Ospite della nuova puntata di “Che Tempo che Fa” è il campione spagnolo di motociclismo Jorge Lorenzo, vincitore di ben 4 motomondiali, due nella classe 250 ed altrettanti nel più prestigioso MotoGP. Lorenzo nasce a Palma di Maiorca il 4 maggio 1987, e, a soli 4 anni disputa il suo primo campionato di mini cross per poi passare, nel 1992, alle minimoto. Il giovanissimo pilota spagnolo mostra, già in tenera età, il suo talento sulle due ruote, conquistando per ben tre volte il titolo di campione nel campionato minicross delle Baleari. La sua incredibile dimestichezza con le moto viene immediatamente notata dagli esperti del settore: nel 2000 Lorenzo è ancora troppo giovane per poter disputare gare a livello agonistico ma la Federazione Motociclistica Internazionale gli concede una deroga per poter disputare il campionato Spagnolo di velocità a soli 13 anni. L’anno successivo, gareggia nel campionato europeo classe 125 sulla sua Derbi 125 GP, classificandosi in quarta posizione. La scuderia spagnola Derbi, puntando ciecamente sulle doti del giovane Lorenzo, decide di fargli disputare il campionato del mondo 125. Lorenzo, però, è costretto a saltare le prime due gare poiché avrebbe compiuto l’età minima per partecipare alla competizione (15 anni) il 4 maggio 2002, a campionato già iniziato. La stagione si concluderà con un 21esimo posto. Nel 2003, Jorge Lorenzo vince il suo primo Gran Premio a livello professionistico, nella gara di Rio de Janeiro, diventando il secondo pilota più giovane della storia a vincere in Brasile.
Il 2005 è l’anno del primo cambio di classe di competizione: Lorenzo passerà alla 250 in sella a una moto del Team Fortuna Honda, collezionando quattro secondi posti e due terzi posti, terminando il campionato quinto classificato. L’anno successivo passa ad Aprilia, vincendo il primo GP di Spagna, a Jerez. La vittoria iniziale porta fortuna al pilota che terminerà il campionato al primo posto, vincendo il suo primo mondiale di classe 250 e divenendo il secondo pilota più giovane della storia a vincere il titolo. L’anno successivo, Lorenzo si conferma campione del mondo e il team Fiat Yamaha lo recluta nella sua scuderia per gareggiare in MotoGP, classe massima di competizione motociclistica. Il campionato 2008, che lo vede compagno di squadra di Valentino Rossi, sarà segnato da brutte cadute e infortuni, che non gli impediranno di raggiungere un dignitoso quarto posto in classifica finale. I campionati successivi vedono aumentare in maniera esponenziale, il livello di competitività con Valentino Rossi, cosa che consentirà, agli appassionati di MotoGP, di assistere a spettacolari sorpassi in velocità e testa a testa all’ultimo sangue. Il 10 ottobre 2010, Lorenzo riesce a conquistare il titolo di campione del Mondo della della MotoGP a soli 23 anni, ottenendo 338 punti, record assoluto in una stagione da 18 gran premi. Dopo un secondo posto nel 2011, la stagione 2012 si conclude vedendo nuovamente Lorenzo vincitore finale, divenendo l’unico pilota spagnolo della storia a vincere due campionati della classe regina. Nel 2013, nonostante una brutta caduta che gli è costata la frattura scomposta della clavicola sinistra, Lorenzo continua a gareggiare e a conquistare podi, posizionandosi al secondo posto, per soli quattro punti, dietro l’altro pilota spagnolo, Marc Márquez.
Il motto che ha accompagnato Lorenzo nella sua carriera è “Por fuera”, che tradotto, significa “dall’esterno”. La frase sta ad indicare il metodo preferito che Lorenzo adotta durante i sorpassi, ossia quello di passare all’esterno dei piloti rivali nelle curve più veloci. “Por fuera” è diventato anche il titolo di una sua biografia, edita nel 2008.
Recentemente, Lorenzo ha scelto di aprire le porte della sua splendida villa di Barcellona, edificata su un promontorio dalla vista mozzafiato, ricca di ogni tipo di comfort e lusso. Intervistato sulle sue ambizioni e progetti riguardanti il campionato 2014, Lorenzo ha affermato: “Di sicuro non serve lamentarsi di ciò che è stato. Anzi, serve imparare la lezione, capire gli errori, e provare a non ripeterli nel futuro”. Inoltre, ha aggiunto di non poter escludere un eventuale passaggio in Honda, anche se il suo desiderio più grande sarebbe quello di chiudere la carriera in Yamaha, ma con una moto più competitiva.