In attesa di vedere chi ha vinto Io canto 2013, scopriamo uno dei favoriti alla palma di vincitore: Marco Muraro, il quale è riuscito addirittura a strappare una standing ovation nella prima puntata dello spettacolo. Il piglio con il quale il ragazzo lombardo ha affrontato I’ll be missing you, un brano composto da Sting e poi rifatto dal rapper Puff Daddy, ha letteralmente conquistato il pubblico in studio e quello da casa, a cominciare da Claudio Cecchetto, che non ha esitato a inserirlo nella sua squadra. Oltre a Cecchetto, anche gli altri giudici, Mara Maionchi e Flavia Cercato, hanno comunque apertamente dimostrato di apprezzare la verve di Marco Muraro, lodandone in particolare non solo le evidenti qualità canore, ma anche il modo di tenere la scena, tanto da spingere più di un osservatore a parlare di Muraro show, a partire da un esterrefatto Gerry Scotti.



Marco Muraro è nato quindici anni fa a Daverio, nell’entroterra di Varese, dove vive con la famiglia. Tra i suoi passatempi preferiti proprio la visione di Io canto, show seguito nelle precedenti annate e del quale ora si ritrova protagonista, dopo aver superato le prime selezioni con una personalità molto forte e un carattere deciso. Tanto da spingerlo a dire che il successo riscontrato nel talent show di Canale 5 lo considera un risarcimento per i tanti sacrifici fatti e per i colpi del destino che gli ha portato via da poco il nonno e lo zio, da lui considerati due veri angeli custodi. Marco Muraro, infatti, è profondamente religioso e permeato di valori forti, che lo hanno aiutato non poco a reggere alle pressioni cui si è trovato sottoposto una volta che ha deciso di partecipare alle selezioni. 



Oltre alla standing ovation dello studio, a dimostrare il forte impatto che ha avuto la sua performance sono le migliaia di messaggi ricevuti nelle ore successive al programma da parte dei tanti fans conquistati dal suo modo di affrontare senza scomporsi una prova che farebbe tremare chiunque. Anche nella seconda esibizione, quella in coppia con Miriam Di Pisa del 20 ottobre, Marco ha confermato l’ottima impressione destata al debutto, cantando un tributo alle mamme composto da Luca Sala e Cristian Caienni, Grazie Ma’, che ha particolarmente commosso Mara Maionchi, oltre a tutti gli altri presenti in studio.



A risaltare ancora una volta non solo le doti canore, ma anche il modo di tenere il palco e una presenza fisica di primo piano, oltre alla capacità di interpretare anche mimicamente i brani sottoposti alle sue cure, non molto comune in artisti così giovani e ancora in via di formazione. Naturalmente adesso è atteso alla ulteriore conferma della fase finale, nella quale comunque potrebbe arrivare in suo soccorso la grande serietà di carattere che è uno dei suoi tratti distintivi. Una fase finale nella quale potrà naturalmente contare sul tifo di tutti i varesini che si sono emozionati sin qui per la bravura dimostrata dal loro conterraneo.