Ci sarà anche Mario Biondi, tra coloro che intratterranno il pubblico nel corso di Capodanno in musica, la trasmissione varata da Canale 5 per salutare l’arrivo del nuovo anno. Nato a Catania nel gennaio del 1971, con il nome di Mario Ranno, il cantante e compositore siciliano deve il suo nome d’arte al padre, Stefano Biondi, anche lui cantante. Il suo inconfondibile timbro vocale, che lo accosta a quello di Barry White e Isaac Hayes, è ormai da tempo una vera garanzia di successo, che ha permesso al suo soul jazz passionale e caldo, di issarsi più volte in cima alle classifiche di vendita. Mario Biondi ha iniziato sin da piccolo a coltivare la passione per la musica e le sue doti vocali. All’età di dodici anni ha cominciato a cantare in qualità di corista in chiesa, iniziando allo stesso tempo a fare una lunga e proficua gavetta che lo ha portato ripetutamente in giro per la penisola. Nell’ambito di questo lavoro di perfezionamento, rientra anche l’apprendimento dell’inglese, lingua che si è poi rivelata molto utile per la sua carriera. A partire dal 1988 ha cominciato a lavorare come turnista e a fare da spalla ad alcuni big, in particolare per il grande Ray Charles, anche grazie al rapporto stretto con Gianni Bella che in questa fase ne ha supportato la crescita professionale.Nel corso del 2004 ha avuto il suo primo grande successo, This Is What You Are, singolo che era stato ideato soprattutto per il mercato giapponese, ma promosso a livello europeo dal famoso Norman Jay, disc jockey inglese, che lo ha inserito nella scaletta del programma da lui condotto alla BBC1. Grazie a questa promozione, la sua voce ha potuto perciò diffondersi in Europa, rendendolo famoso, tanto da attirare il riconoscimento del Consolato britannico nel corso della cerimonia per l’associazione UK-Italy Business.



Passeranno due ani prima dell’uscita del suo primo lavoro in studio, Handful of Soul, inciso in collaborazione con l’High Five Quintet, coronato da uno straordinario risultato di vendite, simboleggiato dai due dischi di platino. Un successo che lo ha proiettato nell’olimpo delle star, tanto da farlo partecipare all’edizione 2007 del Festival di Sanremo in qualità di celebrità, dando vita a un duetto con Amalia Gré in Amami per sempre. Negli anni a seguire, Mario Biondi non ha più sbagliato un colpo, rafforzando la sua fama con una discografia sempre all’altezza. Di cui fanno parte gli album I love you more, elaborato nel 2007, If, del 2009, Yes you live, uscito nel 2010, Due, del 2011 e Sun, l’ultimo pubblicato nel corso di quest’anno. Tra i suoi cavalli di battaglia vanno annoverate le cover di pezzi come Just the Way You Are, storico pezzo scritto nel 1978 da Billy Joel.Nel 2008 è stato chiamato dalla Walt Disney all’interno del progetto poi sfociato nel remake de Gli Aristogatti, nell’ambito del quale ha interpretato Everybody Wants to be a Cat e Thomas O’Malley.



Nel 2009 è stato di nuovo ospite del Festival di Sanremo, duettando stavolta con Karima Ammar nel brano “Come in ogni ora”, in compagnia del grande compositore Burt Bacharach.Ha inoltre dato vita a molte collaborazioni di prestigio, come quelle con Claudio Baglioni e Renato Zero, a conferma del prestigio universale di cui gode ormai da tempo. Tra le sue apparizioni televisive, vanno anche ricordate quelle a “Ti lascio una canzone”, su Rai Uno, in cui si è esibito in alcuni duetti e a “Io canto”, su Canale 5, entrambe nel 2010. Il 25 novembre 2013 è uscito “Mario Christmas”, il disco di Biondi che raccoglie 11 brani natalizi: 9 splendidi classici come Last Christmas, Let it Snow, Have yourself a Merry Little Christmas,  e 2 emozionanti inediti, My Christmas Baby (The Sweetest Gift) e Dreaming Land.



Va inoltre ricordato che l’artista catanese è sposato e padre di sei figli; inoltre lui e la moglie sono diventati genitori a distanza di un bimbo africano.