Tra i tanti artisti che parteciperanno al programma Lanno che verrà, condotto su Rai Uno da Carlo Conti e con cui verrà salutato larrivo del nuovo anno, cè anche una vera e propria icona della musica leggera italiana come Umberto Tozzi, le cui melodie attraversano le generazioni continuando sempre e comunque a essere ascoltate e canticchiate. Umberto Tozzi nasce il 4 marzo 1952 a Torino da genitori che però hanno origini nel Sud Italia e per la precisione a Rodi Garganico, in Puglia. Può essere definito una sorta di fratello darte visto che Franco, nel corso degli anni ’60, riesce a ottenere una certa popolarità. Questo senza dubbio ha facilitato la formazione musicale di Umberto che ha potuto giovarsi di un importante punto di riferimento visto che quando era ancora giovanissimo partecipava attivamente alle tournée di Franco nelle vesti di chitarrista.



Alletà di sedici anni entra in un gruppo torinese di musica rock, gli Off Sound, con il quale ha il vero e proprio debutto come cantante nel 1970, cantando una piccola strofa di un pezzo. Nello stesso anno conosce Adriano Pappalardo con il quale fonda un gruppo. In seguito passerà a un altro gruppo abbastanza noto, La strana società, con il quale resterà fino al 1976 e che lo farà conoscere a livello nazionale, visto che le loro performance li porteranno a partecipare a una edizione del Festivalbar e una della Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Nel corso di questi anni partecipa anche a diversi progetti piuttosto interessanti come nel 1974 quando scrive in collaborazione con Damiano Dattoli la canzone Un corpo e unanima, che poi sarà interpretata da artisti del calibro di Wess e Dori Ghezzi. Pezzo che peraltro riuscirà a imporre alledizione ovviamente del 1974 di Canzonissima. Proprio con Dattoli e Massimo Luca, forma un trio chiamato i Data con cui incide un solo album, mentre nel 1975 scrive un pezzo per Mia Martini per poi collaborare con unaltra icona della musica italiana dautore come Ivano Fossati.



Proprio negli ultimi mesi del 1975 fa un incontro che cambierà per sempre la sua carriera artistica. Infatti, ha inizio un sodalizio discografico con il paroliere Giancarlo Bigazzi che lancerà Umberto Tozzi come solista alla grande già nel 1977 con uno dei brani più conosciuti allestero dellintero panorama della musica italiana: Ti amo. Un pezzo che ottiene uno straordinario successo e che consentirà allo stesso Umberto Tozzi di vincere piuttosto facilmente il Festivalbar. Comunque, già lanno precedente il giovanissimo cantautore torinese di origini pugliesi, aveva ottenuto un discreto successo con il pezzo Donna amante mio. Tornando al brano Ti Amo, questo consentirà al buon Tozzi di vendere oltre 8 milioni di copie in tutto il mondo di cui oltre 1 milione soltanto in Francia. Il 1978 è un altro anno di grande successo italiano e internazionale per Umberto Tozzi con il pezzo Tu. 



Nel 1979 esce una canzone sempre targata Tozzi-Bigazzi, che è considerata la più famosa dell’intero repertorio di Tozzi tant’è che verrà tradotta in tantissime lingue in tutto il mondo. Ovviamente stiamo parlando di “Gloria”. Un pezzo capace di conquistare non solo la vetta della hit parade in Italia ma anche in Svizzera e Spagna e che arriverà a vendere l’incredibile cifra di 28 milioni di copie nel Mondo. Nell’album in cui è contenuto questa grande canzone italiana ve ne è presente un’altra altrettanto bella come “Qualcosa qualcuno”. È ovviamente il massimo splendore della produzione di Umberto Tozzi che si pone come uno dei principali interpreti italiani e non, in circolazione.

Negli anni ’80 c’è una trasformazione nella produzione discografica di Tozzi che non vuole continuare nello sfornare tormentoni estivi bensì pezzi maggiormente ricercati nelle sonorità come “Stella Stai”. Nel 1981 altro brano molto apprezzato è “Notte rosa” ma senza dubbio il pezzo di maggior successo dell’intero decennio è datato 1987 e ossia “Si può dare di più”, condiviso con Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, con il quale vincerà il Festival di Sanremo dello stesso anno. Nel 1991 altro brano sanremese di grande successo sarà “Gli altri siamo noi”. Nel 1994 rivince a distanza di anni il Festivabar con “Io muoio di te”. Nel corso degli anni la sua produzione artistica si va assottigliando e l’ultimo album è del 2012, “Yesterday, today”.