Martedì 29 ottobre è andata in onda la seconda e ultima puntata di “Adriano Olivetti – La forza di un sogno”. Ecco come si è conclusa l’avventura del grande imprenditore di Ivrea. Adriano Olivetti (Luca Zingaretti) è sempre più preso emotivamente dalla giovane Grazia (Elena Radonicich). Il loro amore è molto tormentato non solo per il fatto che lui sia un uomo già sposato ma anche perché il prof. Galletti, padre di lei, non vede assolutamente di buon occhio la loro unione. Olivetti mostrando la tenacia che da sempre lo contraddistingue, decide di uscire allo scoperto e di affrontare il professore. Infatti, lui si presenta presso la loro abitazione ribadendo con forza il grande amore che li unisce e chiedendo di conseguenze il suo benestare affinché possano consolidare il tutto in maniera ufficiale. Lingegnere vuole infatti ottenere la separazione dalla propria moglie Paola (Francesca Cavallin), che lo è soltanto dal punto di vista civile, per sposare Grazia. Il professor però non cede evidenziando come la grande differenza di età tra di loro e la difficoltà in quel periodo per ottenere le separazioni, e dunque proibisce alla figlia di poter frequentare luomo. Olivetti, però, in cuore suo ha ritrovato nuove energie come del resto sottolinea il fatto di aver deciso il proprio ritorno in azienda, salutato dallentusiasmo dei propri dipendenti a cui anchegli è molto legato. Riprende il timone della ditta di famiglia e convoca immediatamente un Cda nel quale evidenzia alcuni concetti contenuti allinterno del suo libro e sulla necessità di fare in modo di estendere la presenza dellazienda sul territorio con le comunità. Questo apporterebbe vantaggi allazienda e agli stessi lavoratori. Tuttavia, il suo pensiero è sempre rivolto allamata Grazia della quale parla alla moglie Paola chiedendole di ufficializzare la loro separazione. Nonostante Paola frequenti unaltra persone non sembra aver nessuna intenzione di firmare tali documenti. Adriano non riuscendo più a sopportare questa lontananza dalla propria amata, le scrive una lettera utilizzando come indirizzo mittente quello di una propri dipendente. Al tempo stesso lingegnere è sempre molto attivo per quanto riguarda il futuro e per questo decide di regalare una cinepresa a Karen (Stefania Rocca) affinché possa realizzare un documentario su quello che accade allinterno della propria azienda e di quanto il calore umano tra dipendenti e proprietari sia il principale motivo di successo. Inoltre, alla stessa donna che come noto ha il compito di spiarlo per conto del Governo degli Stati Uniti in quanto ritenuto un personaggio molto pericoloso per le sue idee contrarie al capitalismo, assegna il compito di realizzare un documentario sul Sud del Paese per capire la gente e anche perché vuole che anche questa parte del Paese sia interessata dallevoluzione incominciando con la possibilità di poter lavorare sul proprio territorio e non essere costretti a spostarsi al Nord. Insomma, Olivetti ha intenzione di aprire una nuova fabbrica in Campania in quel di Pozzuoli, in un luogo incantevole soprattutto da un punto di vista paesaggistico. Intanto, riceve la risposta di Grazia per un incontro clandestino durante il quale Grazia ribadisce come il loro amore non possa continuare e che quindi non potranno incontrarsi mai più. Intanto anche un altro amore sembra essere impossibile da realizzare, quello tra Teresa (Serena Rossi) e Libero in quanto questultimo aveva chiesto in sposa la sorella di Alvise intenzionato a far rispettare questa scelta. Libero si convince anche lui come questa sia la cosa più giusta, facendo soffrire Teresa. Tuttavia alla fine lamore trionfa con Libero che il giorno del matrimonio si rende conto come non possa fare a meno di Teresa.
Intanto, Mauro (Massimo Poggio) in ragione del fatto che Adriano non mette lui nel ruolo di direttore generale dellazienda, non solo passa alla concorrenza di Dalmasso (Francesco Pannofino) ma lo tradisce facendo presente a questultimo quale sarà lofferta che Olivetti presenterà per assicurarsi una importante commessa con lo Stato. Alla fine per sole mille lire la Dalmasso batterà la Olivetti e Adriano capendo il tradimento dellamico di una vita, dopo averlo esortato a non farsi più vedere viene colto da un malore. Malore che il medico ipotizza essere stato causato dalleccessivo stress e che ha il benefico effetto di indurre Grazia a correre da lui scappando di casa e facendo capire al padre quanto sia forte lamore che li unisce. Così i due danno vita a una convivenza durante la quale lei rimane incinta, inducendo Paola a firmare le carte relative alla loro separazione. Adriano e Grazia si sposano e dalla loro unione nasce la piccola Lalla.
