Piazzapulita, il talk show che va in onda su La7 ogni lunedì sotto la conduzione di Corrado Formigli, analizza il rapporto tra tre personaggi di spicco della politica italiana: Matteo Renzi, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi. Il primo è stato, fino a domenica, alle prese con la cosiddetta Leopolda, ovvero il trampolino di lancio da cui il sindaco di Firenze spera di ottenere i consensi necessari a farlo diventare il nuovo leader del Pd, e dunque del centrosinistra. Berlusconi, invece, è intrappolato nella fase di transizione tra Popolo della Libertà e nuova Forza Italia, nonché diviso tra chi (i falchi) vuole gettarsi immediatamente nella nuova avventura politica e chi (le colombe) vuole andarci con i piedi di piombo. L’ultimo, ovvero il leader del Movimento 5 Stelle, continua a dirigere con il pugno di ferro l’attività politica dei suoi parlamentari. Tra questi tre leader politici c’è un fil rouge che li unisce: l’antipatia nei confronti delle larghe intese. Renzi lo ha ribadito nel suo discorso di domenica: “Mai più un governo come questo”. Berlusconi, dopo un’ iniziale simpatia nei confronti del nuovo esecutivo, da qualche mese è diventato piuttosto insofferente, e con la minaccia di far cadere il governo (minaccia poi fatta rientrare da lui stesso al momento del voto di fiducia di qualche settimana fa), ha fatto capire chiaramente da che parte sta. Grillo, invece, un governo con dentro destra e sinistra non lo ha mai voluto, così come non ha mai cercato alleanze né con un partito né con l’altro.
A discuterne in studio Carlo Freccero, ex direttore di Rai Due, Daniela Santanchè, esponente del Popolo della Libertà e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, esponente renziana del Partito Democratico, l’economista Alan Friedman e Roberto D’Agostino di Dagospia.it.La puntata comincia con la soddisfazione del conduttore nei confronti della sentenza emessa dalla Corte dappello di Torino, la quale ha deciso di assolvere sia la Rai che Formigli dall’accusa di diffamazione per un servizio (andato in onda quando il giornalista lavorava ad Anno Zero), in quanto il servizio giornalistico andato in onda era corretto e la condotta di Formigli perfettamente lecita. Il punto della questione discussa in studio, almeno all’inizio del programma, è: Marina Berlusconi potrebbe succedere al padre? Il pubblico è diffidente. Non tanto a causa del fatto che la donna è figlia del leader, ma perché non sembra essa stessa un leader. Punto. Anche Daniela Santanchè si mostra diffidente. Il leader del centrodestra o, nello specifico, di Forza Italia, è e resta Silvio Berlusconi. Nonostante la possibile interdizione alle elezioni politiche che verranno e nonostante le sue stesse parole.
Il discorso, da qui, passa al presidenzialismo, di cui Friedman si dice gran sostenitore. Renzi, però, vuole che la legge che nomina i sindaci venga ampliata a tutta l’Italia. Non un modello presidenzialista, dunque, salverebbe l’Italia, ma uno basato sulla legge che dà potere ai sindaci in ogni parte d’Italia. Sbandierare al vento questa legge, dunque, secondo Freccero sarebbe una mossa vincente. Per questo Berlusconi vorrebbe come successore una persona appartenente alla sua famiglia per contrastare questa situazione che parrebbe disperata.Renzi risponde con i tavoli della Leopolda, ovvero dei piccoli centri in cui discutere e modificare proposte di legge da far proprie al momento delle elezioni. La persona meno convinta, almeno per quanto riguarda i presenti in studio, da quando affermato da Renzi nel corso del suo discorso alla Leopolda, è Roberto D’Agostino. Il responsabile di Dagospia afferma che Matteo Renzi equivale a un Silvio Berlusconi senza soldi. Quel che dice, afferma D’Agostino, è una pagliacciata, che esiste solo in quanto manifestazione della crisi dei partiti che li sta decimando. Non ci sarebbe nulla di nuovo, afferma D’Agostino, in quanto quelli che parlano così tanto di cambiamento e rottamazione sarebbero Dario Franceschini, Piero Fassino e Nicola Latorre, ovvero persone che tutto sono tranne che nuovi arrivati. La Boschi ovviamente si dice contraria, mentre Carlo Freccero afferma che se il Partito Democratico dovesse effettivamente affidarsi a Matteo Renzi non sarebbe più un partito di sinistra ma una compagine di destra.
