Maurizio Crozza ha aperto la puntata nei panni del Presidente della Repubblica francese François Hollande, che però, parla prima con la voce di Napolitano, poi con quella di Obama, per poi, finalmente, trasformarsi nel personaggio giusto. Hollande, con visibili problemi di pronuncia, saluta il pubblico con il gesto dell’ombrello, e pare decisamente arrabbiato per la storia delle intercettazioni effettuate dagli americani nei confronti dei governi alleati; con, a un certo punto, un tocco di Bersani, e un’altra delle sue riconoscibili metafore (“Oh, ragassi, siam mica qui a deodorarci le ascelle con la baguette!”). Poi, sullo schermo alle spalle del comico nei panni di Hollande, appare lo stesso Crozza, stavolta nei panni della cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale si diletta, assieme al presidente francese, in una personalissima versione di “Se telefonando” di Mina, dedicata alle operazioni di intercettazione delle comunicazioni effettuate dal governo americano. La prima strofa della canzone recita infatti: “Ci spiavan giorno e notte, pure al cesso del bar”. Canta anche Hollande: “Ho trovato due cimici anche dentro il croissant, ci dicevan “siamo amici”, ma ci stavano a fregar”. I due decidono, alla fine, di parlare italiano quando sono al telefono, perché “agli americani non frega niente di italiani”.



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