E andata in scena ieri sera una nuova puntata di Ballarò, condotta come sempre da Giovanni Floris, che ha visto come ospiti principali il vicepremier Angelino Alfano, il sindaco di Torino Piero Fassino, Lara Comi di Forza Italia, Barbara Santamartini del Nuovo Centrodestra, il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, il direttore di Libero Maurizio Belpietro e il giornalista Sebastiano Messina. Si parte come di consueto dalla copertina satirica di Maurizio Crozza, che ieri si è concentrato in particolare sulla legge elettorale e sulla decisione della Corte Costituzionale di rimandare di un mese il pronunciamento sulla costituzionalità del cosiddetto Porcellum. Il comico genovese commenta poi (ovviamente in modo sarcastico) le voci secondo cui Berlusconi potrebbe decidere anche di presentarsi alle elezioni di un altro Paese europeo, immaginando il messaggio con cui annuncerebbe la propria discesa in campo. Chiusa la divertente parentesi, ecco entrare in studio Angelino Alfano che, non potendo restare per tutta la durata della trasmissione, viene intervistato da Floris: si parla innanzitutto delle primarie del Pd e di Matteo Renzi, il quale dal giorno 9 dicembre dovrà prendere su di sé il peso e la responsabilità di un partito. Inevitabile parlare poi anche di Imu, che secondo il ministro dellInterno, costava 24 miliardi, questanno 20. Abbiamo già ottenuto che la prima rata non venisse pagata. Prima rata: risolto. Seconda rata: abbiamo trovato due miliardi, mancano 250 milioni circa 600 comuni sono interessati perché avevano alzato le aliquote. Noi troveremo questi soldi. Poi, riguardo la recente decadenza da senatore di Berlusconi, Alfano dice che il Pd ha sbagliato perché ha considerato la retroattività della legge Severino. Ma è Berlusconi che ci ha portato, con una grande intuizione, allalleanza col Pd. Intervengono dunque anche gli ospiti, con Fassino che rimarca come sia stato sbagliato far credere che fosse possibile dare istruzione, assistenza sanitaria e non pagare tasse sulla casa senza subire contraccolpi, mentre Alfano sottolinea come il futuro del suo schieramento sia allinterno di una coalizione di Centro Destra e che lobiettivo del Governo sia quello di togliere i due rami del Parlamento visto che hanno lo stesso ruolo e la stessa funzione. Terminata lintervista, si passa a parlare di alcune tematiche specifiche, partendo dallImu con Fassino che essendo anche il presidente dellAnci, sottolinea lerrore che è stato commesso nellabolizione: con quei soldi, infatti, le amministrazioni comunali di fatto pagavano i vari servizi offerti ai cittadini, quindi alla fine bisognerà pagare una sorta di mini Imu a gennaio. Il Ministro Giovannini invece si dice convinto che lattuale esecutivo stia alleggerendo la pressione fiscale e che la spinosa questione della mini Imu sia stata innescata dai comuni che hanno richiesto una aliquota massima. Per Belpietro lImu non è stata di fatto abolita, visto che vengono gravati maggiormente i proprietari delle seconde case, ricordando anche che di recente il commissario UE Rehn ha espresso perplessità su quanto detto dal Governo Letta in tema di ripresa. Si parla infine dellabbattimento del cuneo fiscale che, secondo quanto emerso dal servizio proposto, nella migliore delle ipotesi dovrebbe portare nelle tasche degli italiani circa 18 euro al mese. In studio tutti comunque sono daccordo riguardo l’assoluta necessità di abbassare il costo del lavoro. Spazio poi ai classici sondaggi sulle intenzioni di voto che vedono al primo posto il Partito Democratico con il 31,0%, seguito da Forza Italia con il 22,2%, l’M5S con il 21,2% e, più staccato, il Nuovo Centro Destra con il 7,6%.



La puntata di Ballarò si è aperta con la copertina di Maurizio Crozza, che ha incentrato il suo intervento sulla mancata decisione della Corte Costituzionale circa il Porcellum. Intervento duro, quello del comico genovese, che si è definito il Nobel dei cretini, in quanto solo un cretino poteva sperare che la Corte si esprimesse sulla legge elettorale che è in vigore da 8 anni. Poi è arrivato un intervento velenoso anche sui finanziamenti ai partiti, che sarebbero illegittimi, con parole al vetriolo per i politici in studio. Clicca qui per il video della copertina di Crozza. 



La copertina di Crozza aprirà come sempre la puntata di Ballarò in onda questa sera su Rai Tre. Qualche evento di oggi potrà sicuramente dare più di uno spunto al comico genovese, a partire dalla decisione della Corte Costituzionale di far slittare a gennaio la sentenza sul Porcellum, la legge elettorale che tutti vorrebbero cambiare, ma che alla fine è in vigore da più di 8 anni. Ci sono poi le parole di Olli Rehn sull’Italia, che sicuramente verranno dibattute anche in studio, a poter ispirare Crozza, così come quanto ha detto Beppe Grillo in piazza a Genova domenica. Senza dimenticare l’occupazione avvenuta oggi di una sede del Pd da parte di alcuni disoccupati, proprio nella settimana che precede le primarie che decideranno il nuovo segretario del partito. Ricordiamo che la puntata si può seguire in diretta streaming cliccando qui.



Questa sera, ore 21.05, andrà in onda su Rai Tre una nuova puntata di Ballarò, il talk show politico condotto da Giovanni Floris. Al centro del dibattito in studio troveremo, in primis, la delicata situazione del governo che si trova a dover fronteggiare le richieste di Renzi da un lato e di Alfano dallaltro. Il tutto con lesame dell11 dicembre, giorno in cui sarà testata la tenuta dellesecutivo tramite una verifica parlamentare richieste da Forza Italia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con il passaggio di FI allopposizione, si è di fatto creata una nuova maggioranza in Parlamento che, oltre alle beghe interne, dovrà fronteggiare e risolvere la solita vecchia questione dellabolizione dellImu, una tassa che ha fatto (e sta facendo) enormemente discutere. Nel mentre, Grillo manifesta in piazza e Renzi si prepara alle Primarie dell8 dicembre che ridisegneranno lassetto del Partito Democratico.

Gli ospiti chiamati in studio per prendere parte al dibattito saranno Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro, la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso, Piero Fassino (sindaco di Torino e presidente dellAnci) e il giornalista Stefano Messina. Nel corso della serata ci sarà unintervista allattuale vice-premier e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano. In chiusura non mancherà la tradizionale finestra sui sondaggi con il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli, mentre lappuntamento sarà aperto come sempre dalla copertina satirica di Maurizio Crozza.