La puntata di PiazzaPulita condotta su La7 da Corrado Formigli, di lunedì 7 ottobre è incentrata sulle dichiarazioni resa dallattuale Premier Enrico Letta nelle quali evidenzia come la fiducia incassata dal suo Governo nel corso della scorsa settimana, sia indice della chiusura di un periodo politico che spesso è stato definito Berlusconismo. In studio per dibattere questo tema e tanto altro ancora ci sono il Ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, il direttore de Il Fatto Quotidiano Antonio Padellaro, Vittorio Sgarbi, il giornalista Tommaso De Cerno del periodico Lespresso e leconomista Alessandro De Nicola. Franceschini chiamato a commentare le parole di Enrico Letta, evidenzia come questi riportino soltanto un dato di fatto e sottolinea come la conclusione di questo periodo sia avvenuta come conseguenza di un fatto politico e non di una sentenza. Padellaro però non è daccordo con quanto detto da Franceschini in quanto rimarca come tutto quello che è stato fatto di certamente non buono da parte dei vari Governi guidati da Silvio Berlusconi sia ancora ben presente come ad esempio la legge elettorale che nonostante il Partito Democratico rimarchi a più riprese come non sia assolutamente idonea, in tutti questi non si sia riusciti a toglierla. Padellaro accusa il Pd e gli altri partiti di non volerla togliere in quanto questa consente loro il potere di scegliere chi deve essere inserito in Parlamento, togliendo la Sovranità al Popolo.



Franceschini ribatte, ricordando come nelle varie situazioni che si sono venute a creare nel corso degli anni, il Partito Democratico non abbia mai goduto della maggioranza assoluta dei deputati e quindi non in grado di potere effettuare tale cambiamento. Inoltre, ricorda come il Pd sia lunico partito che ha dato la possibilità ai propri elettori attraverso le Primarie di indicare i propri deputati. Infine, Franceschini rassicura che qualora dovesse passare ancora del tempo senza che allinterno del Parlamento non si trovi un accordo per la legge elettorale, a quel punto sarà lattuale Governo a prendersi in carico la situazione. Si passa quindi a parlare in maniera approfondita di quanto fatto fino a questo momento dal Governo Letta, con un grafico nel quale viene evidenziato come in realtà si sia soltanto rinviato una serie di problemi come quelli dellIva e dellImu.

Per mezzo di un servizio viene messo in evidenza come lItalia abbia un debito pubblico che nonostante tutti i sacrifici compiuti dagli italiani nel corso degli ultimi due anni, sia cresciuto in maniera inarrestabile arrivando a toccare lattuale quota di 2.072 miliardi di euro. Nonostante questo impressionante debito, secondo leconomista De Nicola, il Paese non corre alcun rischio di default o quanto meno non nellimmediato. De Nicola, però, pone laccento sul fatto che laumentare del debito sia essenzialmente dovuto al fatto che sia ancora una volta aumentata la spesa pubblica mentre invece non sono stati fatti investimenti di nessun genere. Ovviamente non è daccordo Dario Franceschini che rimarca come laumento della spesa pubblica sia stato causato dai maggiori esborsi dovuti a cassa integrazione e pensioni mentre ricorda come lo Stato stia investendo nonostante gli introiti relativi alla tassazione siano diminuite giacché la pressione è stata diminuita rispetto a un anno fa. 

Dopo aver presentato una serie di interventi di gente comune che rivendica le proprie impressioni rispetto a quello che sta succedendo in Italia in questi mesi, vengono quindi proposte una serie di cartelli riportanti risultati di indagini dai quali emerge sostanzialmente il fatto che la percezione che si ha sulla crisi, è che essa sia ancora molto forte e che dunque possa durare almeno uno – due anni, mentre c’è da parte dei giovani la tendenza a dare maggior fiducia al Movimento 5 Stelle. Nella parte finale della trasmissione si parla prima dell’effettiva ingerenza che le decisioni prese a livello europeo hanno avuto sulla crisi che si sta vivendo in Italia per poi spostare il focus su quanto sta accadendo nel centro destra con la rinascita di Forza Italia e il vero e proprio caos in atto che potrebbe portare a una frammentazione. Molto critico nei riguardi di Alfano è Sgarbi mentre Bisignani parla di una possibile discesa in campo di Marina Berlusconi mentre prevede una Santanchè pronta a qualche novità nelle prossime giornate.