Domani 27 novembre il Senato dovrebbe votare la decadenza di Berlusconi. Usiamo il condizionale, perché il voto sulla decadenza potrebbe decadere ancor prima di Silvio. Voci di corridoio, giunte da Palazzo Madama, fanno trapelare che una nutrita pattuglia di senatori abbia già prenotato un volo Iberia, destinazione Madrid, per assistere alla partita di Champions tra Real Madrid e Galatasaray, in programma al Santiago Bernabeu. I senatori del centro-destra vanno per supportare la squadra di Ancelotti, da tifosi dellex allenatore del Milan, mentre quelli del centrosinistra sono pronti a sostenere i turchi allenati da Mancini (tendenzialmente più a sinistra di loro, ma come si sa, una mano sinistra lava laltra). Walter Veltroni, da par suo (e tenuto conto che non ci sono di mezzo la Juve né la Roma, squadre per le quali notoriamente fa il tifo), ha già detto che applaudirà un po i galacticos ma anche un po i galatasahariani. In realtà, lidea di trasvolare a Madrid per rinviare il voto sulla decadenza del Cav. era venuta ai falchi di Forza Italia (volevano gufare contro il Mancini per non dover uccellare al Senato il Berlusca). E da tempo che il cerchio magico (la Santanchè-Verdini-Bondi-Capezzone-Galliani-la Minetti) fa quadrato attorno a Silvio, sempre più impegnato a escogitare stratagemmi utili a impedirne la cacciata dal Parlamento. E nuove strategie sono già pronte, come rivela Lo Sparviero della Sera, house organ dei falchi.
No alla decapitazione di Silvio. La più agguerrita, come al solito, è Daniela Santanchè. E su di giri, la Pitonessa: i bene informati mormorano di una relazione, solida ma strisciante, con Kevin Prince Boateng, detto il Boa (a scoprirli insieme, avvinghiati luno nelle spire dellaltra, è stato un investigatore privato, Serpico, ingaggiato da Melissa Satta, insospettita dagli scivoloni e seccata per una relazione che sembrerebbe soffocarla). La Santanchè è contrarissima alla decapitazione del Cavaliere: La decadenza di Berlusconi? Se decapiterà un fatto simile, non sarà certo frutto (frutto mela serpente boa Boateng: sì, Daniela è proprio innamorata cotta!) di una decisione decalibrata. Come impedirlo? La Pitonessa ha decantato agli altri falchi la sua strategia: Il giorno della votazione mi piazzo al centro dellemiciclo, faccio partire la filastrocca Lanaconda è un serpente / che ti prende dolcemente / se ti prende lanaconda / la tua vita sarà gioconda. A quel punto, come una danzatrice del ventre (ventre strisciare sul ventre serpente boa Boateng: idem come sopra), passo di banco in banco e faccio fare il trenino a tutti i senatori. Andremo avanti così, cantando Lanaconda fino a notte fonda.
“Nessun deca per Silvio…”. Si sa, Denis Verdini ai soldi ci tiene. La decadenza, quindi, viene familiarmente troncata in “deca”, che nel gergo giovanile degli anni Novanta indicava la banconota da diecimila lire, mentre ora indica i dieci euri in carta filigranata. “Mi gioco un deca che Silvio non deca”, è la frase che più ripete nell’emiciclo a colleghi di partito, commessi di Camera e Senato, funzionari di Palazzo Madama e di Montecitorio. E se vincerà la scommessa, con il ricavato, per festeggiare la mancata decadenza di Silvio, si comprerà una bella macchina deca…ppottabile!
“… e nessun deca per Silvio”. Si sa, Daniele Capezzone non è attaccato ai soldi. Forse è più attaccato alla cadrega (la classica sedia milanese), sebbene insegua quella giusta, che sarebbe giunta anche l’ora, a suo dire. Da buon ex radicale, ama digiunare, per lo più per protesta. E in questo delicato frangente ha deciso di fare lo sciopero del caffè. Totalmente decaffeinato, Capezzone diserta da giorni la buvette di Montecitorio (ignora, per ora, la storia e la scommessa dei “deca” di Verdini) e ama farsi chiamare “DeCapezzone”.
“Nessun decasillabo per Silvio”. Sandro Bondi, quando era ancora comunista (lui afferma di esserlo stato prima dell’Unità d’Italia), ha dedicato a Silvio questi versi: “Arf! Argh! Bleah! Crash! Eeek! Prot! Roarr! Sgrunt! Sbam!”. Successivamente, iscrittosi a Forza Italia, ha dedicato a Silvio quest’altri versi: “Vita assaporata / Vita preceduta / Vita inseguita / Vita amata / Vita vitale / Vita ritrovata / Vita splendente / Vita disvelata / Vita nova / Vita larga / Dolcevita / Vita decadente / Vita decaduta / C’è vita su Marte? / Se non c’è vita c’è Vito / Forse mi sto avvitando / Sì, mi sono avvitato / Avvitami tu, Silvio!”. Ora, per impedire il voto sulla decadenza, Bondi è disposto a fare filibustering in Aula: è disposto a leggere, a Camere riunite (o come dice lui, con licenza poetica, a carme riunite), tutte le poesie, le odi e i versi che ha scritto dalla seconda media a oggi. E ha chiesto a Brunetta di fargli da leggìo.
“Nessuna decalcificazione per Silvio”. Anche Adriano Galliani, sfoggiando la consueta cravatta gialla dei grandi eventi, è intervenuto in difesa di Berlusconi. “Con il voto al Senato si vuole togliere il Milan e il football al Cavaliere. Non permetterò mai una simile decalcificazione ai danni del nostro amatissimo Presidente. E’ un autogol clamoroso della politica. Decadrà Berlusconi? No, Silvio è come la Fenice: se decadrà, derisorgerà dalle sue ceneri. Sue, ovviamente, della Fenice!”.
“No al decadentismo di Silvio”. Last but not least, anche Nicole Minetti, l’igienista dentale di Silvio, è intervenuta, in modo incisivo (per non dire di petto: d’altronde, diciamocelo, se lo può permettere!), per lanciare un appello ai senatori e a Berlusconi stesso. Ai senatori: “Fate in modo che il Cavaliere non sia vittima di un decadentismo: non me lo vedo proprio davanti al caminetto di Arcore armeggiare con il Kukident e con la dentiera”. E a Silvio un accorato appello: “Non molare, sono con te! Anzi: seno tua” (d’altronde, diciamocelo, se lo può permettere!).