Nella puntata di martedì 15 ottobre della trasmissione Ballarò condotta da Giovanni Floris, si è parlato di quanto deciso dal consiglio dei ministri per quanto concerne la Legge di stabilità e sullannosa questione della decadenza del leader del Pdl Silvio Berlusconi a cui qualcuno collega il passaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la proposta dellindulto teso a combattere il sovraffollamento nella carceri italiane. In studio sono presenti lesponente del Partito Democratico Pippo Civati, la rappresentante del Popolo della Libertà Lara Comi, Giorgia Meloni di Fratello dItalia, il giornalista del quotidiano Il Corriere della Sera Sergio Rizzo, il sottosegretario al Ministero del Lavoro Carlo DellAringa, Aurelio Regina vice presidente di Confindustria, il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini e la tributarista Livia Salvini. Come consuetudine la trasmissione ha inizio con lintervento del comico genovese Maurizio Crozza che nella sua copertina, si traveste da Renato Brunetta e prendendo spunto dalla polemica che ha visto questultimo durante lospitata a Che tempo che fa con Fabio Fazio, continua a chiedere quale sia lo stipendio percepito da Floris, il costo della trasmissione Ballarò e via dicendo. La seconda parte dellintervento di Crozza è incentrato sulla legge di stabilità e in merito al fatto che sia stata eliminata lImu a fronte però dellinserimento di nuove tasse che prendono nomi sempre più fantasiosi, il comico evidenzia ciò come un diabolico giochino messo in campo dai politici per divertirsi e prendere in giro la gente. Infine parla del fatto di come leventuale approvazione dellindulto a favore di Silvio Berlusconi cancellerebbe di fatto il Partito Democratico. 



La discussione ha inizio sul tema della legge di stabilità. Landini fa presente come non sia stato ancora chiarito in maniera inequivocabile cosa potrebbe succedere per quanto concerne le pensioni e comunque ritiene come i presunti sostegni offerti al mondo dei lavoratori non sono in grado di invertire la tendenza per un rilancio considerevole delleconomia. Anche il vice presidente di Confindustria, Regina, evidenzia come al momento non si intravedono le risorse necessarie per imprimere una inversione di tendenza. Meloni punta il dito sul fatto che calcoli alla mano i 12 euro mensili di aumenti nelle buste paghe dei lavoratori non sono sufficienti a mettere in piedi alcuna svolta. Lesponente di Fratelli dItalia punta il dito contro questo Governo che ha avuto il grave torto di condonare i mancati pagamenti delle tasse da parte delle aziende operanti nel settore delle slot machine. Mentre Civati rimarca come le misure adottate in questa legge di stabilità palesino dei segnali positivi anche seppur di debole entità, DellAringa ci tiene a sottolineare come in questo momento ancora difficile per le finanze italiane, non sia stato possibile operare in maniera più marcata ed inoltre entra maggiormente nello specifico per quanto concerne il cuneo fiscale e di come ci saranno per alcuni lavoratori dipendenti aumenti che si aggireranno intorno ai 100-150 euro allanno a seconda della situazione. Anche il giornalista Rizzo, evidenzia una certa delusione per quelle che sono state le misure adottate dal Governo e in particolare fa notare che il taglio netto alla spesa pubblica sia stato soltanto di 1 miliardi e 600 milioni di euro che rapporto in termini relativi equivale a un misero due per mille. Lo stesso discorso vale per la pressione fiscale che nonostante cali di circa 0,7 punti percentuali, resta comunque troppo elevata affinchè ci possano essere le basi per il rilancio del Paese. Lara Comi, invece, rimarca un buono lavoro eseguito in questa legge di stabilità anche se sottolinea come sia necessaria potenziarla magari con altri interventi legislativi. Il discorso si sposta sulla decisione di abolire in maniera definitiva lImu sulla prima casa che potrebbe suonare essere positiva se non fosse per il fatto che come ricorda la Salvini, cè stata lintroduzione di una nuova tipologia di tassazione sugli immobili che sommata alla vecchia Tarsu, palesa una situazione complessiva non migliorata nel concreto. Mentre Meloni critica questa scelta del Governo con la nuova tassa sui servizi, la Tarsi, Rizzo tiene a sottolineare come lImu sia stata istituita dal Governo Berlusconi, trovando lopposizione della Comi che ricorda come allora si voleva soltanto rivedere la rendite catastali. Inoltre, la Comi nega che si pagheranno tasse sulla prima casa anche se pare che sia per la Tari che per la Tasi, vi sia un riferimento agli immobili. Mentre Civati evidenzia come sia stato un errore togliere la tassa sulla prima casa, Landini fa presente come per una serie di ragioni in Italia durante questa fase di crisi non solo ci sia stata una fetta della popolazione ma che addirittura sia riuscita a trarne dei vantaggi a scapito delle classi più deboli. A tal proposito viene lanciate un servizio nel quale viene evidenziato come a pagare un salatissimo conto siano i pensionati ed in particolare quelli che percepiscono a partire da 3 mila euro lordi al mese ed ossia poco più di 2 mila euro. A queste persone è stata per la quinta volta bloccata nel giro di dieci anni per quanto concerne lavanzamento rispetto al contesto economico. 