Nel frattempo Mauro viene piazzato da Dalmasso nel mondo della politica, facendolo diventare un deputato in maniera tale che possa curare a Roma gli interessi dellazienda. Olivetti sta per mettere in essere il suo sogno di aprire lazienda di Pozzuoli ma per farlo deve recarsi a Roma per richiedere dei prestiti a tasso agevolato. Qui si trova a trattare con Mauro che vorrebbe una serie di favori in cambio dei fondi ma Olivetti fedele ai propri ideali con forza rifiuta, provando così a rivolgersi alle banche anche se questa non è mai stata una politica che lui ha intrapreso. In questo modo si rende sensibile alle decisioni della banche e di Dalmasso che vorrebbe sfruttare la cosa per metterlo fuori gioco. Mentre Karen è sempre più affascinata dalla idee di Olivetti, questultimo, incitato dal figlio Roberto e con il supporto di grandissimi menti come quelle di Enrico Fermi e di Mario Tchu, incominciano lambizioso progetto di costruire primo moderno calcolatore elettronico con transistor che sarà chiamato Elea e con il quale anticiperanno i tempi degli americani sempre più convinti di fermarlo. Olivetti scende anche in politico raccogliendo 150 mila voti che gli permettono di entrare in Parlamento e di risultare importante per la tenuta del Governo Fanfani. Tuttavia quando questultimo cadrà, per Olivetti incominceranno i guai con le Banche che richiederanno il rientro dei crediti con tanto di pressione americano. Luomo però non si perde danimo e già intravede la soluzione rivolgendosi a banche svizzere per poi acquistare una azienda americana di macchine da scrivere in crisi. La mattina che lui è in partenza per la Svizzera, dopo aver incontrato Mauro che non servendo più agli scopi di Dalmasso è stato rispedito a casa. Tra i due cè un velo di malinconia per come sono andate le cose tra loro. Purtroppo sul treno ,sul quale era sorvegliato da uomini della CIA, Olivetti accusa un malore che lo porterà alla morte.
La fiction sulla vita di Adriano Olivetti si è conclusa ieri sera, con la messa in onda della seconda e ultima puntata. Chi se la fosse persa (totalmente o in parte), può recuperare subito cliccando qui e avviandone la visione.
Questa sera, martedì 29 ottobre su Rai Uno, va in onda la seconda e ultima puntata di Adriano Olivetti – La forza di un sogno, diretta da Michele Soavi e con Luca Zingaretti nei panni dellimprenditore piemontese. Nella prima puntata, iniziata con la morte a soli 59 anni di Olivetti, è stata ripercorsa la storia dellimprenditore, da quando a 12 anni entra per la prima volta nellazienda di famiglia. Dopo la morte del padre diventa il leader della Olivetti. Il successo della Lettera 22. Laddio momentaneo alla fabbrica, lasciata al fratello minore Marcello, per costituire delle Comunità, piccoli centri rurali di solidarietà e produzione etica. Ma la morte del fratello lo porta di nuovo alla guida dellazienda. Ecco le anticipazioni dellultima puntata. Adriano (Luca Zingaretti) decide di tornare alla guida dellazienda, ma non rinuncia al Movimento Comunità. Con il suo ritorno la produttività dellazienda risale e il territorio inizia a interagire con lazienda. Dal punto di vista sentimentale le cose non vanno bene: il padre di Grazia (Elena Radonicich) le ha proibito di incontrarlo. Anche Libero (Domenico Diele) e Teresa (Serena Rossi) sembrano destinati a lasciarsi: ma un attimo prima di arrivare allaltare per sposare la sua fidanzata di sempre, Libero torna da Teresa. Arriva un duro colpo per Adriano: Mauro (Massimo Poggio), lamico di una vita, da sempre molto critico sulla gestione della fabbrica, va a lavorare per Dalmasso (Francesco Pannofino), il suo nemico. Ferito, Adriano si ammala e Grazia si trasferisce da lui per accudirlo. I due si sposano, un anno dopo nasce Lalla.
