Matteo Renzi e Roberto Formigoni, oltre al giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi, sono stati gli ospiti principali della puntata andata in onda ieri sera su La7 de “La Gabbia”, condotta come sempre da Gianluigi Paragone. Tra i vari temi trattati, inevitabile un dibattito sulla fiducia rinnovata dal parlamento al ministro della Giustizia Cancellieri, lattuale stabilità del governo, le primarie del Pd a cui il sindaco di Firenze è candidato, la scissione del Pdl e i vari aspetti di una crisi economica senza fine. Dopo unanteprima giustamente dedicata alla alluvione in Sardegna, durante la quale abbiamo ascoltato diverse testimonianze di chi ha vissuto quei tragici momenti, prende il via lintervista al primo cittadino fiorentino, il quale ribadisce la sua posizione riguardo il ministro Cancellieri, già più volte espressa nei giorni scorsi: dopo le telefonate con i Ligresti, secondo Renzi la Guardasigilli deve assolutamente fare un passo indietro. Parlando invece delle priorità del governo per far ripartire la ripresa del Paese, la dignità del Partito Democratico ce la giochiamo nel prossimo anno”, spiega Renzi, secondo cui il Pd deve dimostrare di essere in grado di mettere in atto ciò che è necessario per il bene del Paese, e deve avere la forza di coinvolgere gli italiani su temi importanti. L’obiettivo del rottamatore è quello di portare persone nuove nella politica, così da fare un servizio alla politica stessa. Nel corso della trasmissione interviene anche un imprenditore, il signor Mauro, che racconta la sua storia: di fronte ai debiti, ha dovuto scegliere se pagare le tasse o se continuare a dare lo stipendio ai suoi dipendenti. E’ lo Stato che non aiuta, dice l’imprenditore, la cui storia è anche quella di altre centinaia di imprese che non riescono a ripartire. E sempre lui a chiedere a Renzi una seria riforma fiscale che vada a ridurre la pressione fiscale: il sindaco di Firenze spiega dunque che, a livello comunale, questo è stato già fatto, visto che a Firenze è stato possibile diminuire le tasse riducendo alcune spese, come quelle legate alle auto blu. Dopo il satirico intervento di Carcarlo Pravettoni, purtroppo mal riuscito per via del microfono che non funzionava perfettamente, Paragone ha dato la parola a Formigoni, fischiato da parte del pubblico presente in studio: lex governatore lombardo ha sottolineato che il governo Letta non va giudicato ora, perché troppo presto, ma nella primavera del 2015. Il senatore del Pdl (anzi del Nuovo Centrodestra) ha poi parlato del problema delle linee di indirizzo dettate dall’Europa, le quali non sempre si rivelano efficaci per chi le segue, come si è visto nel caso del Portogallo. Viene poi fatto notare che anche in Europa non si scherza in fatto di spese, visto che per mantenere le due sedi del Parlamento, a Bruxelles e a Strasburgo, si arriva a spendere un totale di 43 milioni di euro a sessione tra sicurezza, attrezzature, pulizie, documenti e spese legate al personale. E a proposito d’Europa, ecco dunque la proposta di Borghi, secondo il quale si potrebbe pensare di portare l’Italia completamente fuori dalla moneta unica.
Certamente ascoltare Matteo Renzi ospite questa sera alla puntata de La Gabbia sarà molto interessante. Ma insieme a lui ci sarà anche Roberto Formigoni, uno dei membri del neonato Nuovo Centrodestra. Sarà quindi possibile fare un quadro della situazione dei due schieramenti, nel giorno in cui il ministro Cancellieri è uscita incolume dal voto di sfiducia. Ricordiamo che la trasmissione si può seguire in diretta streaming cliccando qui.
Andrà in onda questa sera, mercoledì 20 novembre 2013, su La7 alle ore 21.10, una nuova puntata de La Gabbia, il rock show politico condotto da Gianluigi Paragone. Dopo essere stato ospite da Fazio, a Piazza Pulita e Ballarò, Matteo Renzi sarà il principale ospite dellappuntamento odierno; con lui troveremo il giornalista de ilFattoQuotidiano Andrea Scanzi e la colomba Roberto Formigoni, neo membro del NuovoCentrodestra, che ha rotto con Silvio Berlusconi (non aderendo alla ri-nata Forza Italia). Nella giornata del voto sulla fiducia al Ministro Anna Maria Cancellieri, il focus della puntata sarà sulle quanto mai discusse larghe intese e sul futuro, incerto, dellesecutivo guidato da Enrico Letta. Il premier, nel mentre, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per lalluvione in Sardegna, messa in ginocchio da un apocalittico nubifragio che ha fatto 16 vittime e danni enormi. Non mancherà dunque una finestra sul dramma della terra sarda. Lattenzione si sposterà poi sulle proteste di quei lavoratori che chiedono un salario equiparato, quantomeno, al livello della media europea.
Nel corso della serata verrò trasmesso anche un reportage sulle manifestazioni organizzate dal movimento No Tav e un inchiesta sui i fondi dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica. Gli ospiti in studio saranno dunque chiamati a discutere su questi temi non certo secondari; particolare attenzione alle parole del sindaco di Firenze che, dopo aver vinto nei circoli Pd, punta dritto alla vittoria nella primarie aperte dell8 dicembre. Nel corso della puntata, che si intitola Larghe intese – grandi danni, non mancheranno le finestre comiche di Paolo Hendel – nei panni berlusconiano Carlcarlo Pravettoni, inossidabile imprenditore che incarna appunto lessenza del berlusconismo – e di Saverio Raimondo.