Il titolo della puntata di ieri sera di La Gabbia era Dannate Polemiche e, data la situazione del momento, si è parlato ovviamente della protesta dei Forconi in corso proprio in questi giorni. Tra i numerosi ospiti presenti in studio, oltre all’economista Paolo Barnard, vi erano Matteo Ricci del Partito Democratico, Lara Comi di Forza Italia, il filosofo Diego Fusaro, i giornalisti Silvia Truzzi e Maso Notarianni e infine Giovanni Sabatini, rappresentante, in qualità di direttore generale, dell’ABI, Associazione bancaria italiana. Dopo una panoramica sulle proteste in corso in questi giorni nelle piazze e sul discorso tenuto da Enrico Letta in Parlamento in occasione del voto di fiducia a cui è stato sottoposto il suo governo, Gianluigi Paragone ha dato la parola a Matteo Ricci, il quale ha voluto subito far notare che una risposta democratica al disagio generale almeno nell’ambito del Pd c’è stata, con l’elezione di Renzi a nuovo segretario del partito. Intanto nei giorni scorsi i manifestanti hanno organizzato dei blocchi sulle strade e uno di loro è stato invitato a parlare in studio per spiegare le ragioni della protesta. Quest’ultima si basa proprio sul fatto che i cittadini non intendono dare la fiducia al governo Letta e per questo sono scesi in strada e nelle piazze. Le troppe tasse stanno mettendo in crisi molti lavoratori autonomi, come gli ambulanti che lavorano nei mercati e che stanno avendo delle serie difficoltà ad andare avanti per via delle imposte che vanno a ridurre drasticamente i guadagni derivanti dall’attività.Ma per ascoltare le motivazioni della protesta e le intenzioni dei manifestanti, ci si è collegati subito con la città di Torino, dove c’era Danilo Calvani, il leader di quello che è stato definito come il Comitato 9 dicembre. Calvani ha confermato il fatto che la protesta in atto va contro l’attuale governo e quello che i manifestanti chiedono è infatti la dimissione di tutti i parlamentari in carica. Tuttavia, il Comitato rifiuta allo steso tempo di vedersi identificato con il cosiddetto Movimento dei Forconi, in quanto la violenza non è il modo di agire dei manifestanti.Proprio a proposito della politica e degli scandali di questi ultimi giorni, Paragone ha voluto dedicare un servizio alla questione della Regione Piemonte e dei rimborsi facili che hanno destato tante polemiche.Mentre i cittadini protestano per le difficoltà che sono costretti ad affrontare ogni giorno a causa della pressione fiscale troppo elevata, dall’altra parte ci sono stati gli sfarzi della prima della Scala a Milano. Proprio in quell’occasione lo stesso Presidente Giorgio Napolitano è stato oggetto di contestazioni.Sicuramente, ha detto lo stesso Ricci, la prima cosa a cui il Parlamento deve mettersi a lavorare è la nuova legge elettorale, che possa permettere al Paese di andare a votare nel 2015 e di eleggere una vera maggioranza in grado di governare senza problemi.



Mentre al Governo si discute di questo, in Italia molte aziende chiudono e si trasferiscono all’estero. questo ad esempio il caso della Electrolux di Pordenone, l’azienda metalmeccanica che avrebbe intenzione di trasferirsi in Polonia, lasciando a casa i suoi lavoratori che già sono stati mandati in cassa integrazione. Tutto questo, del resto, accade perché il costo del lavoro in Italia è sempre più alto e le aziende non sono più in grado di sopportare delle spese così consistenti. a questo punto che è intervenuto in studio l’economista Paolo Barnard, il quale pensa che si dovrebbe dare una svolta all’economia mediante l’emissione dei Mosler Bonds, i quali darebbero una disponibilità allo Stato di ben 30 miliardi di euro.Sabatini, direttore dell’ABI, ha voluto difendere le ragioni delle banche italiane, spiegando che anche queste sono vittime della crisi perché per loro non c’è un opportuno ritorno del denaro che viene concesso in prestito. Si tratterebbe, tra l’altro, di prestiti dati per lo più ai cittadini comuni. Inoltre, sempre secondo Sabatini, il problema delle banche italiane sarebbe che queste non hanno ricevuto soldi dallo Stato, a differenza ad esempio di quelle tedesche. Sabatini ha poi continuato nell’affermare che le banche devono essere apprezzate perché quando è stato necessario si sono fatte avanti per acquistare i titoli di Stato.Dall’altra parte però ci sono gli imprenditori che esprimono le loro difficoltà proprio per via dei fidi che vengono loro sottratti dalle banche stesse. questo ad esempio il caso di Fabio Lazzati, che ha raccontato la sua storia alle telecamere di La Gabbia.

