Questa sera, giovedì 14 novembre, alle 20.30 su Rete 4 andrà in onda un nuovo appuntamento con Quinta Colonna Il quotidiano. Ma rivediamo di cosa si è discusso ieri sera nello studio di Paolo Del Debbio. La “No tax area” è l’argomento centrale della puntata di “Quinta colonna – Il quotidiano” andata in onda mercoledì. La discussione sulla proposta di legge bipartisan, firmata da Cinzia Bonfrisco del Pdl e Giancarlo Sangalli del Pd, che prevede l’innalzamento dell’esenzione dalle tasse da 8 mila a 12 mila euro, è introdotta dalla domanda del conduttore Paolo Del Debbio: “Chi non deve più pagare le tasse?” Ospiti in studio Vittorio Feltri, editorialista de Il Giornale, e la giornalista Adriana Santacroce; collegamenti esterni con Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl al Senato, e Lorenza Bonaccorsi, deputata del Pd. L’inviato Roberto Poletti si trova in un centro anziani di Rozzano, in provincia di Milano. Primo servizio a firma Valerio Minelli: al Senato si discute della proposta di legge, mentre all’esterno le persone intervistate si dicono tutte favorevoli, compresi alcuni esponenti politici come Ignazio La Russa e Paolo Romani. “Peccato“- dice Minelli – “che il provvedimento sia stato giudicato inammissibile“. Sorrisi rassegnati per i passanti fermati davanti a Palazzo Madama, “C’era da aspettarselo“, rammarico invece da parte dei politici: “Un’occasione persa” è il pensiero comune all’interno dei due partiti di maggioranza.
Del Debbio, al ritorno in studio, sintetizza il malumore: “La copertura per la no tax area c’è o no? Se no, perché proporla?“, e sottolinea le divergenze, sempre più frequenti, tra il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e i partiti. Il parere favorevole all’innalzamento della no tax area è unanime anche in studio, con Feltri che addirittura rilancia: “Pure 12 mila euro all’anno sono pochi, come si fa a viverci pagando anche le tasse?“. Del Debbio stuzzica Gasparri e Bonaccorsi: “Non vorrei che le proposte dei partiti fossero solo strizzate d’occhio agli elettori, anche perché poi quell’occhio Saccomanni ve lo fa nero…“. Arriva l’ammissione della deputata Bonaccorsi: “La copertura non è sufficiente. Purtroppo alcuni meccanismi sono sbagliati“. “Devono provare i politici a vivere con 12 mila euro all’anno” – dice una pensionata di Rozzano – “magari così riescono a fare leggi giuste“.
Servizio successivo dedicato a chi evade le tasse; Barbara Bruni intervista commercianti di Milano che gestiscono lavanderie, centri bellezza e autosaloni, categorie che, secondo le medie statistiche, dichiarano un reddito inferiore alla fatidica cifra di 12 mila euro annui. Feltri attacca l’utilità di queste stime: “Non servono a nulla“, pur ammettendo l’esistenza di situazioni paradossali, come “gioiellieri che guadagnano più di fruttivendoli. Per questo servono controlli più ferrei, è l’unica soluzione“. Adriana Santacroce propone la “limitazione del contante” per combattere l’evasione, proposta bollata da Feltri come “sciocchezza”.Seconda parte del programma dedicata agli scandali senza fine che riguardano le regioni: il servizio di Salvatore Gulisano inquadra i casi più recenti. In Abruzzo denunciato l’assessore Luigi De Fanis con le accuse di concussione e peculato; in Sicilia i fondi europei venivano dirottati su conti correnti personali: 800 mila euro totali sottratti e 13 arrestati, già ribattezzati “i furbetti dell’Iban”. Gare di appalti truccate in Puglia, per un valore complessivo che supera i 23 milioni di euro in 6 anni. Infine la Sardegna, nel servizio di Vittorio Romano: Rolex e Mont Blanc (“Buon gusto!” il commento ironico di Feltri) acquistati con soldi del Pdl da Mario Diana, ma anche 23 mila euro di spese matrimoniali per Carlo Sanjust.
Intervistato il governatore Ugo Cappellacci, Pdl: “Non è mia competenza. Per quanto mi riguarda, ho rinunciato all’auto blu”. Indagata anche la candidata del Pd alle prossime elezioni regionali Francesca Barracciu: “Sono indagata per 33 mila euro. Chiarirò tutto col magistrato“. Anche in questo caso gli ospiti sono tutti d’accordo: “Bisogna abolire le regioni” dicono Gasparri e Bonaccorsi. La Santacroce fa notare che da anni si parla del tema regioni, ma non si interviene mai: “La gente non vi crede più“. “ vero” – replica la deputata Pd – “abbiamo perso troppo tempo“. Feltri e Gasparri d’accordo sull’idea di tre o quattro macro regioni al posto delle venti attuali. Il conduttore Del Debbio dedica gli ultimi istanti di trasmissione all’ultimo libro di Vittorio Feltri, scritto con Gennaro Sangiuliano: “Una Repubblica senza patria – Storie d’Italia dal 1943 ad oggi”, edito da Mondadori.