Renato Brunetta sarà ospite di Fabio Fazio nella puntata di “Che tempo che fa” che andrà in onda questa sera, domenica 23 ottobre su Rai Tre. Renato Brunetta è di origine veneziane e ha 53 anni. Si laurea nel 1973 in Scienze Politiche ed Economiche a Padova. La sua carriera accademia comincia presto e assolve diversi incarichi nello stesso ateneo dove consegue la laurea. Nell’anno accademico 1973-1974 è assistente alle esercitazioni nei corsi di “Teoria e Politica dello Sviluppo Facoltà di Scienze Politiche” e di “Economia Applicata Facoltà di Statistica”. Dal 1977 al 1978 ricopre la carica di professore di “Economia e Politica del Lavoro”. Intraprende la carriera politica molto presto. Negli anni ’80 e ’90, collabora nel ruolo di consigliere economico con i governi Craxi, Amato e Ciampi. Dal 2003 al 2006 Renato Brunetta è consigliere economico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Dal 2007 è Vice Coordinatore Nazionale di “Forza Italia”. Dal 1999 al 2008 viene eletto deputato al Parlamento Europeo nelle liste di Forza Italia. 



Nel 2008 sotto la legislatura del IV governo Berlusconi viene nominato ministro per la Pubblica Amministrazione e lInnovazione. Renato Brunetta ha fato parlare molto di sé, soprattutto quando nel 2008 emana il decreto “anti-fannulloni” rivolto ai dipendenti della pubblica amministrazione, con lintento di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e migliorare la trasparenza e lefficienza delle pubbliche amministrazioni. Il decreto è diventato poi legge nel febbraio del 2009. Nel 2010 torna al centro delle polemiche proponendo una legge che obblighi i giovani a uscire fuori di casa a 18 anni, definendo quelli che vi rimangono oltre i 30 anni “bamboccioni”. Le polemiche non mancano e il ministro viene attaccato principalmente sui social network. Anche alcuni esponenti politici rimproverano Brunetta, definendo la proposta del ministro senza senso e che per andare via di casa i ragazzi hanno bisogno di un lavoro e non di leggi inutili. 



Renato Brunetta è stato anche al centro del gossip quando nel 2011 si è sposato in segreto con Tommasa Giovannoni. A mezzanotte si sono scambiati le fedi in una pizzeria dove hanno deciso di convolare a nozze. Alla cerimonia erano presenti soltanto i testimoni. Domenica 10 luglio hanno festeggiato il matrimonio allHotel Caruso in compagnia dei loro amici. Per non deludere i presenti che non erano presenti in pizzeria, hanno riproposto lo scambio delle fedi. Tra gli invitati molti parlamentari. A destare curiosità è stata la lista di nozze, niente piatti, tazzine e bicchieri ma 54 lampade, 10 tappeti, 7 tavoli di diverse dimensioni, suppellettili varie e piante da giardino dagli olivi, alle palme ai melograni. Nel 2010 si candida per diventare sindaco a Venezia, ma non viene eletto, non solo la Laguna nel 2012 gli dà il benservito accusandolo di assenteismo. Un colpo duro da ammortizzare, lui che per anni ha accusato i dipendenti pubblici di essere inoperosi, ora si vede revocare anche lincarico minore che ricopriva perché sempre assente e spesso lontano da Venezia.L11 dicembre del 2012 Renato Brunetta rilascia unintervista a Tgcom 24 e di nuovo si scatena la polemica. Infatti lex ministro contrario al pagamento dellImu sostiene che per pagare la tassa sulle sue case ha dovuto chiedere un mutuo perché non dispone di liquidità. La notizia fa il giro della rete e i social network anche in questa occasione si scatenano in insulti e opinioni sarcastiche. 



Renato Brunetta tra un impegno politico e l’altro ha trovato anche il tempo per scrivere diversi libri, finora ne ha editati 13 dal 1982 al 2013. Nel 2010 lascia gli abiti di politico e economista per trasferirsi in cucina e destreggiarsi tra i fornelli. Nasce così “Oggi (vi) cucino io”. Il suo ultimo lavoro editoriale è del 2013 e s’intitola “Il grande imbroglio 2” dove racconta la crisi dell’Italia e dell’Europa come una sorta di “diario di bordo” iniziato dalla caduta del governo Berlusconi.

Il tallone di Achille dell’ex ministro è la sua altezza (un metro e 43 centimetri). In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il 26 maggio scorso, Renato Brunetta ha alzato un po’ la voce: “C’è una grande differenza profonda tra come io sono e come mi descrivono. Sono ossessionati da me”. D’Alema lo ha chiamato “energumeno tascabile”, Furio Colombo “mini ministro”, è stato definito la “seggiola di Dario Fo”. In questo momento lui si sente perseguitato come Balotelli. Tutto è cominciato con la politica. L’immonda ferocia che i suoi colleghi versano su lui, deriva da una sorta di paura che hanno nei suoi confronti e non potendolo attaccare per quello che dice e per quello che fa, lo discriminano per la sua altezza.