Intanto la Olivetti diventa la prima produttrice europea di macchine per ufficio, la prima al mondo per macchine da calcolo, e anche il Movimento Comunità si espande in tutta Italia. Alla divisione elettronica arriva a lavorare il figlio di Adriano, Roberto (Giulio Cristini), mentre Olivetti pensa allapertura di una fabbrica al Sud. Per realizzare la fabbrica Adriano dovrà scontrarsi con Mauro, diventato, grazie a Dalmasso, deputato e quindi erogatore di finanziamenti statali. Per non cedere ai ricatti della politica, Adriano si presenta alle elezioni politiche con il Movimento Comunità, ma ottiene un solo posto in Parlamento.
Alla Olivetti, la divisione elettronica realizza un prototipo di calcolatore a transistor, il primo al mondo, che viene ribattezzato ELEA. Per poter essere competitivo con le multinazionali statunitensi, decide di acquistare la Underwood, un colosso statunitense delle macchina da scrivere. Ma lacquisizione si rivela una trappola: la ditta ha infatti diversi milioni di dollari di debito e la Olivetti si ritrova in difficoltà. Una mattina Adriano prende il trono per Zurigo, per rastrellare capitali per la riscossa finanziaria e durante il viaggio muore, stroncato da un infarto fulminante.
La fiction sulla vita di Adriano Olivetti ha preso il via ieri sera su Rai Uno, riscuotendo un ottimo successo in termini di ascolti tv. Dato che in ogni caso c’erano altri programmi concorrenti in onda, non tutti hanno potuto vederla. Nessun problema però, perché cliccando qui è possibile avviare la visione della prima parte della mini-serie, così da arrivare pronti all’appuntamento finale di stasera.
Ha esordito ieri sera la nuova miniserie targata Rai Uno sulla vita privata e sulla carriera di colui che ideò e costruì il primo computer al mondo. Luca Zingaretti è il protagonista di Adriano Olivetti – La forza di un sogno, prodotta dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi e in onda anche questa sera, martedì 29 ottobre in prima serata. La prima parte ha ottenuto un ottimo successo, incollando al televisore una media di 6.117.000 spettatori, pari al 22.92% di share. La miniserie ha quindi conquistato il gradino più alto del podio nella gara dei dati Auditel, seguita da Squadra Antimafia 5 che, seppur in crescita, non va oltre i 4.965.000 spettatori e il 18.59% di share.
La fiction sulla vita di Adriano Olivetti comincerà questa sera su Rai Uno. Nei panni del noto industriale di Ivrea vedremo Luca Zingaretti. Le anticipazioni le trovate più in basso. Vi ricordiamo che questa mini-serie si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
Stasera va in onda la prima puntata della fiction Adriano Olivetti – La forza di un sogno. Più in basso trovate le anticipazioni, ma intanto può essere utile ascoltare lintervista al regista Michele Soavi, che tra laltro è nipote del grande industriale. A Rai.tv racconta: Avevo tanta paura di fare questa storia, però mi sono detto: Se non la faccio io tanto la farà un altro. Tanti produttori parecchi anni fa mi dicevano: Ma perché non fai questa storia bellissima di tuo nonno. Io per pudore non ho mai avuto il coraggio di metterci le mani. Proprio perché è un oggetto un po sacro temevo di parlare di una persona così immensa dove una fiction sicuramente non basta a raccontare tutta la sua grandezza. Ma magari qualche messaggio spero di averlo lanciato con questo film. Mi sono candidato, è stata la mia famiglia e la Fondazione di Adriano Olivetti che lo ha reso possibile. E conclude Soavi: La chiave narrativa era ovviamente quella di partire dalla realtà e poi ci volevano gli ingredienti per romanzarla. Una storia, una biografia ha bisogno di un documentario, quando si fa un film è chiaro che ci sono delle regole che bisogna in qualche modo rispettare per creare lattenzione del pubblico. Clicca qui per il video dell’intervista.
