Questa sera va in onda su Rai Uno la seconda puntata di Una grande famiglia 2. Il primo appuntamento con questa seconda serie della fiction diretta da Riccardo Milani era molto atteso e ha cominciato a dare alcune risposte ai telespettatori, che nella scorsa stagione avevano visto riapparire Edoardo Rengoni, interpretato da Alessandro Gassman. Tuttavia nuove ombre e nuovi misteri sembrano affacciarsi sui Rengoni, proprio a causa del primogenito. Per cercare di capire cosa ci aspetta, abbiamo intervistato il patriarca di questa grande famiglia, ovvero lattore Gianni Cavina, che intepreta Ernesto.

Per cominciare, come è stato interpretare questo personaggio?

Grazie alla straordinaria sceneggiatura di Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Stefano Bises, con laggiunta della regia di Riccardo Milani, recitare in un ruolo, anche se non semplice come quello di Ernesto, è stato meno difficile di altre volte. Avevo il vantaggio di avere un bel personaggio scritto bene e poi lapporto del registra mi ha aiutato molto.

Quanto cè di suo in questa interpretazione?

Io sono molto diverso. Ernesto ha un carattere molto preciso e definito, io sono diverso, per cui cè molto poco della mia persona nel personaggio. tutta invenzione di sceneggiatura e di regia.

La prima puntata si è conclusa con la telefonata sibillina di Edoardo che diceva: In famiglia non sospettano niente. Non le chiediamo di svelarci cosa succederà, ma si continuerà su questa falsariga di segreti e bugie?

No, ci saranno altri spunti straordinari ed eclatanti. Certo, le bugie di Edoardo, soprattutto con me che sono suo padre, e il suo comportamento ambiguo con tutti hanno il loro ruolo. Ma non si parlerà soltanto dellambiguità di Edoardo. Ci sono molti avvenimenti importanti

Un rapporto con padre-figlio quanto mai conflittuale

Edoardo subisce molto il padre, perché Ernesto non gli crede fino in fondo. Infatti, quando la moglie chiede a Ernesto ma perché non ti fidi di lui? tuo figlio, lui risponde proprio perché è mio figlio: è infatti un uomo capace di tutto e si è visto.

Nella prima stagione il pericolo per i Rengoni sembrava essere esterno, con la crisi economica che aveva avuto conseguenze rilevanti sui destini dellazienda di famiglia. In questa seconda serie sembra invece che il pericolo sia allinterno della famiglia

Beh la famiglia è il fulcro della stagione. C’è una parte della famiglia che copre Edoardo, che ha sicuramente un problema gigantesco con qualcuno.

 

Un debito enorme.

Lui ha un debito di 110 milioni di euro. Ma non è una cosa della famiglia. È una cosa che viene sempre dall’esterno, dalla crisi che anche lui ha subito con l’azienda. Infatti, quando ha cercato di investire è stato travolto dalla crisi che ha fatto crollare tutto. Preso il posto del padre a capo dell’azienda, voleva dimostrargli di essere capace e all’altezza, cercando disperatamente di fare riemergere economicamente la fabbrica, senza riuscirci. Lo dice lui stesso all’inizio della puntata: ho dovuto rivolgermi a delle persone. Ora, se uno ti presta quella cifra e tu non hai i soldi da restituire…

 

Insomma, ci dobbiamo aspettare situazioni scottanti. Qualche curiosità dietro alla quinte: come si è trovato umanamente e professionalmente? 

Grandissima felicità e soddisfazione a livello professionale e grande armonia con tutti i miei colleghi. È un cast difficilmente riscontrabile: tutti bravissimi, veramente bravi. È stata grandissima fatica: una grande famiglia per una grande fatica (sette sono stati i mesi di riprese), ma alla fine è superata e ripagata dalla straordinaria serenità con cui uno crede di aver ottenuto un ottimo risultato.

 

A proposito degli attori: il cast è di tutto rispetto; oltre a lei, Stefana Sandrelli, Stefano Rocca, Alessandro Gassman su tutti. Insomma, un cast da cinema  quando la fiction in Italia è stata spesso snobbata proprio dagli attori del grande schermo.

È proprio questa una parte della forza della fiction. La marcia in più è la sceneggiatura, la regia e il cast che è, se così si vuol dire, inedito per la televisione.

 

Lei ha dichiarato che la seconda stagione sarà meglio della prima: perché? 

È un mio pensiero e sospetto. Sono tanti anni che faccio questo mestiere e alla fine credo di aver capito qualcosa! Mi sono reso conto che probabilmente è meglio la seconda serie della prima.

 

Per concludere, volevamo sapere se ha qualcosa che bolle in pentola e se la rivedremo presto al cinema? 

Sì, è possibile. Ci sono dei progetti in cantiere per il cinema, ma di più non posso proprio dire.

 

(Fabio Franchini)