Tra gli ospiti della nuova puntata di Che Tempo che fa, lo spettacolo condotto da Fabio Fazio su Rai Tre, va messa in risalto la presenza di Renzo Arbore, uno dei migliori showmen italiani degli ultimi decenni.

Nato a Foggia nel giugno del 1937, Renzo Arbore ha iniziato a segnalarsi nella Taverna del Gufo, uno storico locale della città pugliese sito all’interno del centro storico, dopo aver fatto parte dei Parker Boys, un complesso jazz in cui aveva militato come clarinettista. Nel 1964 ha iniziato una proficua collaborazione con la Rai, conducendo trasmissioni radiofoniche come Bandiera Gialla (dal 1965 al 1970) e televisive come Speciale per voi (dal 1969 al 1971), diventate poi mitiche. In particolare Speciale per voi ha segnato una vera e propria rivoluzione in Rai, portando i cantanti che intervenivano a pronunciarsi anche su temi scabrosi, anche politici, sotto il fuoco di fila delle domande non filtrate del pubblico in sala, in un momento in cui la società italiana era in grande effervescenza sotto la contestazione sessantottina. 



Altra trasmissione che ha contribuito a regalare grande notorietà ad Arbore in quel periodo, è stata Alto Gradimento, in onda alla radio dal 1970 al 1976, in coppia con Gianni Boncompagni, con i fidi Giorgio Bracardi e Mario Marenco sempre pronti a dispensare una serie di personaggi indimenticabili. Una trasmissione del tutto fuori dagli schemi, con una comicità spesso demenziale alternata alla proposizione dei grandi successi della musica internazionale, la quale ha avuto grande influenza anche sui tantissimi ascoltatori collezionati all’epoca.



Il ritorno in televisione è avvenuto nel 1976, con l’Altra Domenica, una sorta di alternativa ai format più tradizionali mandati in onda sul primo canale della Rai e dedicati alla famiglia. La trasmissione di Rai Due, a sua volta, era caratterizzata da un taglio più sperimentale, riprendendo alcuni dei motivi che avevano sancito il successo di Alto Gradimento. Tra i collaboratori, vanno ricordati un giovanissimo Roberto Benigni, in qualità di critico televisivo, Mario Marenco, le Sorelle Bandiera, Isabella Rossellini e uno stralunato Andy Luotto.

Il grande successo, però, è arrivato nel 1985, quando Renzo Arbore ha guidato Quelli della notte, su Rai 2, dopo aver condotto Tagli, ritagli e frattaglie (1980) e Telepatria International (1981). Lo show, che andava in onda in seconda serata, era una chiara risposta in chiave satirica ai talk show che cominciavano a dilagare sulle altre reti. Tra i tanti personaggi proposti da Quelli della notte, vanno ricordati Nino Frassica, con il suo spassoso Frate Antonino da Scasazza, Maurizio Ferrini, nei panni di un simpatizzante comunista rappresentante di pedalò, Marisa Laurito, perennemente in attesa di un fidanzato con cui dividere il proprio destino, Simona Marchini, Massimo Catalano e Riccardo Pazzaglia. Un successo sancito anche da oltre mezzo milione di copie vendute dell’album con le musiche dello show.



A consolidare il successo dello showman foggiano è poi giunto nel 1987 il bis con Indietro tutta!, con il bravo presentatore interpretato da Nino Frassica e il tormentone del Cacao Meravigliao, sponsor della trasmissione reclamizzato da un gruppo di ballerine brasiliane. 

Negli anni successivi, Arbore ha quindi deciso di graduare in maniera molto intelligente le sue apparizioni, tornando in grande stile solo nel 2005, quando ha dato vita a Speciale per me, una sorta di amarcord sulla televisione di una volta, travolta dal diluvio di programmi spesso privi di creatività che distinguono il panorama nazionale da anni a questa parte. Una trasmissione senza grandissime ambizioni, ma capace di toccare i telespettatori anche in un orario semiclandestino come quello della terza serata in cui è stata confinata.

Naturalmente, anche Renzo Arbore è stato a lungo bersaglio dei rotocalchi che si occupano della vita sentimentale dei personaggi famosi. Se il legame con Miariangela Melato è stato lungo ed intenso, durando per tutti gli anni ’70 e dal 2007 sino alla morte dell’attrice, vanno anche ricordati i suoi rapporti con la presentatrice Vanna Brosio e con la cantante romana Gabriella Ferri, negli anni ’60, oltre a quello con Mara Venier, lungo tutto l’arco che va dagli anni ’80 al 1997.