Tra le coppie che hanno raggiunto la finale della nona edizione di Ballando con le stelle, c’è anche quella formata da Francesca Testasecca e da Stefano Oradei, uno dei migliori ballerini italiani. Nato a Roma nell’ottobre del 1983, Oradei ha studiato Scienze Motorie all’Università di Roma. Grande appassionato di sport in generale e di calcio in particolare, non si limita a tifare per la Lazio, ma pratica molte altre discipline. Per approfondire le sue conoscenze e competenze sportive ha deciso di frequentare Scienza Motorie allo IUSM, approfondendo tematiche relative alla psicologia dello sport e alle migliori metodologie da applicare al settore sportivo, che lo hanno aiutato non poco nella sua attività di insegnante di danza. Va infatti ricordato che, oltre a essere ballerino professionista, Oradei è anche stimato insegnante nel settore della danza agonistica e del ProAm, con preferenza per i cosiddetti balli standard, bachata, salsa, danze latino americane e merengue.
Dopo aver vissuto a lungo a Roma, ormai da alcuni anni si è trasferito a Stoccolma, dove ha fatto coppia fissa con Veera Kinnunen, la ballerina svedese che in questa edizione di Ballando con le stelle è riuscita ad arrivare in finale in coppia con il pallanuotista cubano Amaurys Perez. Poiché la coppia Oradei-Kinnunen è tale anche da un punto di vista sentimentale, sicuramente il ballerino romano non avrà preso bene le ripetute voci di un presunto flirt tra la sua compagna e l’atleta cubano, che hanno continuato a rincorrersi incontrollate lungo tutto il corso dello show condotto da Milly Carlucci.
Stefano Oradei ha iniziato a praticare la sua passione per il ballo a quattordici anni, proprio mentre portava avanti la sua attività di calciatore con alcune società del panorama dilettantistico capitolino. Quando ha capito che il ballo poteva essere una vera professione, ha però deciso di mettere in soffitta il calcio giocato, riservando le sue gambe alle evoluzioni in pista. Oltre allo studio dei generi più popolari, ha intrapreso in questo periodo lezioni di recitazione presso una celebre attrice scandinava, al fine di sviluppare le doti interpretative necessarie a impreziosire le sue prestazioni. Il suo primo campionato italiano è stato vinto all’età di diciannove anni, in danze latino-americane, da cui è iniziata una scalata incessante che lo ha portato nel ristretto novero dei migliori ballerini nazionali.
Dalle ribalte nazionali a quelle internazionali, il passo è stato breve, anche perché nel 2008 ha incontrato Veera Kinnunen a Blackpool, dando vita a un sodalizio artistico e sentimentale che ha portato eccellenti risultati. I due infatti, hanno deciso di rappresentare la Svezia in una lunga serie di appuntamenti, trionfando nella specialità Amateur Latin a Beverly Hills, al London Championship e durante la Hong Kong Cup. Hanno vinto inoltre per cinque volte consecutive il titolo svedese e trionfato nel campionato nord europeo. Successi che gli hanno procurato grande notorietà, tanto da portarlo sul palco di Let’s Dance, un programma televisivo svedese che può essere considerato alla stregua dello show condotto da Milly Carlucci.
Il percorso che ha portato la coppia Testasecca-Oradei in finale è iniziato il 2 ottobre con un cha cha cha, mentre nella seconda puntata i due hanno ballato la salsa sulle note di Torna a Surriento. La terza puntata li ha quindi visti ottimi protagonisti di una rumba, mentre nella quarta sono stati sconfitti dalla coppia Oxa-Peron dopo un tango ballato su La Bambola, storico pezzo di Patty Pravo, venendo però premiati dal televoto. La quinta puntata li ha invece visti protagonisti di una sconfitta nella gara a tre contro le coppie Lea T-Di Pasquale e Flaherty-Titova, ribaltata però dall’ottima performance nella rumba cubana. Nella sesta puntata hanno ballato un charleston nello spareggio contro Mastrangelo-Di Vaira, che li ha visti sconfitti, per poi essere ripescati in vista della settima puntata in cui si sono esibiti in un valzer premiato dal televoto, ma tra i fischi del pubblico. Nella semifinale hanno invece ballato una merengue premiatissima dalla giuria, che gli ha permesso una agevole qualificazione alla finale.