Dopo la pubblicità si parla di Berlusconi, del suo rapporto con Lavitola, degli affari che ha firmato quando era presidente del consiglio quando incontrava Gheddafi o Lukashenko.Ma è qui che un imprenditore renziano comincia a litigare con la Santanchè su come si debba comportare un leader politico (vedi Berlusconi) sul piano di politica estera ed economica. Grillo, dunque, non viene quasi mai citato. Il dibattito è concentrato essenzialmente sulla lotta tra Renzi e Berlusconi. Ovvero tra i due prossimi candidati alla presidenza del consiglio.Friedman cerca però di riportare il discorso sulla crisi economica che stanno subendo gli italiani. E ci riesce, visto che, dopo la pubblicità, una video inchiesta introduce l’argomento della crisi economica riferita alle aziende italiane. Situazione che viene a sua volta rapportata alle proposte dei nuovi candidati, che sembrano assolutamente inadeguate.Grillo torna verso la fine della trasmissione, quando si capisce che le ricette di Renzi e Berlusconi per la salvezza dell’Italia potrebbero non essere sufficienti. Ed è qui che torna il dibattito su chi sia il migliore (o, per lo meno, il più indicato) tra i tre leader. Freccero azzarda un parallelismo tra Grillo, e dunque il Movimento 5 Stelle, e Mediaset, in quanto Grillo, sempre più autoritario, non avrebbe fatto altro, negli ultimi mesi, che parlare male della Rai, favorendo dunque Mediaset. Ma eccolo Grillo, in un filmato girato dalla troupe della trasmissione. Solito intervento anti Europa e anti Euro, condito di sensate parentesi sulla politica italiana, sul governo, su Letta e sulla politica portata avanti dai 5 Stelle.La trasmissione continua e muore discutendo del futuro dell’Italia e, dunque, della sua politica. Tra i tre leader che, al momento, dichiarano di non volere l’attuale governo, nessuno può uscire vincitore. Bisogna aspettare le prossime elezioni.
Una nuova puntata di Piazzapulita andrà in onda questa sera. Gli ospiti in studio probabilmente parleranno anche dei risultati delle elezioni in Trentino che si sono tenute ieri. Sarà poi interessante sentire cosa avrà da dire Roberto D’Agostino sulla situazione politica italiana. Ricordiamo che la trasmissione di Corrado Formigli si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
Questa sera, lunedì 28 ottobre, su La7 alle 21.10 va in onda una nuova puntata di Piazzapulita, il talk show condotto da Corrado Formigli. Futuri nemici è il titolo, che si riferisce ai tre leader che provano a prendere in mano lItalia: Renzi si mette alla guida di un caterpillar per ribaltare il Paese. Berlusconi si riprende il partito e pensa all’investitura di sua figlia Marina. Grillo attacca frontalmente Napolitano e punta dritto alle Europee. Tutti e tre pensano a un’Italia diversa da quella disegnata dalle larghe intese, si legge sulla pagina Facebook del programma. Ad accomunare Renzi, Berlusconi e Grillo c’è la critica alle larghe intese, in questo momento rappresentate dal governo Letta. L’Italia di domani, che faccia avrà?, ci si domanda in studio.
Tra gli ospiti di Corrado Formigli ci saranno lesperto di comunicazione Carlo Freccero, Daniela Santanchè del Pdl, Maria Elena Boschi, renziana del Pd, leconomista Alan Friedman e Roberto DAgostino di Dagospia.