La scrittrice Margaret Mazzantini sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa nella puntata di oggi, sabato 21 dicembre 2013. Margaret Mazzantini è nata nel 1961 a Dublino, da Carlo Mazzantini e Anne Donnelly, rispettivamente scrittore e pittrice. L’arte ha sempre fatto parte della sua vita nei vari paesi in cui ha vissuto: Irlanda, Spagna, Marocco e Italia, per la precisione a Tivoli, in aperta campagna. Nel 1982 si diploma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico a Roma e proprio nello stesso anno va in scena con Ifigenia per la sua prima teatrale. La maggior parte degli anni ’80 la vedono protagonista sul palcoscenico, dove interpreta grandi personaggi tratti dalle opere di Sofocle, Strindberg e Cechov. Il 1987 in particolare, è un anno importante per lei, dal momento che convola a nozze con l’attore Sergio Castellitto.
Strano a dirsi, ma più che l’influenza di suo padre, è un regalo del suo novello marito a farle esplodere dentro il fuoco della scrittura, che lentamente diventa necessaria proprio a partire da un quaderno datole da Sergio con in copertina Indiana Jones. Questa passione, e allo stesso tempo esigenza, ha dominato l’intera vita del padre e contagiato col tempo anche Margaret: scrivere diventa imprescindibile, le offre qualcosa di irrinunciabile, ovvero uno sguardo privilegiato sul mondo e sul genere umano.
L’esordio come scrittrice avviene nel ’94 con il libro “Il catino di zinco” pubblicato da Marsilio. La prosa è fin da subito convincente e sia la critica, che il pubblico, si dicono entusiasti del suo lavoro. A dimostrazione di ciò, Margaret si aggiudica il premio Campiello, battendo Biamonti, Pontiggia, Arbasino e Tabucchi. Nel 2001, passa a Mondadori, per il quale scrive “Non ti muovere”, che fa davvero il pieno di premi, tra i quali i più importanti sono il Grinzane-Cavour, lo Zepter, che lo premia come miglior libro edito in Europa, e il premio Strega l’anno seguente. Sono ben 35 le lingue in cui il testo viene tradotto e le copie vendute superano i due milioni. Si può dunque serenamente parlare di caso editoriale, soprattutto per le stime di vendita italiane.
Suo marito approfitta del legame particolare con la scrittrice e si dedica alla realizzazione della trasposizione filmica. Così nel 2004 esce nelle sale “Non ti muovere”, che bissa l’incredibile successo del testo, segnando inoltre l’amicizia tra la Mazzantini e Penelope Cruz, protagonista della pellicola. Nel 2002 pubblica, ancora per Mondadori, “Zorro. Un eremita sul marciapiede, ovvero un monologo teatrale. Trascorrono ben sei anni prima della pubblicazione del suo nuovo testo, “Venuto al mondo”, di cui nel 2012 sempre Castellitto ha diretto il film omonimo, che vede come protagonista ancora Penelope Cruz.
L’anno seguente le viene riconosciuto nuovamente il premio Campiello. Qualche anno dopo, precisamente nel 2011, Mondadori pubblica “Nessuno si salva da solo”, che vola in cima alla classifica dei libri più venduti, restando nelle zone alte per molti mesi. Verso la fine dello stesso anno poi arriva in libreria per Einaudi il breve, ma decisamente intenso, “Mare al mattino”.
Attualmente lavora a Roma, dove vive con suo marito Sergio e i suoi splendidi quattro figli Cesare, Maria, Anna e Pietro. Margaret non è mai stata al centro di alcuna storia di gossip, anche se recentemente si parla spesso di lei. Il motivo però è tutt’altro che attinente alle pagine di cronaca rosa, quanto più che altro alla sezioni Cultura.
È stato infatti da poco pubblicato il suo settimo romanzo, “Splendore”, che racconta di un amore difficile e soprattutto doloroso, che vede come protagonisti due uomini, Costantino e Guido. I due non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Guido, infatti, è terribilmente inquieto ed eclettico, mentre Costantino è molto più carnale e vive la propria quotidianità, ma soprattutto i rapporti, con sofferenza. A congiungerli però, c’è un’attrazione indiscutibile che è impossibile da ignorare, ma forse ancor più il rimpianto per le scelte fatte nel corso della giovinezza ormai andata. Al tempo, conoscevano fin troppo bene la propria identità, ma non ebbero mai il coraggio di restare fedeli a essa. In tanti attendono il riscontro del pubblico per questo nuovo titolo, ma forse ancora di più la conseguente trasposizione cinematografica di Castellitto.