La puntata della trasmissione di inchieste giornalistiche Le Iene Show condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari e con i divertenti commenti della Gialappas, presenta un grandissimo numero di servizi interessanti. Il primo servizio è di Matteo Viviani che si occupa di un caso che sta diventando sempre più comune in Italia ed ossia di un datore di lavoro che non paga i propri dipendenti da oltre tre anni. Questi ultimi, ovviamente preoccupati di non perdere gli arretrati continuano nel proseguire la loro collaborazione. Il reato contestato è quello di riduzione in schiavitù mentre limprenditore in questione è Armando Verdiglione che messo con le spalle al muro dallinviato, si mostra insieme alla propria segretaria piuttosto aggressivo nei riguardi dellinviato, tantè che deve intervenire la polizia. Il secondo servizio è invece curato da Giulio Golia in cui si occupa di ‘ndrangheta ed in particolare del paesino di Benestare, nel quale il Sindaco, il prete e diversi imprenditori si vedono bruciare le proprie auto da criminali al fine di intimidire. Linviato delle Iene intervista prima alcuni vittime di tali pressioni per poi andare a sentire quelli che secondo gli abitanti del posto sono i principali indiziati. Persone che però rivendicano la propria estraneità rispetto ai fatti ascritti e soprattutto come ci vogliono delle prove per avanzare accuse tanto pesanti.
Il terzo servizio riguarda il caso di Erik nato dal possibile stupro effettuato da un prete su una ragazza di 14 anni. Linviato delle Iene si reca nella comunità dove sarebbe accaduto questo fatto cercando di intervistare il prete che durante lomelia ha avuto parole dure nei confronti degli inviati delle Iene e della stessa trasmissione. Il prete comunque non rilascia alcuna dichiarazione in merito mentre Erik rimarca come nessun esponete della Chiesa si è fatto vivo per farsi carico del suo caso anche nel servizio viene mostrato un Vescovo che assicura allo stesso ragazzo come a breve avrà un incontro con il Papa nel tentativo di risolvere la questione.
La Iene Roma, invece si occupa del rapporto piuttosto contorto che cè tra il mondo della politica e le lobbies delle multinazionali del gioco dazzardo. Nel servizio viene rimarcato come sia improprio da parte dei politici accettare finanziamenti da parte di queste multinazionali soprattutto se si pensa che dallo Stato queste ricevono di fatto il permesso di poter agire nel territorio italiano. Insomma, ci sarebbe una sorta di conflitto di interesse nella questione e a quanto pare di tale finanziamenti ne ha ricevuti un paio anche lattuale premier Enrico Letta. Dopo il divertente servizio sulle cosiddette olimpiadi dellillegalità che cerca in maniera divertente di capire quale sia il comportamento della gente con la legalità, si passa ad un servizio realizzato dalla Iena Calabresi nel quale viene smascherata una truffatrice che organizza eventi ed in particolare spettacoli di opera lirica. La donna intasca i soldi per poi annullarli in maniera fraudolenta non restituendo il denaro ottenuto oppure li fa svolgere correttamente per poi non pagare attori e quanti hanno lavorato alla realizzazione dellevento. Ovviamente dalla donna in questione non si riesce a ottenere nessuna spiegazione in merito. Pelazza invece si occupa di una presunta sciagura accaduta con dei profughi che sarebbe morti mentre erano presente sua una navetta della guardia costiera. Secondo la ricostruzioni di alcuni testimoni che hanno anche delle prove nelle quali viene evidenziato questo incidente mai denunciato, le morti sarebbero state oltre dieci. Pelazza indagando meglio, riesce ad intercettare una serie di superstite e da tutte le informazioni acquisite si è riusciti a capire come le morti di questo incidente sarebbero 14, indicando anche i nomi di quanti hanno perso la vita in questa sciagura. Il successivo servizio è realizzata da Nadia Toffa e che presenta il caso di una donna piuttosto giovane che si è rivolta a un psichiatra per superare uno shock dovuto a un abuso sessuale subito alcuni anni prima e nello specifico durante la sua adolescenza. La donna racconta che la psichiatra le ha consigliato uno sciamano di 69 anni che lha costretta a un rapporto sessuale a fini curativi. Dopo quanto accaduto la donna ha avuto ancora maggiori difficoltà avendo più volte tentato il suicidio ed essendo caduta in uno stato di anoressia. La donna ora che pare aver raggiunto un certo equilibrio mentale, vuole avere giustiziato per quanto successo e quindi si è rivolta alle Iene. La donna viene spinta a fare nuovamente questo percorso con lausilio della telecamera e della stessa Nadia Toffa che ovviamente interviene al momento opportuno mettendo dinnanzi alle proprie responsabilità sia la psichiatra che lo sciamano che stavano perseverando in quella che loro chiamano un percorso curativo efficace. Si parla quindi della storia di un ragazzo disabile di Locri che non può andare a scuola in quanto il Comune non gli ha messo a disposizione una sedia adatta alle sue esigenze. Grazie allintervento delle Iene nello stesso momento viene fuori una sedie che momentaneamente può essere utilizzata allo scopo.
