Tutti i componenti del Glee Club sono già ritornati sugli schermi, il 27 settembre scorso, con la quinta stagione della serie. Il terzo episodio della quinta stagione di Glee, andato in onda, doppiato, su Sky Uno HD il 22 ottobre, è centrato sulla commemorazione di Finn Hudson, il protagonista interpretato da Cory Monteith, scomparso prematuramente non molto tempo prima. ?L’episodio si intitola “The Quarterback”: a poche settimane dalla morte di Finn il Glee Club si riunisce per celebrare l’amico e onorarlo nel migliore dei modi che conoscono e decidono di cantare. L’episodio inizia nell’auditorium della scuola in cui tutti indossano vestiti neri per onorare Finn: gli dedicano la canzone “Seasons of Love”. La performance termina con una foto, proiettata sullo sfondo, di Finn con la divisa da quarterback.
Dopo lesibizione la scena prosegue nella casa di Bushwick, dove Kurt spiega che non riesce neanche a guardare il vestito indossato durante il funerale senza emozionarsi. Sta per andare a Lima, nell’Ohio per fare una celebrazione in omaggio a Finn, già organizzata da Will. Kurt non vuole ricordare come Finn è morto, perché importa solo come ha vissuto. Lo dice guardando ammirato la foto di lui e Finn scattata proprio nel giorno in cui hanno preso il diploma,?Intanto nella stanza degli insegnanti Emma e Betsie parlano di come stanno affrontantando la morte di Finn. Emma, affranta, racconta che sta preparando un programma per consentire ai ragazzi di esprimere i sentimenti, ma nessuno si reca da lei. Sue menziona Finn mediante insulti e ammette che è il suo modo per ricordarlo: dice di aver piantato un albero proprio nel punto in cui trovò Finn che pomiciava con Quinn la prima volta. In seguito in sala canto Will scrive sulla lavagna FINN e ringrazia coloro che sono andati a Lima per ricordare il ragazzo. Nella settimana che segue i ragazzi potanno cantare una canzone che Finn aveva cantato o qualsiasi cosa che ricordi lamico. Ma Mercedes sostiene di non poter aspettare e, ricordando Finn che cantava la canzone per lei, intona “I’ll Stand by You”, coinvolgendo tutti.
Nella scena successiva Sue informa Kurt che l’albero messo sul campo da football è scomparso e lo vuole piantare di nuovo, chiedendo a lui i 20 dollari necessari. Kurt torna a casa, dove il padre e Carole stanno riordinando la camera di Finn, mettendo le cose negli scatoloni, dividendole tra cose da conservare, da rivendere e da donare. Kurt guarda il pallone da football e la “lampada da finocchio” inizialmente disprezzata da Finn: Burt decide di conservarla e metterla sulla scrivania in officina. Kurt decide anche di tenere il giaccone di Finn. Carole crolla, piange disperatamente e Burt la abbraccia insieme a Kurt.
Il giorno dopo Puck chiede a Kurt il giaccone di Finn, perché non ha nulla dell’amico. Ma Kurt si rifiuta.?Intanto, Tina va da Emma che è triste per il suo look nero e teme di tornare alla sua fase gotica. Emma, per consolarla, le dà degli opuscoli per farla uscire dal momento triste. Negli spogliatoi intanto Puck parla con Beiste che lo sprona a non reprimere la rabbia e a esprimere il suo dolore. Beiste scopre che Puck ha rimosso l’albero forse per tenere qualcosa di Finn e gli fa cambiare idea.?Quindi si esibisce Santana che canta “If I Die Young”: sopraffatta dalle lacrime, interrompe l’esibizione e si allontana verso l’auditorium. Kurt la segue e lei gli rivela che era imbarazzata a dire cose carine su Finn.
Poi nell’aula canto, Puck prende la chitarra e canta “No Surrender”, ricordando i momenti con l’amico ma è interrotto dalle ire di Santana, che lo accusa di aver rubato il giaccone di Finn.
Arriva Rachel provata visibilmente dalla scomparsa di Finn e per lui canta “Make You Feel My Love” di Bob Dylan, che loro cantavano insieme in macchina. Intanto Puck e Beiste guardano l’albero tornato a posto e bevono insieme una birra analcolica. Puck dice che andrà nell’Air Force e si lamenta del fatto che è duro non avere un amico con cui confidarsi.
Rachel mostra a Will, soli nell’aula canto, una targa commemorativa con una foto di Finn e con sotto la sua citazione: “The show must… go all over the place… or something“. Will, tornato a casa e preso da nostalgia, piange e singhiozza: in quel momento Emma entra e si siede con lui, confortandolo.