duramente da parte di alcuni dei presenti.
Si rientra in studio, dove il professor Ricolfi ritorna sull’argomento Cosentino, sostenendo che il Popolo della Libertà sia quasi costretto a escluderlo dalla candidatura, non solo per l’operato della commissione interna, ma anche alla luce anche dell’opera di grande trasparenza avviata dal Partito Democratico con le Primarie. il momento quindi di un servizio che porta in luce i collegamenti poco chiari tra Cosentino e lArcivescovo di Napoli Sepe. A quanto sembra Cosentino avrebbe comprato una villa del valore di 1 milione di euro di proprietà di Sepe, pagandola solo 600 mila euro, ricevendo uno sconto del 40% sul valore dell’immobile. il turno di un servizio in cui un ex esponente del centrodestra, Diego Volpe Pasini, pensa sia necessario ripartire dalle origini e rifondare Forza Italia e coglie l’occasione per lanciare pesanti accuse sulle modalità con cui sono stati scelti i candidati del Pdl invitando gli elettori a non dare il voto alla coalizione del centro destra. Gasparri ritiene di non dover replicare alle accuse. Il dibattito si sposta su un altro tema caldo: la notevole frammentazione dellofferta politica, che vede tanti partiti e coalizioni che si sono formati nel corso dellultimo anno come ad esempio Rivoluzione Civile di Ingroia, la Lista Civica di Monti per il cosiddetto terzo polo e per certi aspetti anche il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo che, anche se sia nato qualche anno fa, si è diffuso soltanto nel corso dellultimo anno sfruttando al meglio londa dellantipolitica.
L’opinione diffusa è che alcuni accorpamenti sono utili per permettere l’accesso in Parlamento a partiti che ne sarebbero stati esclusi a causa dello sbarramento non ci sarebbero. La discussione ritorna sulle “liste pulite” analizzando posizioni simili a quelle di Cosentino, in particolare Scillipoti sempre del Pdl. Sotto attacco è Santo Versace, che all’epoca uscì dal Pdl per entrare nelle liste del gruppo misto. Immediata la controreplica dell’imprenditore che fa notare che la sfiducia al Governo Berlusconi fosse un atto di responsabilità, dal momento che stava portando il Paese sull’orlo del fallimento. Vengono fatti i nomi anche di Razzi e Fini. Segue un servizio che mette in luce le molte contraddizioni delle principali coalizioni politiche, di Berlusconi che ha più volte cambiato opinione su Mario Monti, di Monti che ha modificato la propria posizione in materia di tasse e di Fassina che è tornato sui propri passi in materia di patrimoniale.Si chiude con un’analisi dell’effetto che sta avendo lo Tsunami Tour di Grillo che a quanto pare, sembra aver fatto recuperare al Movimento Cinque Stelle qualche decimo nei sondaggi. Tuttavia in studio non se ne da notevole importanza; Sallusti ritiene che il punto debole di Grillo sia il fatto che parte dei suoi candidati non abbiano le competenze necessarie per governare. Mentre Gomez è dell’opinione che la risalita di Grillo non sia un problema per Bersani e Monti, dal momento che è probabile che dopo il voto diano vita a una unica coalizione.