In studio ci sono stati però diversi interventi contro gli istituti bancari e lo stesso Paragone ha preso la parola per accusare e per far notare a Sabatini che le banche dovrebbero prendersi le proprie responsabilità, perché di colpe ne avrebbero diverse. Il presentatore ha poi aggiunto che la responsabilità non deve essere attribuita esclusivamente alle banche, in quanto anche lo Stato dovrebbe intervenire in merito e regolamentare dall’alto il loro modo di agire. Ai cittadini che hanno a che fare con le banche si aggiungono poi quelli che hanno delle questioni in sospeso con l’INPS, come quella signora che per un errore si ritrova senza lavoro e senza pensione e le è stato detto che dovrà attendere fino al compimento dei 67 anni. Come lei, del resto, ci sono in Italia milioni di persone. Comunque, non ci si poteva certo dimenticare in questa puntata della schiacciante vittoria riportata domenica scorsa da Matteo Renzi alle primarie del Pd. Ebbene, questa è stata una ghiotta occasione per Saverio Raimondo, che proprio al sindaco di Firenze ha dedicato il suo intervento satirico di questa settimana. In chiusura c’è stato infine il consueto spazio riservato alla canzone di Paragone e all’intervento di Paolo Hendel.

La tramissione di Gianluigi Paragone torna questa sera, mercoledì 11 dicembre 2013, in una giornata contrassegnata dal voto di fiducia al Governo Letta e dalla protesta dei Forconi. Indubbiamente non mancheranno le opinioni sul futuro dell’esecutivo e sui punti programmatrici illustrati dal Premier in Aula, ma la situazione nelle città italiane è altrettanto importante, dato che le proteste non diminuiscono e ci si interroga sull’esito che avranno. Ricordiamo che la puntata de La gabbia si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.

Questa sera, mercoledì 11 dicembre, su la 7 va in onda il quattordicesimo appuntamento con La gabbia,  il rock show politico condotto da Gianluigi Paragone. Dannate polemiche è il titolo della puntata ed ecco i temi che verranno affrontati, a partire dallo sciopero del Movimento dei Forconi: Nella notte tra domenica e lunedì lItalia si è trovata bloccata da Nord a Sud, da un movimento di protesta, di rabbia, che unisce tutti: disoccupati, precari, imprenditori, cittadini comuni, oppressi da uno Stato capace solo di chiedere ripagando con una classe politica incapace di fare pronte alle necessità più urgenti. I coordinatori della protesta minacciano azioni eclatanti, se il Governo Letta ottenesse la fiducia. Si parlerà anche del neosegretario del Pd Matteo Renzi, che ha battuto i rivali Cuperlo e Penati con quasi il 70% dei voti.

Tra gli ospiti in studio ci saranno: Lara Comi, Matteo Ricci, Giovanni Sabatini e Paolo Barnard. Non mancherannno gli interventi comici di Paolo Hendel, nei panni di Carcarlo Pravettoni, e di Saverio Raimondo. Su www.lagabbia.la7.it saranno disponibili i video dei momenti più importanti delle puntate e le repliche integrali  in alta definizione ed un blog con gli aggiornamenti di Gianluigi Paragone e della squadra degli inviati. La Gabbia è anche su Twitter (@lagabbiatw) e su Facebook.