La sesta e ultima puntata di Un caso di coscienza 5, ha visto la conclusione della vicenda riguardante il traffico di rifiuti tossici il quale ha fatto da filo conduttore nelle precedenti puntate, appassionando come al solito una vasta platea di affezionati delle inchieste a sfondo sociale dell’avvocato Rocco Tasca, interpretato da Sebastiano Somma. Coadiuvato come al solito dagli storici collaboratori Alice Morandi (Loredana Cannata) e Virgilio (Stephan Danailov), protagonisti anche della vicenda privata culminata nello stringersi dei rapporti sentimentali tra Rocco e Alice, dopo le incomprensioni iniziali dovute al desiderio di Alice di avere un figlio.La vicenda è stata naturalmente ripresa dove era stata lasciata dalla quinta puntata, nel corso della quale un camion pieno di rifiuti tossici aveva avuto un grave incidente portando al ricovero in ospedale del suo conducente e della figlia, con la scoperta della leucemia fulminante contratta dalla bambina nel corso dei trasporti. Una scoperta che aveva angosciato Alice, spingendola a interessarsi con grande partecipazione al destino della bambina.



L’inizio della puntata vede proprio Alice mobilitarsi con tutte le sue forze nel tentativo di salvare la bambina, scoprendo peraltro di essere compatibile in qualità di donatore di midollo osseo, per un trapianto che significherebbe la salvezza della piccola. Una eventualità che però diventa subito miraggio, a causa di una seconda notizia che viene data alla stessa Alice, la quale è risultata incinta nel corso delle analisi effettuate. A sbrogliare la matassa è una idea che se all’inizio sembra la mossa della disperazione, in breve fornisce frutti copiosi: l’avviso messo su Internet, spinge infatti un grande numero di persone a recarsi in ospedale e tra di esse viene finalmente trovato un donatore compatibile.



Nel frattempo, Rocco si è recato nel territorio ai confini con il Molise dal quale arrivano i rifiuti tossici, cercando di capire qualcosa di più su quello che sta succedendo e sui gruppi malavitosi che hanno messo in piedi il traffico che sta avvelenando anche la zona di Trieste. Inizialmente si trova a sbattere contro un vero e proprio muro di omertà, che poi però crolla quando il fratello del camionista, spinto dalla moglie, e la dottoressa dell’ospedale locale che si occupa dei casi di tumore provocati dalle sostanza tossiche, decidono di collaborare. La situazione che viene delineata è assolutamente sconvolgente, con le cosche a fare il bello e il cattivo tempo, arrivando addirittura a far scomparire le pratiche riguardanti le morti per tumore che sono una caratteristica di tutta la zona. Una rivelazione che rende anche conto del totale controllo del territorio da parte della criminalità organizzata e della totale latitanza dello Stato. Proprio dopo aver avuto fornito ragguagli esaurienti a Rocco, la donna viene però investita e uccisa sotto gli occhi di Rocco, il quale deve sfuggire al tentativo di uccisione da parte di due malavitosi, salvandosi per miracolo.



Il pm Giulia Longo (Vittoria Belvedere) è riuscita a riprendere in mano l’inchiesta, anche se non può figurare come titolare a causa della ormai assodata presenza di una talpa che consiglia la massima segretezza di ogni decisione. proprio lei a mettere insieme i vari tasselli del complesso puzzle e a capire che il traffico di rifiuti, è solo una parte, anche se la più grande, di una torta che comprende anche altre operazioni illegali, come la compravendita di terreni in cui dovrebbero essere interrati i rifiuti tossici, nelle quali sono coinvolti a livello locale un politico in carriera, Vittorio Corsi (Stefano Dionisi), e i fratelli Fabbris, l’imprenditore Marco (Massimiliano Vado) e l’avvocato Fulvio (Claudio Botosso). Tutti legati in una organizzazione di stampo criminale i cui fili sono tirati da un noto camorrista che ormai da anni riesce a eludere ogni tentativo di cattura da parte delle forze dell’ordine e che sta cercando di allargare la sua presenza al Nord. La conferma di quanto affermato da Giulia Longo, arriva grazie a una operazione su una nave somala, nella quale vengono riscontrati livelli di radioattività elevatissimi. Il cerchio comincia a stringersi e a questo punto rimane solo da organizzare una operazione estremamente complessa, che dovrebbe portare all’arresto di tutti i componenti dell’organizzazione. A rendere più complicato il tutto è ancora una volta la talpa che si annida nella scorta del giudice. Il quale risulta essere quel Giovanni Gregori (Roberto Calabrese), il quale ha approfittato del suo ruolo per mettersi al soldo dell’organizzazione criminale. La verità viene finalmente a galla in un convulso finale, quando proprio Gregori cerca di uccidere Giulia, venendo fermato all’ultimo minuto da Rocco. Nella successiva deposizione, confessa di essere stato lui a uccidere l’ispettore Chiara Rosati (Valentina Reggio), dopo che questa lo aveva scoperto e il marito di Giulia, Saverio De Santis (Paolo Romano), per le foto compromettenti che questi aveva scattato nel luogo in cui erano stati interrati i rifiuti tossici.

