La puntata di “Chi l’ha visto’” del 16 ottobre si apre con il caso della piccola Maddie, che tanto fece scalpore in Portogallo quando scomparve nel 2007. Maddie aveva solo 4 anni ed era in vacanza con i genitori quando fu rapita dalla camera d’albergo in cui l’avevano lasciata. I primi tempi i sospetti si concentrarono proprio su di loro, accusati di averne provocato la morte con un incidente e di aver coperto il tutto con il rapimento. Ma ora è stato diffuso da Scotland Yard l’identikit di un uomo che fu avvisato a suo tempo con in braccio una bambina con il pigiama rosa, proprio come quello di Maddie. Potrebbe esserci finalmente una svolta? 



Nessuna svolta e nessuna novità nella scomparsa della giovane Provvidenza Grassi, svanita nel nulla a Messina lo scorso 15 settembre. In studio c’è il padre della ragazza. Il cellulare di Provvidenza ha emesso l’ultimo segnale alle 10 del mattino e a casa sua sono stati trovati i jeans che indossava la sera precedente quando è uscita con il fidanzato. Nelle tasche c’erano degli orecchini e l’unica novità è che la sua collega di lavoro si ricorda di aver visto la ragazza toglierli e metterli in tasca. Nessuna traccia neanche della sua auto, una Seicento bianca, le cui segnalazioni sono state tutte scartate. Da tempo “Chi l’ha visto?” si batte per l’istituzione del reato di omicidio stradale e questa settimana viene analizzato il caso della piccola Alessia Calvani che a soli quindici anni ha perso la vita investita da un pirata della strada. Quest’uomo dopo un anno di duro lavoro è stato individuato nella persona di Emanuele Procacci, un camionista di Latina Scalo che aveva già dei precedenti simili. Infatti qualche anno fa aveva ucciso una bambina di tre anni guidando sotto l’effetto di stupefacenti. Ora chiede perdono per ciò che ha fatto, ma la famiglia non sembra disposta ad ascoltarlo, considerando anche che in questo anno lui è passato più volte per quella zona, ha anche scambiato parole con il fratello, senza alcun pudore e alcuna forma di pentimento. In studio ci sono il padre e il fratello di Alessia che con il loro avvocato chiedono a gran voce la certezza della pena, e che quest’uomo vada in carcere e sconti la sua pena.



Dopo aver parlato in studio con i genitori di Mario Biondo si parla di Donatella Grosso, giovane ragazza di Pescara scomparsa nel 1996. Da anni il padre e la madre con il loro avvocato Giacomo Frazzitta si battono per non far archiviare il caso della figlia e soprattutto perché facciano delle adeguate ricerche. Una telefonata anonima ricevuta dal padre suggeriva di cercare in alcuni terreni di proprietà dell’ex fidanzato di Donatella, che sarebbe stato tra l’altro l’ultimo a vederla la sera della scomparsa. Quella sera la ragazza indossava dei fuseaux, come era stato notato da alcuni vicini di casa e proprio dei fuseaux sono stati ritrovati sotto terra in uno di quei terreni. Inoltre c’è l’impronta sulla lettera recapitata ai genitori a nome di Donatella, dalla quale potrebbe essere ricavato il Dna. Troppi elementi da approfondire prima di archiviare la vicenda. 



La puntata si conclude con la vicenda di Andrea Pizzocolo, il ragioniere di Varese, che ha ucciso la giovane Lavinia legandola con delle fascette da elettricista. Il sospetto è che si possa trattare di un serial killer e vengono considerati i numerosi casi irrisolti di donne trovate uccise con dei notevoli punti in comune con questo.