La fiction di Endemol continua a regalarci colpi di scena. Nella quinta puntata de Le tre rose di Eva 2, andata in onda la scorsa settimana, infatti, Viola Camerana è stata uccisa. Alla fine della prima serie la avevamo vista scappare in Svizzera con una nuova identità, giurando vendetta ad  Aurora e Alessandro, che avrebbero voluto vivere il loro amore serenamente. E allinizio di questa nuova stagione, la figlia del perfido Ruggero era tornata, rapendo la piccola Eva, ma finendo poi in carcere e infine in un diabolico piano mortale messo in atto da Elisabetta, la donna che si nasconde nella soffitta di Pietrarossa, per colpire suo padre. In attesa della sesta puntata, in onda questa sera su Canale 5, abbiamo intervistato Victoria Larchenko, lattrice che interpreta proprio Viola Camerana.

Viola voleva vendicarsi, ma alla fine è rimasta vittima di unaltra vendetta

E probabilmente non se lo aspettava neanche! Viola poteva immaginare qualsiasi cosa, ma non di rimanere uccisa in una vendetta attuata da persone e per motivi che nemmeno conosce. Lei cercava vendetta, questo è vero, però per certi versi possiamo dire che tentava anche di dar voce al suo dolore.

In che senso?

Tutti vedono Viola come un personaggio cattivissimo, ma in realtà le è capitato veramente di tutto: partendo dalla prima serie, ad esempio, è coinvolta in rapporti morbosi, costretta ad abortire e poi, dopo aver sposato luomo che amava, se lè visto rubare da unaltra. Credo che Viola abbia dato voce ai malesseri generati da tutto questo, anche se ovviamente le modalità sono state un po estreme.

Come reagirà Ruggero alla morte della figlia?

Il rapporto tra Viola e il padre era molto intenso, un legame reso probabilmente ancora più forte dalla lontananza. Ruggero non accetterà il fatto che sia stato fatto del male alla persona a cui teneva di più, quindi la sua vendetta si farà assolutamente sentire. Posso solo dire che ci saranno colpi di scena a cui neanche io volevo credere mentre leggevo il copione. Gli sceneggiatori si sono davvero superati: se nella prima serie hanno reso particolarmente intrigante la trama, nella seconda sono riusciti ad andare oltre e a presentare al pubblico una storia ancora più emozionante, ma mai esagerata o ridicola.

Ti abbiamo vista in altre fiction di successo come Sangue caldo e Il peccato e la vergogna: quale credi sia il segreto di queste serie, come anche Le tre rose di Eva, sempre molto seguite dal pubblico?

Credo che la base su cui tutto poggia sia costituita da sceneggiatori in grado di intercettare i gusti del pubblico e di creare qualcosa di nuovo che possa far appassionare. Basti pensare a Le tre rose di Eva e a tutti i misteri e gli intrighi che riesce a svelare di volta in volta. A me hanno sempre assegnato ruoli da “cattiva”, spesso insospettabile, però è divertente essere alle prese con un personaggio molto lontano dalla propria personalità, è molto stimolante.

 

Presto ti vedremo anche in Rodolfo Valentino, in cui interpreti Caterina, insieme a Gabriel Garko. Cosa puoi dirci di questa esperienza?

Sono molto fiera e contenta di aver partecipato a questa produzione. Abbiamo iniziato a girare a luglio dell’anno scorso, tra Roma e la Bulgaria, ed è stato un lavoro molto intenso. Eravamo un gruppo stupendo, in stretto contatto per gran parte della giornata, e questo ci ha permesso ovviamente di lavorare con più attenzione e affiatamento al personaggio e al film stesso. C’era molta sintonia e intensità tra tutti noi, cast artistico e tecnico, e credo proprio che questo si respirerà anche sullo schermo.