La puntata di martedì 5 novembre della trasmissione Ballarò condotta da Giovanni Floris, vede come ospiti il rappresentante del Popolo della Libertà Maurizio Gasparri, la rappresentante del Partito Democratico Maria Elena Boschi, leconomista Domenick Salvatore, il segretario della Fillea CGIL Walter Schiavella, il presidente della Banca Nazionale del Lavoro Luigi Abete, Peter Gomez de Il fatto quotidiano e Amalia Signorelli. Nella presentazione del programma viene mandato in onda un servizio che riassume quanto accaduto nellambito dellintercettazione telefonica che vede come protagonista il Ministro della Giustizia Rosanna Cancellieri, nella quale rassicura la compagna di Salvatore Ligresti sullo stato di salute di Giulia Ligresti al tempo della telefonata detenuta in carcere. Prima di entrare nel merito della discussione, come ogni settimana si ha inizio con la consueta copertina curata da Maurizio Crozza con il comico genovese che si presente nei panni della Ministro Cancellieri ironizzando sul fatto che la sua telefonata con la Ligresti, sia stata soltanto mossa dal suo lato umano e non da quello istituzionale. Crozza poi ironizza sulla richiesta di Berlusconi di avere una grazia per la sua condanna e come nelle possibili primarie per decidere il segretario di Forza Italia, ci siano quattro opzioni che in diversa maniera riportano tutte al nome di Silvio Berlusconi. Parte finale dedicata invece alle primarie per decidere la segreteria del Partito Democratico con Crozza che ironizza su quanto detto oggi da Matteo Renzi e sulla scarsa chiarezza dei concetti presentati.



Si parte dal caso Cancellieri con la Signorelli che parla del fatto di come la legge sia uguali per tutti ma come allo stesso tempo, sfruttando le proprie disponibilità economiche ed eventuali conoscenze in ambiti decisionali, in Italia si riesca a prevaricare le regole e la giustizia. Inoltre, la donna ci tiene a sottolineare come il compito di un Ministro non sia quello eventualmente di fare opere buone bensì di amministrare il proprio settore di riferimento. La Boschi pare essere sostanzialmente daccordo con quanto evidenziato dalla Signorelli, sottolineando come la vicenda dia limpressione che la legge, contrariamente viene ricordato in ogni tribunale, non sia uguale per tutti. Inoltre, la rappresentante del Partito Democratico evidenzia, inoltre, come il compito di un Ministro sia quello di occuparsi del bene collettivo e non di impelagarsi in vicende singole. La posizione del Popolo della Libertà viene sintetizzata da Maurizio Gasparri ed ossia di propendere per votare la fiducia nei riguardi della Cancellieri anche se quanto accaduto ha ancora nei tratti non molto chiari. Si parla quindi di come, a detta dello stesso Pdl, la vicenda presenti diversi analogie con il caso Ruby nel quale Silvio Berlusconi effettuò una telefonata in Tribunale. Per mezzo di alcuni cartelli, viene ricordato e sintetizzato quanto avvenuto nel caso Ruby con lallora Presidente del Consiglio Berlusconi che telefonò al Capo di Gabinetto della Questura di Milano, evidenziando come la ragazza allora minorenne, fosse la nipote di Mubarak perpetuando, a detta della pubblica accusa, pressioni affinchè venisse scarcerata. La Boschi ci tiene a rimarcare le differenze ed in particolare come mentre nel caso della Cancellieri non sia stato riscontrato alcun illecito, in quello di Berlusconi cè una sentenza di primo grado che ne attesta lillecito. Gasparri controbatte, rimarcando come a suo dire sia più grave quanto accaduto con la Cancellieri in quanto il suo supporto fosse ad appannaggio di una persona in carcere mentre nel caso di Berlusconi rivendica come quella sentenza sia stata davvero incredibile. Gomez evidenzia come da un punto di vista giudiziario i casi siano completamente differenti mentre da quello concettuale siano praticamente identici. In tutto questo, Schiavella, rivendica come invece di barcamenarsi in queste vicende lo Stato dovrebbe assicurare la possibilità alle aziende di operare in maniera opportuna e corretta. Mentre viene presentato un cartello nel quale vengono ricordati i casi in cui alcuni ministri italiani si sono dimessi per alcuni pseudo scandali come nel caso della Idem che aveva erroneamente non pagato lImu per una propria palestra, Salvatore fa presente come non in tutti i Paesi del Mondo i Ministri si dimettono immediatamente citando il caso degli Usa con Hillary Clinton, anche se poi sottolinea come nellintervento della stessa Cancellieri manchi un passaggio molto importante ed ossia levidenziare il fatto che lei non faccia favori a nessuno. Abete parla del fatto che la Cancellieri abbia fatto bene nel non rimettere il proprio mandato nella mani del Premier Letta in quanto ha commesso senza dubbio un errore ma non certamente un illecito, anche se adesso è attesa alla prova dei fatti. Si parla quindi della tematica dellevasione fiscale con il tributarista Ernesto Maria Ruffini in collegamento che spiega il paradosso che si è venuto a creare in Italia dove i turisti provenienti dallestero possono pagare in contanti fino a 15 mila euro mentre gli italiani fino a 999 euro. Soglia questa che secondo Gasparri è troppo bassa e che comunque non assicura lassenza di evasione. Gasparri ci tiene a sottolineare come il primo contribuente in Italia in base allimporto pagato Berlusconi, beccandosi la replica di Abete che invece sottolinea come lo siano i suoi dipendenti in quanto sono loro a dover versare buona parte del proprio reddito nelle casse dello stato. La Signorelli rimarca come Berlusconi abbia fatto lelogio pubblico allevasione fiscale e questo non sia cosa buona da prendere a modello per i cittadini. La Boschi replica a distanza Gasparri, sottolineando come il fatto che Berlusconi che paghi tante tasse non lo mette nelle condizioni di potersi permettere di non pagarne alcune. Schiavelli poi critica la Legge di stabilità, definita non in grado di risolvere i problemi del Paese, Gomez vorrebbe che i soldi recuperati dallevasione fiscale servissero ad abbassare le tasse a chi li paga mentre Salvatore sottolinea la cattiva gestione del caso Alitalia. Lo stesso Salvatore rimarca come in Italia sia impossibile fare riforme visto che ci sono categorie che non lo consentono e poi viene mandato in onda un servizio sul caos tessere nel Pd. Si chiude con i sondaggi che vedrebbero in caso di votazione in questo momento, la coalizione del centro sinistra con il 34,4% il centro destra con il 33,1% , il M5S al 21,2% ed il Centro al 7,0%.



