Il Clan dei camorristi, Anticipazioni seconda puntata, venerdì 1 febbraio 2013. La nuova fiction Il Clan dei camorristi è andata in onda ieri sera, 25 gennaio, riscuotendo un discreto successo, essendo stata seguita da circa 5 milioni di telespettatori. Il finale della prima puntata è stato già condito da un colpo di scena importante. Vediamo di scoprirlo con il riassunto, prima di arrivare a vedere come proseguirà la trama della fiction. La storia comincia nel 1980 nel carcere di Poggioreale, che viene colpito da un terremoto. Nel marasma generale, Don Raffaele Cutolo consegna ad alcuni suoi uomini dei coltelli e ordina di uccidere alcuni carcerati segnalati su una lista. Mentre inizia la mattanza, Francesco Russo (Giuseppe Zeno), detto O Malese, aiuta un altro carcerato che sta per essere accoltellato. Intanto a Torino il magistrato Andrea Esposito (Stefano Accorsi) chiede il trasferimento per poter ritornare in Campania in modo da aiutare la regione dovè nato contro la Camorra. Proprio in Campania, intanto, un emissario di un ministro chiede ai boss Antonio Vescia (Massimiliano Gallo) e Lorenzo Armaduro di eliminare gli uomini del clan di Cutolo.



Francesco Russo esce dal carcere e subito si incontra con due amici per organizzare il primo piano da uomo libero. Lesperienza in carcere lo ha fatto pensare molto e ora sembra quasi restio a realizzare rapine ai camion. Il magistrato Esposito, invece, si incontra con la moglie per proporle di trasferirsi con lui, ma lei ha un lavoro stabile e non sembra sicura del trasferimento. Francesco va in fabbrica e incontra il ragazzo che ha salvato in carcere (che appartiene al clan di Vescia), il quale per sdebitarsi gli regala una Mercedes, ma lui non laccetta. Francesco è però andato in fabbrica con lintento di proporsi, insieme ai suoi due amici, a don Antonio Vescia. I tre ragazzi vengono portati nel deposito, dove ricevono delle armi e gli viene affidato un incarico da killer.



Si passa direttamente a un anno dopo questi eventi ed Esposito si è trasferito in Campania con la moglie e ha un incidente con i tre assassini. Francesco Russo infatti si sta per sposare con Rosa Russo (Claudia Potenza) e le strade della città sono bloccate, così il magistrato Esposito è costretto a effettuare una via alternativa, ma nel fare retromarcia si scontra proprio con Russo che sta entrando in chiesa a piedi. Il matrimonio del Malese continua e la festa si sposta in un giardino, dove i due sposi si baciano e procedono alle foto di rito e al taglio della torta. Durante il ricevimento, però, don Antonio richiama i tre uomini per affidargli un nuovo compito: indagare su De Luca, vicesindaco di Castello che ha messo il naso negli affari del clan. Con loro ci sarà anche Domenico, il fratello di Antonio Ruggero (Carmine Recano), luomo che O Malese ha salvato a Poggioreale. Francesco Russo si reca così da De Luca insieme ai suoi uomini, ma Domenico perde il controllo e spara un colpo, facendo saltare tutti i piani. Inizia così un inseguimento che si conclude con luccisione del vicesindaco a opera di Francesco.



Il magistrato Esposito ritrova suo fratello Marco (Glen Blackhall), che sta facendo il Carabiniere a Castello, poi inizia a lavorare e conosce gli altri magistrati della Questura. Russo e gli altri tornano alla base dove la situazione si complica in seguito al malinteso avvenuto nella vicenda relativa al vicesindaco. Il magistrato Esposito inizia le indagini sul caso di questo omicidio e scopre che la vittima aveva presentato dei reclami contro una ditta di appalti gestita dalla Camorra.

Russo inizia una nuova missione e fa visita a Teduccio, un proprietario di unazienda di mozzarelle di bufala per fargli una proposta di acquisto da parte di Vescia. Proposta che viene rifiutata. Intanto scopriamo che Marco Esposito nel tempo libero allena dei ragazzini che giocano a calcio nelloratorio di Don Palma (Massimo Popolizio), il prete che ha celebrato il matrimonio di Russo. Anna (Francesca Beggio), la moglie di Andrea Esposito, si reca in ospedale per cercare un posto di lavoro, e grazie al suo ottimo curriculum riesce a ottenerlo superando molti altri concorrenti raccomandati. Nonostante ciò non è contenta della situazione del marito e dei rischi che corre. Esposito nel frattempo chiede che Mara De Simone (Valeria Belillo), una giovane poliziotta, lavori con lui sul caso dellomicidio del vicesindaco, dato che si è occupata di appalti in passato. Intanto il caseificio di Teduccio viene bruciato. Sul posto arriva Marco Esposito che conosce Patrizia (Serena Rossi), la figlia di Teduccio, sorella di Gennaro (Luca Sannino), uno dei ragazzi che allena.

