Coloro che saluteranno l’arrivo del nuovo anno su Canale 5, con la trasmissione Capodanno in musica, oltre alle canzoni di Marco Mengoni e Mario Biondi, potranno godere della conduzione di Serena Autieri, una delle attrici e cantanti più note della scena artistica partenopea. Nata a Napoli nel 1976, nel quartiere Soccavo, sin da bambina ha mostrato il suo temperamento artistico, iniziando a studiare canto, danza classica e recitazione. Dopo aver fatto una lunga gavetta, nel 1997 ha inciso il suo primo lavoro in studio, Anima soul. Dopo aver preso il diploma allIstituto dArte di Napoli, ha quindi iniziato a frequentare la Facoltà di Architettura all’interno dell’Università Federico II del capoluogo campano. Il tutto senza trascurare la sua carriera artistica, che nell’anno successivo avrebbe avuto un grande impulso con la fortunata partecipazione a Un posto al sole, la ormai celebre soap opera di Rai Tre ambientata in un condominio cittadino, che in quegli anni faceva da vero e proprio incubatore di talenti. La sua interpretazione di Sara De Vito, cantante inserita nel contesto degli amici di Palazzo Palladini, ne ha fatto una figura molto nota a livello nazionale, consentendole tra l’altro di mettere in mostra doti vocali di grande rilievo.



Nel corso del 2001, Serena Autieri ha quindi affiancato Alberto Castagna nella conduzione del programma Stranamore, altra grande occasione per allargare la sua popolarità in una trasmissione di grande successo. Sempre nello stesso anno ha invece partecipato alla prima serie di Vento di ponente, su Rai Due, replicando nell’anno successivo. Sempre sulla seconda rete nazionale, ha quindi partecipato a Tutti i sogni del mondo, nel 2003, interpretando anche la sigla. Dopo aver partecipato al musical Bulli & Pupe, è stata quindi scelta da Pippo Baudo per il Festival di Sanremo, in qualità di valletta, insieme a Claudia Gerini, per l’edizione del 2003. Tra il 2004 e il 2005 ha invece partecipato accanto a Massimo Ghini al musical Vacanze Romane, sotto la direzione di Pietro Garinei.



Proprio nel 2004 ha inoltre esordito sul grande schermo, con il film Sara May, diretta da Marianna Sciveres, cui faranno seguito Notte prima degli esami (diretto da Fausto Brizzi nel 2007), Liolà (per Gabriele Lavia, nel 2009), Natale in Sudafrica (2011, con Neri Parenti), Femmine contro maschi (ancora con Fausto Brizzi, 2011), Il principe abusivo (diretta da Alessandro Siani nel 2013) e Un fantastico via via (per Leonardo Pieraccioni, sempre nel 2013).

Parallelamente, Serena Autieri ha portato avanti la sua fortunata carriera televisiva con le partecipazioni a una serie di fiction come “La maledizione dei Templari”, “Callas e Onassis” (entrambe del 2005), “L’onore e il rispetto” (nel 2006), “Agrodolce” (nel 2008), “Nel bianco” (tratta nel 2010 da un romanzo di Ken Follett), “Dov’è mia figlia?” (del 2011). Tra le sue apparizioni televisive, va invece ricordata quella a “Tale e quale show” del 2012, in cui ha vinto dando vita a una serie di ottima imitazioni di Barbra Streisand, Antonella Ruggiero, Loretta Goggi e Lady Gaga. Ha inoltre presentato “Una voce per Padre Pio”, nello stesso 2012, per poi tornare nel 2013 a “Tale e quale show”, con una nuova serie di ottime performance vocali. Va anche ricordata la sua prestazione in “Frozen – Il regno di ghiaccio”, il nuovo film di Disney, in cui ha prestato la voce per la parte di Elsa, la regina delle nevi.

Per quanto concerne la sua vita privata, va ricordata la relazione con Gabriel Garko nel corso delle riprese di “L’onore e il rispetto”. Attualmente è sposata con Enrico Griselli, da cui ha avuto una figlia, Giulia, alla quale si è dedicata nel corso degli ultimi mesi, dopo le paure del primo periodo, quando l’attrice non ha potuto sottrarsi ai suoi impegni professionali, dando luogo a uno svenimento che aveva destato non poche apprensioni durante le riprese di “Il principe abusivo”. Una paura presto fugata dalla felice conclusione del parto che ha fatto di Serena Autieri una mamma felice, che ora si appresta a riprendere il suo posto nel mondo dello spettacolo.