Stasera andrà in onda la prima puntata della fiction dedicata ad Adriano Olivetti, interpretato da Luca Zingaretti. In unintervista lattore racconta: stato veramente un grande viaggio avventuroso scoprire la figura di Adriano Olivetti, perché ne ho scoperto il pensiero, la statura, la passione e soprattutto le idee. Un uomo che pensa con almeno 50 anni danticipo e che poi porta avanti il progresso umano. A proposito del rapporto che si è instaurato con il regista Michele Soavi, linterprete del ruolo di protagonista osserva: Ci siamo trovati bene fin da subito, Michele è un grande regista, con una grande capacità tecnica, e soprattutto è un grande uomo. E una persona abituata ad ascoltare e a trovare soluzioni. Ma è anche fermo nellindicare ciò che desidera, oltre che nel volere dallattore determinate cose piuttosto che altre. Ma soprattutto la cosa che io gli riconosco, che è la qualità dei grandi, è il fatto di saper ascoltare, senza presunzione, senza finti orgogli, ma chiedendo allattore di essere propositivo. Ancora a proposito di Olivetti, Zingaretti ci tiene a sottolineare che noi italiani celebriamo spesso e volentieri dei personaggi stranieri, perché gli altri sono più bravi a vendersi. E poi magari abbiamo dentro casa delle figure così importanti da un punto di vista addirittura filosofico, senza che però vengano valorizzate in patria. Clicca qui per vedere l’intervista a Luca Zingaretti.
Adriano Olivetti – La forza di un sogno è la fiction in due puntate che Rai Uno trasmette in prima serata lunedì 28 e martedì 29 ottobre. La serie è una coproduzione Rai Fiction e Casanova Multimedia con la collaborazione di Telecom Italia, Pirelli e con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e della Fondazione Adriano Olivetti. Prodotto da Luca Barbareschi, il film racconta la vita di dell’imprenditore che costruì il primo computer al mondo e che non smise mai sognare un futuro diverso per il suo Paese e un’industria al servizio della comunità. “Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici”, questa frase pronunciata da Adriano Olivetti durante un discorso davanti agli operai della sua fabbrica a Ivrea, riassume l’idea guida che ha condotto alla realizzazione di questa miniserie. Alla regia Michele Soavi, nipote di Olivetti, figlio della figlia Lidia. “Ho cercato di fare il ritratto di una persona illuminata ma semplice. Per molti indecifrabile, che aveva sognato di migliorare il nostro paese. In casa si parlava quasi sempre della bellezza e che a volte è scomoda e si finiva sempre a dire che tutto ciò che è comodo è stupido!”, ha detto il regista.
La storia parte dalla morte di Adriano Olivetti (Luca Zingaretti), il 27 febbraio 1960, durante in viaggio in treno in Svizzera. Da lì si ripercorre la sua storia. A 12 anni entra come apprendista alla Olivetti: in quel momento nasce il suo desiderio di cambiare profondamente le condizioni di vita e di lavoro dei suoi operai. Trent’anni dopo Adriano è già molto attivo nella direzione della fabbrica ed è spesso in conflitto con il padre Camillo. È il 1943 e tutti gli Olivetti, ebrei e antifascisti, sono in pericolo. Adriano si sta separando da Paola Levi (Francesca Cavallin), da cui ha avuto due figli, Roberto e Lidia. Mette in salvo la famiglia, e dopo aver salvato la vita a Karen Bates (Stefania Rocca), un capitano italo-americano del comando militare alleato, si rifugia in Svizzera. Prima della fine della guerra il padre muore e nel 1945 Adriano torna a Ivrea, per gestire la fabbrica. Amplia gli edifici della fabbrica e ridisegna gli spazi secondo criteri estetici di semplicità e di rigore, e dà aiuti concreti alle famiglie operaie. Il suo obiettivo è garantire condizioni di lavoro ottimali, ridurre l’orario di lavoro, dotare la fabbrica di tutto quello che può arricchire la cultura e la vita degli operai.
Olivetti assume Teresa (Serena Rossi), che diventa presto una bravissima grafica e si innamora di Libero (Domenico Diele), un giovane e geniale tecnico che Adriano strappa a Dalmasso (Francesco Pannofino), industriale antagonista nel novarese. Con Libero, Adriano progetta la nuova portatile della Olivetti, la Lettera 22, destinata a un successo clamoroso. Nella vita di Adriano ricompare Karen Bates: la donna dice di essere tornata in Italia per fare un libro fotografico, ma in realtà è stata incaricata dall’Intelligence statunitense di sorvegliare Adriano.
Intanto Olivetti ha un nuovo obiettivo: intervenire nella società, collegare la fabbrica al territorio. La famiglia non lo sostiene e così decide di lasciare la direzione della fabbrica al fratello Marcello e di trasferirsi nel canavese: proverà a costruire la sua prima Comunità. Qui incontra Grazia (Elena Radonicich), una ragazza molto più giovane di lui, semplice e luminosa, che ricambia con passione il suo amore. Dopo la morte improvvisa di Marcello per un infarto, la famiglia chiede ad Adriano di tornare a Ivrea, al comando della fabbrica.