Nellultima parte della trasmissione si parla anche del caso dellAlitalia e di come il Governo abbia deciso di intervenire con Poste che effettueranno un investimento da 75 milioni di euro. Landini punta il dito sul fatto come non sempre la privatizzazione sia la soluzione più idonea per il salvataggio delle aziende in difficoltà. Si chiude con i classici sondaggi e con quello sulle intenzioni di voto, da quali traspare come al momento il Centro Sinistra avrebbe il 34,8%, il Centro Destra il 32,8%, il Movimento Cinque Stelle il 21,4% ed il Centro il 7,7%.

La puntata di Ballarò andata in onda questa sera è stata aperta al solito dalla copertina di Maurizio Crozza, che è comparso nei panni di Renato Brunetta, che chiedeva spiegazioni e informazioni su tutti i costi riguardano Ballarò e la Rai in generale. Un’imitazione esilarante dopo che l’esponente del Pdl è intervenuto da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Tra l’altro, smessi i panni di Brunetta, Crozza ha anche parlato della sua trattativa saltata con la Rai per uno show. Clicca qui per vedere il video.



Non mancheranno certo degli spunti utili a Maurizio Crozza per animare la sua copertina che apre la puntata di oggi di Ballarò. A partire dalla legge di stabilità, che probabilmente conterrà delle nuove tasse, fino ad arrivare alle questioni che ancora riguardano Berlusconi, se non altro per le polemiche relative a indulto e amnistia richiesti da Napolitano. Qualcuno sarà poi curioso di vedere se Crozza parlerà delle polemiche sollevate sul suo conto, riguardo i particolare i suoi emolumenti previsti per uno spettacolo in Rai che sarebbe saltato proprio per il compenso elevato da elargire al comico genovese. Ma oltre a Crozza, sarà interessante seguire il dibattito con gli ospiti in studio. Cosa che è possibile fare anche utilizzando il servizio di diretta streaming (clicca qui per attivarlo).

 Questa sera, ore 21.10 su Rai Tre, andrà in onda una nuova puntata di Ballarò, il talk show politico condotto da Giovanni Floris. Al centro del dibattito troveremo la tanto discussa legge di stabilità che il governo Letta si appresta ad approvare; l’emendamento verrà analizzata al fine di conoscere le conseguenze per i cittadini. Cosa riserva questa manovra? È vero che arrivano soldi in busta paga? E quanti? E per la casa, cosa cambia con la nuova tassa, la service tax o la Tirse? Le pensioni sopra i tremila euro rimarranno congelate? Diversi interrogativi ai quali cercheranno di rispondere gli ospiti in studio: Giuseppe Civati del Pd, Lara Comi del Pdl, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, Aurelio Regina vice presidente di Confindustria, Maurizio Landini segretario generale Fiom, Carlo Dell’Aringa sottosegretario al Ministero del Lavoro. Inoltre interverranno il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo e la tributarista Livia Salvini.

In chiusura non mancherà la finestra sui sondaggi insieme all presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. E come sempre, ad aprire la puntata ci sarà Maurizio Crozza con la tradizionale copertina satirica che riassume in pochi minuti e in gag divertenti i fatti salienti della settimana. Sarà possibile commentare la puntata fin dal principio su Twitter con l’hashtag #Ballarò.