Sono diversi in temi trattati nella puntata di lunedì 28 gennaio dalla trasmissione Quinta Colonna condotta da Paolo Del Debbio e andata in onda sulle frequenze di Rete 4, tra cui lavanzata della povertà nei vari strati sociali della società italiana, il caso della Monte Paschi di Siena e i programmi di alcuni partiti politici per le prossime elezioni. Tra gli ospiti in studio, oltre alla presenza fissa del presidente dellassociazione Federconsumatori Rosario Trefiletti, ci sono lonorevole Maurizio Gasparri della Popolo della Libertà, lonorevole Marina Sereni del Partito Democratico, il candidato della Lista Scelta Civica Monti lavvocato Gregorio Gitti e la candidata Gabriella Stramaccioni per il neonato partito Rivoluzione civile che vede come leader il pm Antonio Ingroia. Inoltre, nel corso della serata arriva lex Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini, che si siederà nella cosiddetta poltrona scomoda e come il format di questa trasmissione prevede, vengono effettuati collegamenti in diretta con alcune piazze italiane e in particolare con Napoli, Cirò Marina (KR) e Milano.



Il primo tema è quello relativo a un cospicuo aumento negli ultimi due anni del numero di poveri presenti in Italia. Viene mandato in onda un servizio nel quale viene evidenziato come secondo i dati Istat, il numero di poveri nel nostro Paese abbia raggiunto la soglia degli 8 milioni. Vengono mostrate alcune situazioni che si vedono sempre di più oggi giorno, come ad esempio persone che si recano nelle zone dove si svolgono mercati per recuperare tra gli scarti di fine giornata frutta, verdura e quanto possibile; inoltre si fa presente come sempre più italiani sono costretti a vivere grazie allo straordinario aiuto che la Caritas offre, distribuendo pasti caldi e alcune tipologie di cibo.



Ovviamente la domanda che viene fatta ai politici presenti in studio si basa su quale sia la ricetta che consente di uscire da questo momento di enorme difficoltà economica, finanziaria e sociale. Inoltre, altro interrogativo è quello di riuscire a capire come sia stato possibile arrivare a una situazione così difficile. Il candidato della Lista Monti ritiene che sia evidente come gran parte delle responsabilità sia del Governo Berlusconi che ha amministrato in maniera deleteria il Paese, tantè che si resero necessarie le dimissioni per dare modo a un Governo fatto di tecnici di mettere ordine a una situazione catastrofica dei conti pubblici dello Stato. Lo stesso Gitti sottolinea che ovviamente la straordinaria tassazione che si è resa necessaria per risanare le casse dello Stato ha inciso sullinasprirsi delle difficoltà e che contemporaneamente questo è da imputarsi alla cattiva gestione offerta negli anni precedenti.



Non si fa attendere la controreplica di Gasparri che invece sottolinea come sia stato il Governo presieduto da Mario Monti a portare il Paese in questa aspirale che alla fine lo ha fatto sopraggiungere in un stato di recessione. Per Gasparri il Governo tecnico si è rivelato essere composto da incompetenti che non sono stati capaci di risolvere le questioni. A dare supporto alla tesi dellesponente della Lista Monti, arriva Marina Sereni che rimarca come il Governo Berlusconi sia stato assolutamente la principale causa di questa situazione, soprattutto in ragione del fatto che quando il Partito Democratico in tempi non sospetti ha lanciato messaggi allarmanti sulla crisi che si stava manifestando a più livelli, lallora presidente Silvio Berlusconi parlava di visioni catastrofiche della sinistra non corrispondenti al vero, in quanto i ristoranti erano pieni, negli aeroporti bisognava fare la fila e via dicendo.

Vengono poi trattati alcuni casi di persone che si trovano in particolari difficoltà come quella di un signore di Milano di 63 anni fino a qualche tempo fa lavorava come mediatore creditizio, ma in ragione della crisi di questa tipologia di prodotti finanziari è rimasto senza occupazione e senza pensione. Lui riesce a vivere grazie all’aiuto che gli sta dando il Comune di Milano e la Caritas, ma vorrebbe tornare a lavorare. Sottolinea come si stia adattando a fare qualsiasi cosa, come ad esempio lavare i pavimenti, fare il dog sitter, dare supporto agli anziani e disabili che hanno difficoltà nel fare operazioni giornaliere. Nonostante questo suo continuo darsi da fare non riesce a guadagnare abbastanza e spesso non ha nemmeno i soldi per pagarsi i mezzi pubblici. Un’altra storia molto toccante è quella di un pasticcere che, nonostante abbia un’attività in proprio che vada mediamente bene, si è indebitato per circa 100mila euro per far fronte alle tasse. In pratica durante un periodo della propria vita, sua moglie si è ammalata piuttosto gravemente. Lui ha preferito mettere in secondo piano l’attività e dedicarsi alle cure per la moglie. Questo ha significato un reddito notevolmente più basso che però secondo il fisco non corrispondente alla realtà e quindi gli sono state comminate anche delle sanzioni. In pratica adesso rischia di perdere la casa nel caso non riesce a pagare puntualmente le varie rate.

La discussione si sposta poi sulla Monte dei Paschi di Siena e sull’enorme buco che si è riscontrato in bilancio. La discussione si basa sul fatto che sia stato giusto o meno che lo Stato abbai prestato alla Banca circa 4 miliardi di euro. Chiaramente ci sono i pro e i contro in quanto salvare la Banca significa salvare tutti quei correntisti che hanno investito i propri denari lì oppure li hanno depositato. Tutti concordi nel ritenere che i manager che hanno commesso questi errori devono pagare in maniera pesante e non essere premiati con enormi buon uscite.

Nella trasmissione c’è stato anche spazio per mandare in onda un’intervista realizzata da Paolo Del Debbio a Gianfranco Fini, Presidente della Camera, nonché leader di Fli che sostiene la candidatura di Monti al ruolo di Presidente del Consiglio. Del Debbio gli ha chiesto lumi circa le dichiarazioni di Monti sulla possibilità di abbassare le tasse: “Siamo ancora in crisi e non credo che abbia detto che ora si possono calare le tasse. Ha dichiarato che nello stesso momento in cui ripartirà l’economia e crescerà di nuovo il Pil, progressivamente correrà a ridurle. Francamente non vedo quale approccio diverso si possa avere, se responsabili”, ha replicato Fini.