La copertina di Maurizio Crozza, come di consueto, aprirà la puntata di Ballarò in onda questa sera. Possiamo immaginare che il comico genovese potrà trarre molti spunti dalla fresca attualità per le sue battute. In primis dal caso Cancellieri, che sta facendo molto discutere. Non bisogna poi dimenticare le dichiarazioni emerse oggi di Berlusconi sulla grazia che Napolitano potrebbe concedergli. Così come la questione delle tessere del Pd, aumentate esponenzialmente in questo periodo che precede il Congresso. E poi i dati sull’economia italiana, che anche oggi, viste le previsioni della Commissione europea, non sono di certo rosei. L’intervento di Crozza, così come tutta la puntata di Ballarò, si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.



Questa sera, martedì 5 novembre 2013, su Rai Tre andrà in onda alle 21.05 una nuova puntata di Ballarò, il talk show di approfondimento politico ed economico condotto da  Giovanni Floris. Mentre i nostri parlamentari discutono sulle eventuali dimissioni del ministro Cancellieri, Air France dice che Alitalia vale zero, la legge di stabilità scricchiola sotto le critiche dei partiti politici e si torna a manifestare per il diritto alla casa. Gli scandali si susseguono, i problemi rimangono, sono i temi che verranno trattati nel corso della serata. Tra gli ospiti di Giovanni Floris ci saranno Maurizio Gasparri del Pdl, Maria Elena Boschi del Pd, leconomista Dominick Salvatore, il presidente della Bnl Luigi Abete, il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella, lantropologa Amalia Signorelli e il direttore del  Fattoquotidiano.it  Peter Gomez. Non mancheranno i sondaggi del presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli e in apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza. Ballarò è anche su Facebook e su Twitter (@RaiBallaro) con l’hashtag ufficiale #Ballarò.