Tra gli ospiti di domenica 22 dicembre di Che tempo che fa c’è anche Armin Holzer, lunico italiano semiprofessionista di highline, disciplina sportiva che consiste nel camminare in equilibrio su una corda tesa tra le cime delle montagne. Armin Holzer, classe 1987 vive in Val Pusteria e per la precisione a Sesto. Il suo volto è di un colorito dorato, dono del sole di alta montagna. E’ un istruttore di sci, snowboarder freeride, è anche un notevole boulderista ovvero arrampicatore con corda, in più climberista, ovvero pratica il free climber: arrampicata sulla nuda roccia senza ramponi e piccozza. Armin Holzer assieme all’austriaco Reinhard Kleindl è passato alla storia per aver messo a punto una missione impossibile. I due a 550 metri di altezza hanno affrontato le tre cime di Laveredo, le tre cime simbolo della bellezza delle Dolomiti. Armin Holzer non è nuovo a queste imprese avendo fatto l’equilibrista sulle cime del Vajont e quelle della Marmolada. Si chiama Highline, questa eccentrica passione ed è uno degli sport estremi più amati da coloro che vivono a stretto contatto con la montagna, come Holzer appunto. La Highline è una variante “alta” e rischiosa della slackline, quest’ultima attività prevede di camminare su una fettuccia di poliestere (larga appena 2,5 centimetri) tesa tra due estremi con un buon margine di sicurezza; mentre la Highline è di gran lunga più rischioso come sport, perché non prevede alcun sistema di sicurezza.Armin Holzer si è spostato dalla Cima Grande fino alla Cima Piccola percorrendo su una traballante fettuccia un’interminabile spazio sospeso nel vuoto (31 metri)La seconda tappa è stata quella che lo ha visto impegnato dalla Cima Piccola alla Cima Ovest, ben 37 metri; mentre la terza dalla Cima Ovest alla Cima Grande misurava 53 metri. Armin Holzer è un personaggio molto simile a un elfo silvano, ama il proprio habitat e lo vive intensamente sfidando le più elementari leggi della natura. Non teme il pericolo e sa di poter vivere la montagna al meglio solo sfidandone le altezze. Sospeso a più di 500 metri di altezza incute timore e suscita rispetto per sé e per le sue montagne.
Nel 2012 ha conquistato un posto nei Guinnes dei primati percorrendo la distanza più alta mai affrontata, una passeggiata a cinquemila metri di altezza sul Muztaghata, in Cina. Ha frequentato la Sportoberschule Mals, dove ha potuto raffinare il proprio talento con una preparazione atletica speciale e professionale. Si tratta di una mentalità, quella acquisita in tanti anni di duro lavoro e allenamento, che è diventato uno stile di vita, come ha affermato in diverse occasioni. Quando compie le sue passeggiate sospeso nel vuoto, solo silenzio e concentrazione, ma quando poggia i piedi per terra ascolta diversi generi musicali spaziando da Lindsey Stirling ai C+C=Maxigross, ma anche Blackmill e Netsky. In occasione delle feste natalizie lo si può scorgere intento tra due costoni a svolgere attività di Slackline travestito da Babbo Natale, un vero Slack Klaus.