Nelle indagini sullomicidio del vicesindaco di Castello si scopre che la pistola che lha ucciso è la stessa che 5 anni prima ha sparato al braccio destro del capo dei clan dei Cutolo. Si capisce così che dietro a tutto cè Vescia. Teduccio porta in regalo delle mozzarelle a don Antonio, anche per scoprire qualcosa in più sullincendio del suo caseificio, soprattutto perché luomo che gli era andato a parlare al caseificio per chiedere di comprare lazienda era uno dei suoi uomini. Francesco propone a don Antonio di specializzarsi nella produzione di calcestruzzo, in quanto è un materiale utilizzato da tutte le aziende e che deve essere usato per la ricostruzione post-terremoto per la quale stanno arrivando molti fondi da Roma. Nella discussione si capisce che non è stato Vescia a ordinare lincendio della fattoria di Teduccio: è stata uniniziativa del Malese. Marco va a cercare Patrizia nella scuola dove lavora: i due parlano dellincendio e lui le fa capire che è stato doloso. Continua alla pagina successiva.

Nel frattempo c’è un’emergenza al Pronto Soccorso dove lavora Anna, perché la scuola di Castello (appena costruita) è crollata e tutti i bambini e le maestre vengono trasportati d’urgenza nella speranza di essere salvati, ma due persone muoiono. Il magistrato Esposito scopre che la ditta che aveva costruito la scuola era la stessa sulla quale stava investigando il vicesindaco De Luca. Durante l’interrogatorio, il costruttore Criscuolo ammette aver mischiato la calce con la sabbia, perché costretto a pagare il pizzo a Vescia, così le indagini si spostano su tutti gli appalti della zona. Don Antonio viene arrestato e interrogato da Andrea, ma il suo collega Gianni Notarangelo (Renato Marchetti) non è molto d’accordo. Nel frattempo Ruggero è vittima di un agguato, ma viene salvato dai Carabinieri e dal fatto che la pistola del killer si inceppa. Il mandante è Armaduro che ha chiesto all’avvocato Scalzone (Alfonso Postiglione), emissario del ministro, il permesso di assumere il controllo della zona mentre Vescia è in carcere.

Il costruttore Criscuolo viene interrogato insieme a don Antonio, sempre per quanto riguarda la questione degli appalti affidati alla Camorra, ma questa volta egli nega qualsiasi rapporto legato al pagamento del pizzo alla famiglia Vescia e don Antonio può essere così scagionato per assenza di prove. Vescia si reca da Scalzone e gli spiega che ora vuole mettersi nel business del calcestruzzo. L’avvocato gli dice che riferirà al ministro la sua richiesta. Antonio affida al nipote Paride la gestione del consorzio del calcestruzzo, mentre a Ruggero il resto degli affari. Russo resta deluso: l’idea del calcestruzzo era sua, ma non gli è stato dato alcun riconoscimento dal boss.

Vescia convince Teduccio a vendere il suo caseificio. Patrizia capisce che dietro la scelta del padre c’è la Camorra e si sfoga con Marco: tra i due sembra cominciare a esserci del tenero. Marco va da Andrea e gli racconta tutto. Il magistrato va a trovare Teduccio e gli chiede di denunciare chi lo ha minacciato, ma l’uomo gli dice che non vuole farlo, perché è stanco.

Russo non si ferma a un posto di blocco e viene così arrestato dai Carabinieri per oltraggio a pubblico ufficiale: ha infatti una discussione con il fratello di Esposito, Marco. La cosa scatena una lite tra i due fratelli, proprio perché Marco appare ad Andrea troppo irruento e gli chiede di lasciare alla fine della ferma l’arma. Russo torna comunque subito in libertà. Cresce intanto la battaglia tra i clan emergenti e quello di Vescia si vendica dell’agguato subito da Ruggero, uccidendo Armaduro e i suoi. Esposito fa quindi convocare tutti gli uomini del clan di Vescia e li interroga, pur sapendo che non potrà arrestarli. Continua alla pagina successiva.

Marco prova a convincere Patrizia ad andarsene da un posto dove è costretta a subire le prepotenze dei camorristi, ma la donna gli spiega che non intende farlo e darla vinta ai criminali. Marco decide quindi di non tornare a Torino, di restare nell’arma dopo la fine della ferma così da stare vicino a Patrizia. Andrea viene a scoprire della nascita del consorzio gestito dal nipote di Vescia.

A Russo, che ha intanto acquistato il caseificio di Teduccio, viene affidato un incarico importante da don Antonio: far capire a Esposito che deve smettere di indagare su di lui, minacciando il fratello Marco. Russo e i suoi uomini raggiungono Marco al campo di calcio e dopo averlo picchiato a sangue gli sparano. Prima che muoia, Russo gli mostra la sua faccia, così che possa vedere che è stato lui a ucciderlo.

Anticipazioni seconda puntata, 1 febbraio 2013: Andrea è disperato per quanto successo a Marco e comincia a capire che si tratta di è un chiaro messaggio rivolto a lui. Tuttavia non ferma le indagini su Vescia e riesce a metterlo nell’angolo. Una situazione che Russo decide di cogliere al volo per poter aumentare il suo potere.