L’attesa è finalmente finita. Prende il via questa sera, come sempre su Italia 1 alle 21.10, la sesta stagione di Wild-Oltrenatura, alla scoperta dei luoghi più inesplorati ed estremi dell’Italia e degli animali più curiosi e pericolosi della Terra. Dieci nuovi appuntamenti che, a differenza delle edizioni precedenti, vedono la consolidata conduttrice Fiammetta Cicogna intraprendere un lungo viaggio lungo lo Stivale, una spedizione di 2.500 chilometri che parte dall’area “wilderness” più estesa d’Italia, la Val Grande, per giungere fino al Parco dell’Etna. A confermarlo, in questa intervista a ilSussidiario.net, è proprio Fiammetta Cicogna: «Sì è vero, in questa edizione attraverserò tutta l’Italia, da Nord a Sud, quindi non mi limiterò, come nelle stagioni passate, a descrivere e a presentare i tanti video che come sempre raccogliamo e trasmettiamo. Mostreremo invece questo lungo viaggio che, puntata dopo puntata, diventerà un vero e proprio documentario assolutamente da non perdere».
Come mai avete scelto di non allontanarvi dai confini italiani?
Ci sembrava giusto rimanere in Italia e mostrare luoghi del nostro fantastico Paese che non tutti conoscono. Con Wild abbiamo sempre viaggiato tanto, però quest’anno abbiamo voluto proporre un bellissimo “Made in Italy” che, soprattutto in questo periodo, probabilmente è la cosa più giusta. Bisogna poi dire che, al contrario di quanto si possa pensare, anche l’Italia è capace di offrire luoghi assolutamente estremi: basti pensare che l’alpinista e scalatore estremo Hervè Barmasse, che ho avuto modo di incontrare, ha compiuto le sue maggiori imprese proprio sulle cime del nostro Paese.
E’ stato detto che in questa nuova edizione di Wild sarà la biodiversità a farla da padrona. Ce lo confermi?
E’ verissimo, e andremo alla scoperta di alcuni esemplari veramente molto particolari. Sarà molto divertente, soprattutto per i ragazzi, ed è come se il mondo diventasse tutto a un tratto più grande e sempre più interessante. Un mondo che non smette mai di stupire e che ha sempre qualcosa da insegnare.
Come ti sei trovata a dover affrontare queste nuove situazioni estreme?
Devo ammettere di averci preso abbastanza la mano, anche perché tutto l’anno è dedicato proprio alla preparazione di Wild. L’anno scorso ho dovuto più che altro imparare le basi della sopravvivenza, in missioni spesso più difficili ma con cui ho potuto assimilare tutto ciò che mi sarebbe stato di grande aiuto, come accendere un fuoco senza particolari strumenti o costruire un giaciglio notturno. Quest’anno, invece, sarò un’esploratrice più esperta e con un po’ di tecnologia in più, ma non mancheranno ovviamente situazioni estreme in cui dovrò comunque mettere in pratica quanto imparato.
Qual è stato il momento più difficile vissuto durante le riprese?
Ricordo una difficilissima scalata su una cascata ghiacciata, una parete da affrontare con le piccozze che mi ha fatto faticare davvero molto, anche perché era parzialmente esposta al sole, il che rendeva la superficie ancora più bagnata e scivolosa. C’è poi stato un episodio, avvenuto dietro le quinte, quindi non ripreso dalle telecamere, che ci ha fatto davvero spaventare, anche se fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi.
Cos’è successo?
Il fonico era scivolato in un burrone, cadendo nel vuoto per 15 metri! E’ poi finito in acqua, in un torrente, ma è stato davvero fortunato perché ha centrato l’unica pozza larga quanto la sua apertura delle braccia e profonda un paio di metri. Intorno, invece, c’erano solamente tantissime rocce acuminate: poteva finire davvero molto peggio!
Un momento invece da particolarmente bello?
Senza dubbio la giornata trascorsa con i Butteri, nella Maremma, a radunare il bestiame. Io adoro i cavalli e in quel momento ce n’erano tantissimi allo stato brado. E’ stata davvero un’esperienza da ricordare.
Qualche inedita anticipazione per stasera?
Posso dire che il mio lungo viaggio avrà inizio da un paese che si chiama proprio come me, Cicogna! Abbiamo trovato il cartello durante uno spostamento e abbiamo pensato fosse carino iniziare proprio da lì.
Parlando invece della tua carriera, vedi ancora Wild nel tuo futuro o c’è altro?
Sicuramente Wild è destinato a crescere e anche io crescerò con lui. Ogni anno, mano a mano che andiamo avanti con le varie stagioni, mettiamo da parte tantissime idee su tutto ciò che può essere una novità o un eventuale miglioramento, così da poter arricchire quello che verrà. Finché poi il fisico e la tempra me lo permettono, vado avanti molto volentieri!
Hai altri progetti in cantiere, magari paralleli a Wild?
Di progetti ce ne sono tanti, anche se non ne parlo molto perché tendo a essere un po’ superstiziosa. Posso dire che mi vedrete in primavera alla conduzione di una puntata di Colorado insieme a Paolo Ruffini, cosa di cui sono molto contenta, e poi sto portando avanti anche un progetto teatrale aiutata dai due “coach” che mi seguono costantemente. Ci sarà tutto il tempo, però, per parlare di questo.
(Claudio Perlini)