Questa sera, alle ore 21.15 su Rai Uno, va in onda African Cats-Kingdom of Courage, un suggestivo documentario, prodotto dalla Walt Disney Studios (nel 2011), che vede come protagonisti magnifici leoni e ghepardi della riserva naturale di Masai Mara, in Kenya. Le riprese sono state effettuate dal duo Keith Scholey-Alastair Fothergill, produttori e registi di diversi documentari naturalistici, che si sono serviti della preziosa collaborazione della dottoressa Sarah Durant, impegnata per quasi ventanni nello studio dei felini africani. Una parte degli incassi del documentario è andata alla African Wildlife Foundation per la salvaguardia del territorio e della fauna del Kenya.



La voce narrante nella versione italiana del film è dellattrice Claudia Cardinale, mentre nella versione americana la storia è raccontata da Samuel L. Jackson. Il documentario si avvale delle musiche del compositore Nicholas Hooper e della splendida canzone The World I Knew, scritta ed eseguita dalla cantautrice Jordin Sparks. Il documentario, distribuito nel nostro Paese dalla Walt Disney Company Italia, ha una durata di novanta minuti.



African Cats-Kingdom of Courage, come detto, è ambientato nella selvaggia e spettacolare savana del Masai Mara. Un fiume separa un branco di leoni da una fiera e splendida femmina di ghepardo, Sita, madre di cinque teneri e vivaci cuccioli. Sita simpegna ogni giorno a trovare cibo per i propri cuccioli e a difenderli da possibili pericoli. La femmina di ghepardo condivide il territorio, a nord del fiume, con un minaccioso e poderoso leone, Kali, e i suoi figli. Il territorio dallaltra sponda del fiume è sotto il controllo del vecchio leone Fang, che guida un branco, cercando di conservarne larmonia e la pace. Fang ha un dente spezzato, ricordo di uno scontro passato, e deve fare i conti con le mire espansionistiche di Kali, che intende spodestare il vecchio leone, impossessandosi del suo branco e del suo territorio. Nel branco di Fang, è presente la sua compagna, lanziana leonessa Layla, che alleva amorevolmente Mara, il suo splendido cucciolo (una femmina).



Un giorno Sita e i suoi cuccioli sono assaliti da Kali e dai suoi figli. I cuccioli si disperdono e la madre si dispera. Alla fine, tre di loro torneranno da Sita, mentre gli altri saranno preda delle iene. Nel frattempo, Layla, rimasta ferita nel corso di un assalto a una zebra, solo con grandi sforzi e pensando alla sopravvivenza di Mara riesce a unirsi al branco che segue la migrazione degli gnu. Col passare dei giorni, i tre cuccioli di Sita sono cresciuti notevolmente, ma un nuovo pericolo li attende. Tre ghepardi adulti li assalgono e solo lintervento di un elefante, che passando schiaccia gli assalitori, salva i cuccioli di Sita. Intanto, Kali e i suoi figli sferrano un attacco al branco guidato da Fang, che, vedendo il giovane nemico, fugge via. Non fuggono, invece, Layla, che pensa al bene del suo cucciolo, e le altre leonesse. Nella battaglia, Kali e il suo branco hanno la peggio e fuggono, anche se Layla viene ferita gravemente. La coraggiosa leonessa affida Mara a sua sorella Malika e, fatto ciò, si allontana, cercando un posto dove morire.

Nel frattempo Kali prepara un nuovo assalto con i suoi figli. Questa volta il feroce leone ha la meglio e riesce a conquistare il branco di Fang, mettendolo in fuga e cacciando i suoi figli, tra cui Mara. I giovani leoni sono costretti ad attraversare il fiume, abitato da coccodrilli, e con molte difficoltà raggiungono l’altra sponda. Inizialmente, Mara vive e caccia da sola, riuscendo a sopravvivere. In seguito, ritorna nel branco, ormai sotto il controllo di Kali, e non viene cacciata via. I figli di Sita sono ormai capaci di cacciare da soli e di evitare i pericoli della savana. Constatato ciò, Sita li lascia, ritornando a vivere da sola. Il documentario si conclude con le immagini di Mara e di Sita con i loro cuccioli, grande esempio di amore materno.