L’edizione annuale di Miss Italia, in programma domenica 27 ottobre a Jesolo, al Pala Arrax, vede anche Cesare Bocci nella terna di presentatori, insieme a Massimo Ghini e Francesca Chillemi.
L’attore di Camerino, dove è nato nel 1957, è un volto estremamente noto del piccolo schermo, grazie soprattutto alla sua interpretazione di Mimì Augello nella serie dedicata al Commissario Montalbano, al fianco di Luca Zingaretti.
Cesare Bocci ha iniziato la sua carriera a 23 anni frequentando la scuola di recitazione di Camporotondo di Fiastrone, per poi partecipare alla fondazione della Compagnia della Rancia a Tolentino, prima di trasferirsi a Roma. Una carriera che lo ha presto spinto a trascurare gli studi di geologia, facoltà nella quale ha dato solo pochi esami, per poi mollare tutto. Nella capitale ha poi continuato a muoversi nel mondo del teatro, iniziando al contempo a lavorare per la televisione e il cinema. Il suo debutto sul grande schermo.è avvenuto con una pellicola di Silvio Soldini, L’aria serena dell’ovest, risalente al 1990. Tra i film che lo hanno visto protagonista, vanno ricordati Il muro di gomma, diretto da Marco Risi nel 1991, Giovanni Falcone (1993), Il cielo è sempre più blu (1995), Almost Blue (2000), Io che amo solo te (2004) e Benvenuto Presidente! (2013).
La sua carriera televisiva è invece iniziata con Zanzibar, una sitcom diretta da Marco Mattolini nel 1988 in cui ha recitato nei panni di Benny, insieme a Gigio Alberti, Antonio Catania e Claudio Bisio.
Nel 1997 ha partecipato ad una serie di episodi di Un posto al sole, la famosa soap opera di Rai Tre ambientata in un condominio napoletano, ma è stato il ruolo di Mimì Augello, ricoperto a partire dal 1999, a regalarli la grandissima notorietà. Incrementata poi da partecipazioni ad altri programmi di largo successo come la seconda edizione di Un medico in famiglia (2000), Il bello delle donne (2001) e Commesse (2002). Nel 2003 ha poi ricoperto il ruolo di Antonio Ceppi nella prima edizione di Elisa di Rivombrosa replicando nella seconda edizione della serie.
Altri ruoli che hanno contribuito ad aumentare la sua popolarità sono quelli del primario Sergio Danieli, nella serie Terapia d’urgenza, e quello ricoperto durante la quarta edizione di Provaci ancora Prof, nella quale fa innamorare la professoressa Camilla Baudino, interpretata da Veronica Pivetti. Il suo ultimo ruolo, è stato quello di Raimondo Lanza di Trabia in Volare, la miniserie dedicata alla vita di Domenico Modugno.
Non ha però rinunciato ad alcune puntate teatrali di grande rilievo, tra cui l’interpretazione di Oscar in Sweet Charity, al fianco di Lorella Cuccarini, per la quale ha avuto il Premio Gassman 2005. Nel 2011 e nell’anno successivo ha invece fatto parte, insieme a Massimo Ghini, di La Cage Aux Folles, un adattamento italiano del celebre musical scritto da Harvey Fierstein e Jerry Herman.
Una coppia, quella con Massimo Ghini, che viene ora rispolverata per Miss Italia, in vista della quale l’attore marchigiano ha affermato di voler portare sé stesso, senza preoccupazioni di dover interpretare un personaggio come fa di solito calandosi nei panni di attore. Specificando inoltre di pensare ad una trasmissione dinamica e pensata per divertire, senza però inutili stravolgimenti di un format che è ormai conosciuto e amato. Il suo intento, sbandierato nelle interviste, è quello di avvicinarsi al mondo della bellezza femminile rappresentato dallo storico concorso in punta di piedi, rispettandone la funzione all’interno della nostra cultura e la critica che allo stesso viene mosso da più parti.
Va infine ricordato che Cesare Bocci è sposato con Daniela Spada e ha una figlia. Negli ultimi tempi si è fatto notare anche per una polemica abbastanza pepata con Belen Rodriguez, derivante dall’inserimento della showgirl argentina nel cast di uno degli episodi di Montalbano. Nell’occasione ha fatto sapere a chiare note di non gradire la presenza di una ragazza nota più per le doti estetiche e per vicende di altro genere, piuttosto che per doti recitative considerate da lui inesistenti, Affermando inoltre che la emittente statale, rappresentando il servizio pubblico, dovrebbe dare ai giovani messaggi molto diversi, facendo capire in particolare che per arrivare, bisogna studiare e non puntare solo sull’avvenenza. Una polemica del tutto fondata da parte di un attore a lungo sottovalutato e capace di costruirsi con il tempo una solida fama fondata sui lunghi studi compiuti in precedenza.