Mentre Enrico Lucci si occupa con un divertente servizio della cosiddetta notte delle badanti, si parla quindi del caso di Maradona e del suo ormai famoso gesto dellombrello fatto durante la trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fazio. Linviato delle Iene cerca di avvicinare Maradona per parlargli del suo rapporto con il mondo delle tasse ma non riesce nel suo intento. Inoltre, viene sentito un esperto che parla di come coloro che si occupano di gestire limmagine di Maradona e di come questi eludono il fisco italiano non pagando le tasse per via di una legge piuttosto particolare che fissa un rapporto internazionale con Dubai. Il successivo servizio parla di come non ci siano novità per quanto concerne il metodo Stamina, Lucci si occupa dei sacrifici dei nuovi emigranti italiani costretti a lasciare la propria terra per trovare un posto di lavoro. Spazio quindi al documento Mobitè 21 secondo cui la Tav non verrà realizzata prima del 2030. Ligresti invece si occupa di un dipendente pubblico che utilizza le risorse dello Stato per far pagare ai cittadini dei corrispettivi per delle fotocopie. Ovviamente i soldi li intasca lui.
Servizio finale con il twerkatore che infastidisce diversi personaggi famosi come Leone di Lernia, Luca Argentero, DJ Francesco, Rita Dalla Chiesa, Max Pezzali, Rocco Papaleo, Ron, Belen, Stafano De Martino e Max Pisu, Marco Mazzoli e Francesco Salvi.
Un nuovo appuntamento con Le Iene Show sta per cominciare su Italia 1. Come vedete più in basso, sono diversi i temi che verranno trattati nei servizi del programma, da quelli più ironici a quelli più seri. L’appuntamento si annuncia da non perdere e vi ricordiamo che la puntata può essere seguita anche in diretta streaming cliccando qui.
Come sempre, a poche ore dalla messa in onda, sulla pagina Facebook de Le Iene è comparso il video con alcuni estratti dei servizi che vedremo nella puntata. Ce n’è uno in particolare che testimonia le minacce e le intimidazioni che gli abitanti della Calabria patiscono da parte della Ndrangheta. Ci sarà poi spazio per seguire una notte intera insieme ai volontari della Croce Bianca di Milano, chiamati a intervenire. Ci sarà poi spazio per il divertimento delle Olimpiadi dellillegalità. Infine, vediamo che Enrico Lucci ha seguito alcuni emigranti italiani, che dalla Sicilia si muovono verso la Germania in cerca di un futuro migliore. Per guardare il video basta cliccare qui.
Questa sera, martedì 22 ottobre 2013, in diretta alle ore 21.10 su Italia 1 va in onda una nuova puntata de Le Iene show, condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa’s Band. Da anni si parla di TAV, la linea di treni d’alta velocità. Il NO TAV è il movimento che in Italia si oppone alla costruzione del tratto italiano di ferrovia veloce che da Torino, attraverso la Valsusa, dovrebbe congiungersi a quello francese fino a Lione. Le Iene, in seguito alle dichiarazioni di alcuni No Tav, hanno verificato la presenza in rete di un documento chiamato “Mobilitè 21”, lo studio sui trasporti francesi della commissione nominata da Hollande. “Nessuna grande opera, tra cui l’alta velocità tra Lione e Torino, si realizzerà in Francia prima del 2028-2030”, è uno dei punti dello studio. Le Iene hanno quindi intervistato Ives Crozet, uno dei 10 membri della commissione “Mobilitè 21”, professore di Economia all’Università di Lione e membro del Laboratorio di Economia dei Trasporti. Dopo aver spiegato il ruolo della commissione “Mobilitè 21”, Crozet ha parlato delle conclusioni a cui sono giunti sul tratto francese Lione-Torino: “La principale conclusione del rapporto della Mobilitè 21 era di fare attenzione alla realizzazione di progetti di linee ad alta velocità, anche perché queste linee nuove creerebbero problemi di saturazione sugli snodi ferroviari esistenti. Piuttosto che concentrarsi sulla costruzione di centinaia di chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità, era meglio concentrarsi sul dare molta più mobilità ai nodi ferroviari parigini, di Lione e Marsiglia. E abbiamo insistito che costruire il tunnel Lione-Torino avrebbe implicato spese estremamente ingenti e che i soldi spesi per la Lione-Torino avrebbero precluso gli investimenti sugli altri progetti nazionali”. Stando a quanto riferito da Crozet il 9 luglio 2013 il Primo Ministro ha fatto una comunicazione sugli investimenti futuri e ha confermato che avrebbero seguito le conclusioni del rapporto Mobilitè 21: sarebbe quindi stata data la priorità agli investimenti sulla stazioni parigine e che il solo progetto futuro entro il 2030 sarebbe stato la linea Bordeaux-Tolosa. “Negli orizzonti futuri di realizzazione non verrà realizzato quasi niente prima del 2025-2030. Per adesso i lavori sono fermi”, ha detto infine il professore.
Nella puntata di questa sera Pablo Trincia continua a indagare sul caso di Erik, il ragazzo di 33 anni, che, nel servizio andato in onda nella scorsa puntata, ha raccontato di come la madre, all’età di 14 anni, fosse stata abusata da un prete e che lui è nato da quella violenza. Per anni Erik ha chiesto alla diocesi di Ferrara di ridurre allo stato laicale quel prete. Nel 2011 il ragazzo ha ottenuto il riconoscimento di paternità tramite il test del Dna. Ai microfoni delle Iene Erik ha fatto un appello a Papa Francesco affinché venga fatta giustizia. Le Iene, hanno, inoltre, lanciato l’hashtag #papaascoltaerik attraverso il proprio sito e da una settimana, in rete, si è diffusa la notizia dell’appello di Erik.