Nella prossima puntata di Centovetrine, in onda lunedì 4 novembre, assisteremo al ritorno di Cristiano. Ma prima di scoprire le anticipazioni, rivediamo quanto successo nell’ultimo episodio della soap. Leo (Luciano Roman) e Carol (Marianna De Micheli), insieme ad Adam, discutono di ciò che ormai sembra inevitabile, ovvero la morte, per mano loro, di Damiano (Jgor Barbazza). L’indagine che l’ex poliziotto continua imperterrito a portare avanti rischia di generare troppi danni, rendendo la vita impossibile al padre di Carol, chiamata in questa terribile situazione a scegliere tra il bene di un genitore e la propria morale, ma soprattutto, analizzando la vicenda dalla prospettiva interessata di Leo, rischia di compromettere per sempre la scalata alla holding da lui tanto agognata. La discussione ha del paradossale, dal momento che si parla di omicidio con una serenità inquietante, almeno per quanto riguarda Leo che, una volta per tutte, getta la propria maschera di uomo rispettabile, mostrandosi, così come dice anche Carol, per l’assassino che in realtà è. Damiano è soltanto d’intralcio nei suoi piani, e per questo va eliminato. Carol però tenta il tutto per tutto per salvare quel brandello di moralità che le resta e, dopo aver taciuto tante volte, dando fiducia a Leo, chiede a lui di fare lo stesso, consentendole di parlare con il condannato a morte, convinta di riuscire a fargli cambiare idea.
Intanto in carcere la situazione precipita, dal momento che Stefania non riesce a reggere tale condizione e si mostra sempre più convinta nel tentare la fuga. Nel suo piano però ha previsto una complice, ovvero Laura (Elisabetta Coraini), che tenta insistentemente di convincere a far parte del piano. Lei però non è affatto convinta, ma soprattutto è spaventata dal fatto che Stefania abbia già programmato tutto, chiedendole di dare inizio al tutto già nella prima mattinata. Il compito di Laura sarebbe quello di distrarre la guardia, della quale poi si occuperebbe Stefania, facendole un’iniezione. Il piano sembra poter funzionare ma, oltre alla reticenza di Laura, c’è un altro ostacolo, quello cioè che, essendo Laura una detenuta in custodia cautelare, di certo non potrà riuscire a ottenere un lavoretto all’interno del carcere, come ad esempio quello di occuparsi del carrello dei libri che, una volta rovesciato, servirebbe alla fuggitiva come diversivo. Stefania però ha davvero pianificato tutto e, facendo leva sull’animo buono della sua compagna di cella, le consiglia di confidare allo psicologo il suo reale stato d’animo, chiedendo d’intercedere per farle ottenere un lavoro che la tenga occupata e soprattutto distratta. Laura sembra cedere, soprattutto perché la sua compagna le ricorda che è stata proprio lei a farle credere in una vita migliore e lontano dal carcere, ma alla fine resiste e non cede, almeno per ora.
Carol raggiunge Damiano nel suo ufficio e, letteralmente senza mezzi termini, gli chiede se sta davvero conducendo un’indagine su di lei. Lui nega, ma allora lei rincara la dose, sostenendo d’aver ben ragione di credere che Ivan (Pietro Genuardi) lo abbia contattato per verificare la sua teoria, secondo la quale lei avrebbe ucciso Oriana. A questo punto lui ammette tutto, ma si mostra risoluto nel portare avanti l’indagine, ricordandole della battaglia portata avanti tra lei e Oriana, mentre suo padre era in carcere. Carol gli chiede ancora di abbandonare il tutto, chiedendogli addirittura di consegnarle i tabulati telefonici inerenti le sue conversazioni e quelle di suo marito, adducendo come ragione il semplice fatto che, pur essendo innocente per l’omicidio di Oriana, non è detto che non abbia altri segreti da proteggere. Lui non demorde, e allora lei decide di giocare il suo asso nella manica, confessandogli che in realtà suo padre è ancora vivo, e che le sue indagini potrebbero mettere a rischio la sua vita.
La situazione di Fiamma (Caterina Misasi) sembra a dir poco preoccupante, avendo dato fuoco al pianoforte che a Jacopo (Alex Belli) dava tanto fastidio. La sua partenza l’ha letteralmente sconvolta, dal momento che la sua presenza le aveva procurato dei miglioramenti incredibili. A questo punto Gregorio decide di provare il tutto per tutto, pur di non imbottirla di farmaci, e così chiama Jacopo e gli chiede di tornare, anche se lui non intende sobbarcarsi una tale responsabilità. La ragazza, pentita del gesto, si confida poi con Gregorio, dicendogli di sentirsi molto vicina a Jacopo, dal momento che entrambi sono soli al mondo. L’uomo è evidentemente deluso e sconfortato dalle sue parole, ma improvvisamente la soluzione compare dall’oscurità, è Jacopo, tornato indietro per fare la cosa giusta. Invita così a cena Fiamma, con l’intento di sollevarla e farle mangiare qualcosa, e lei entusiasta accetta.
Ivan raggiunge poi Damiano, definitivamente convinto dalle parole di Carol, che lui scagiona del tutto agli occhi dell’uomo, convincendolo ad avere fiducia in Cecilia. Tornata a casa Carol racconta tutto a Leo, consegnandogli i tabulati telefonici. L’uomo è sollevato dalla notizia che Damiano abbia deciso di abbandonare il caso, ma allo stesso tempo è preoccupato dalla rivelazione che sua moglie è stata costretta a fargli. A ogni modo, almeno per il momento, il pericolo sembra rientrato, e i due possono tornare a concentrarsi sul loro piano.
Fiamma torna in barca da Jacopo, dove l’ultima volta, in seguito alla note trascorsa insieme, aveva ancora una volta minacciato di togliersi la vita. Tutto sembra andare per il meglio ma Fiamma vorrebbe dell’altro da Jacopo, e così gli dice cosa pensa, ovvero che sono e vogliono restare entrambi soli, ma che possono allo stesso tempo rappresentare, l’uno per l’altra, un’eccezione, e così lo coglie di sorpresa e lo bacia.
Trama puntata 4 novembre 2013 – La notizia della fuga di Laura si abbatte sulla famiglia Castelli proprio nel momento in cui si sta per svolgere la sfilata di beneficenza. Viola però, riuscirà a portare a termine il proprio impegno con successo. Ma c’è anche un bella sorpresa: il ritorno di Cristiano. Jacopo, in viaggio sulla barca insieme a Fiamma, deve decidere se tornare indietro a sostenere suo padre, oppure proseguire per la propria strada.