Lo scioglimento dell’enigma sulla vicenda criminale, fa da preludio al finale della quinta stagione di Un caso di coscienza, con la decisione da parte di Rocco e di Alice di mettere in piedi una vera e propria famiglia, non senza prima essersi assicurati il consenso della piccola Eva (Karen Ciaurro) e averla messa al corrente dell’imminente arrivo di un fratellino o di una sorellina.

Siamo giunti alla sesta e ultima puntata di Un caso di coscienza 5, la fiction di Rai Uno che sta appassionando diversi milioni di italiani. Le anticipazioni sul gran finale lasciano presagire che almeno la vicenda che riguarda le indagini sul traffico di rifiuti tossici andrà a buon fine. Forse qualche curiosità in più c’è riguardo il filone relativo alla vita privata dei protagonisti, Rocco Tasca in primis. In attesa di vedere cosa accadrà questa sera può essere interessante vedere qualcosa dietro alle quinte di questa serie, grazie a un video backstage realizzato da fiction mania e visualizzabile cliccando qui.

Tutto pronto per l’ultima puntata di Un caso di coscienza 5. Le anticipazioni non dicono molto sul gran finale, proprio perché non si vuol rovinare ai telespettatori questo importante appuntamento. Di certo vedremo Giulia chiudere l’importante indagine per incastrare i fratelli Fabris e Corsi. Rocco, da parte sua, oltre ad aiutare il magistrato deve fare i conti con le questioni di cuore. Per arrivare preparati a questo appuntamento può essere utile, prima delle 21:10, rivedere la penultima puntata andata in onda lunedì scorso cliccando qui.

Questa sera domenica 6 ottobre in prima serata su Rai Uno va in onda la sesta e ultima puntata della quinta serie di Un caso di coscienza, con Sebastiano Somma nei panni dell’avvocato Rocco Tasca. La fiction, diretta dal regista Luigi Perelli e con il soggetto e la sceneggiatura di Andrea Purgatori, vede nel cast anche Karen Ciaurro, che interpreta il ruolo di Eva Tasca, Loredana Cannata nei panni di Alice Morandi, mentre la new entry è Vittoria Belvedere, nel ruolo del pubblico ministero Giulia Longo.

I casi saranno come sempre ispirati a fatti di cronaca: il razzismo, il sovraffollamento delle carceri, le adozioni illegali, la malasanità e il dramma dei padri separati. A fare da filo conduttore, un giallo legato alle infiltrazioni della camorra nel Nord-Est del nostro Paese“, ha detto Sebastiano Somma presentando la nuova stagione a TvBlog. Infatti nella scorsa puntata è stato affrontato il tema delle “nuove povertà”, cioè delle condizioni di miseria e degrado sociale in cui precipitano sempre più frequentemente strati della popolazione italiana. L’avvocato Tasca deve affrontare il caso di un padre divorziato che, avendo perso il lavoro, si ritrova nell’indigenza ed è ingiustamente accusato di aver ucciso un barbone alla mensa dei poveri. Rocco, che lo conosce perché il figlio frequenta la stessa scuola di Eva, decide di difenderlo e scopre una truffa alimentare di proporzioni sovranazionali. Sul piano sentimentale, Rocco ha finalmente dichiarato i suoi sentimenti ad Alice.

Nell’ultima puntata dal titolo “Gioco sporco“, dopo anni di lotta contro la camorra l’indagine condotta dalla pm Giulia Longo volge al termine. Aiutata da Rocco e da tutto lo studio Tasca si lancerà in una corsa contro il tempo per fermare i piani criminali di un potente boss della camorra che mette a repentaglio la salute di tutta Trieste. Ci saranno anche novità per la storia d’amore tra Rocco e Alice.