La puntata di venerdì 15 novembre 2013 del programma Virus Il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro prevede una prima parte nella quale viene intervistato il leader dellUnione di Centro Pierferdinando Casini, una seconda con la rappresentante del Partito Democratico Paola De Micheli, lamministratore delegato di Amplifon Franco Moscetti, il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni e Giacomo Zucco di Tea Party Italia. Si incomincia con Casini al quale vengono fatte alcune domande prettamente politiche. Casini rimarca come molto probabilmente a breve, il vecchion simbolo della Democrazia Cristina ed ossia lo scudo crociato, potrebbe tornare di moda mentre sottolinea come fosse divenuta doverosa la rottura allinterno di Scelta Civica in quanto non cera uniformità di visione di ciò che significa fare politica. Sulla questione del Popolo della Libertà che a partire dal congresso in programma domani non esisterà più con il ritorno a Forza Italia, il leader dellUnione di Centro come sia stato Berlusconi a rompere con Alfano e non il viceversa, rimarcando come questo sia successo già in passato con altri leader dellarea del centro destra. Poi viene mandato un filmato risalente al 2 ottobre ed ossia alla data di quando si è votata la fiducia al Governo Letta e nelle dichiarazioni di voto si sente Casini che prevede come si possa raggiungere un fiducia per il Governo quanto mai ampia, prevedendo, come in effetti successo, che Berlusconi avrebbe optato per dare il sostegno suo e di tutti i propri più stetti collaboratori. Casini rimarca di conoscere molto bene il modo di ragionare di Berlusconi e come in questo momento lui non vorrebbe una rottura che in realtà sono i falchi presenti nel suo partito, sottolineando come le tanto decantate colombe, invece, abbia già lasciato il partito. Per quanto concerne la vicenda della decadenza di Berlusconi, Casini ribadisce che lui ed il suo gruppo parlamentare voterà a favore della decadenza dicendosi però certo che non si arriverà a votarla in quanto Berlusconi prima del prossimo 27 novembre, rassegnerà le dimissioni da senatore. Infine, sulla vicenda Cancellieri, lui rimarca come sia di natura umana e non istituzionale e per questo non porterà alla caduta del Governo in alcun caso. Si cambia argomento con Casini che lascia lo studio ed un servizio introduce alcuni temi economici ed in particolare si mostra come tantissimi italiani per combattere la difficoltà dovute alla crisi, fanno leva sulla propria inventiva, creando attività alternative come quella di un trentenne napoletano acquistando una ape car, ha inventato lape-ritivo itinerante tra le strade della città a seconda della presenza o meno di persone che potrebbero comprarlo. La De Micheli sottolinea come il Governo stia facendo il possibile per gettare le basi per una inversione di tendenza, parlando di come la legge di stabilità prevede alcuni vantaggi, seppur minimi, per i lavoratori e come la tassazione sulla prima casa sia stata di fatto eliminata. Moscetti, invece, attacca Casini facendo notare come nonostante sia da una vita in Parlamento, sembra quasi che sia appena arrivato. Lamministratore delegato di Amplifon fa notare come in Italia non abbia mai visto un solo politico che si sia assunto le colpe per tutti gli errori fatti nel corso degli anni e che hanno portato il Paese allattuale situazione. Poi per mezzo di un servizio e di un cartello, si sottolinea come i consumi siano in continuo decremento e come le famiglie siano sempre più alle strette in quanto devono fare i conti con tanti sacrifici da fare. Bonanni, fa presente come la soluzione risieda nella necessità di tagliare gli sprechi e quindi con le risorse recuperate fare in modo di abbassare il livello di tassazione che non consente di vivere bene. Ne nasce una discussione quanto mai accesa tra Bonanni e Zucco con questultimo che attacca i sindacati che a suo dire hanno messo in atto un sorta di monopolio in quanto risulta pressoché impossibile per chiunque lavoratore tentare e riuscire a costituire un nuovo sindacato che non debba sottostare a quello dei tre più grandi. Secondo Moscetti in alcuni casi le rappresentanze, come succede ad esempio per Confindustria a Milano, con tantissime rappresentanze presenti e quindi tante risorse sprecate. Poi viene instaurato un collegamento in diretta con Cuneo dove ci sono alcuni lavoratori di Unieuro che sono in grande difficoltà per via di quanto sta succedendo allazienda. Si parla di quanto è utile la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria ed inoltre come per uscire dalle difficoltà sia essenziale che impresa e dipendenti abbiano un confronto nel quale possano raggiungere un punto di accordo e magari, in ragione della crisi, fare alcuni sacrifici. Zucco torna a parla del presunto monopolio dei sindacati facendo infuriare Bonanni che etichetta come bugie le cose evidenziate dal proprio antagonista. Dopo una breve pausa pubblicitaria, entra in studio Vittorio Sgarbi che in questa occasione rapporta il quadro Il Cristo morto di Andrea Mantegna alla situazione politica di Silvio Berlusconi, ovviamente in maniera scherzosa. Dopo questa interessante lezione di arte, si passa allultimissima parte del programma dove Porro intervista Sir Rocco Forte che è un po il boss degli alberghi. Infatti, grazie alle sue strutture alberghiere riesce a fatturare ogni anno qualcosa come 240 milioni di euro. Forte evidenzia quali debbano essere i tratti caratteristici per un albergo per essere vincente, citando come debba dare quella sensazione di calore e accoglienza ai propri clienti. Poi parla della sua storia privata, di suo padre Charles, della sua passione delle sport e di come vorrebbe che in Italia potessero essere cambiate le leggi sul lavoro.



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