A poche ore dall’inizio del Festival cresce l’attesa per questa nuova edizione, che al di là di ospiti e cantanti in gara, promette importanti cambiamenti rispetto ai collaudati schemi del passato sia dal punto di vista della conduzione che del regolamento.
La novità più interessante sarà certamente costituita dalle due canzoni che ciascun cantante presenterà sul palco dellAriston: 14 Campioni (i cosiddetti Big) si esibiranno nel corso delle prime due serate eseguendo due brani ciascuno per un totale di 28 canzoni in gara. Al termine di queste prime due serate, per ciascun artista, verrà scelta una sola canzone con cui proseguire la competizione attraverso un sistema di voto misto che combinerà gli esiti del televoto e del giudizio della Giuria della Stampa del Festival. Il risultato finale terrà conto delle due votazioni in misura equilibrata quindi pubblico e Giuria peseranno sul voto finale ognuno al 50%.
Viene dunque meno il ruolo svolte dalle giurie demoscopiche nell’eliminare i primi artisti dalla competizione, anzi in questa edizione viene esaltata la gara fra canzoni più che fra gli artisti visto che nessuno di questi verrà eliminato fino alla finale, ma verranno eliminate solo canzoni che passeranno dalle 28 iniziali a 14.
Dopo questa prima scrematura i 14 Big che si esibiranno con il loro brano superstite durante la serata di giovedì al termine della quale grazie al televoto verrà stilata una prima classifica che avrà carattere provvisorio ma che influenzerà però il risultato finale.
Nella quarta serata la competizione per i Big sarà temporaneamente messa da parte per fare spazio a Sanremo Story con gli artisti che ripercorreranno con alcuni brani la storia del Festival.
Nella quinta ed ultima serata ci sarà un nuova esibizione di tutti i 14 artisti e le altrettante canzoni in gara ma questa volta saranno valutati e ordinati in classifica tenendo conto della Giuria di Qualità, del televoto e dei risultati della serata del giovedì. Le tre votazioni verranno percentualizzate e combinate fra loro in modo tale che il giudizio della Giuria pesi il 50% sul risultato finale, quello del televoto della sabato il 25% e sempre il 25% quello del lunedì. A questo punto verrà stilata una classifica in cui i primi 3 si esibiranno nuovamente e saranno votati da televoto e Giuria in modo da incidere nella stessa percentuale sull’esito finale della competizione. A questo punto la canzone col punteggio più alto al termine di quest’ultima votazione sarà proclamata vincitrice della 63a edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. Rispetto alle precedente edizioni si è evidentemente cercato di giungere ad un risultato che rispecchiasse in maniera equilibrata il voto popolare e quello di “qualità” delle due Giurie senza che l’uno prevalesse sull’altro. Infatti la scorsa edizione lasciava la scelta del vincitore fra i 3 finalisti completamente nelle mani del televoto, cosa che aveva sollevato non poche critiche ritenendo che quello strumento fosse molto adatto ai giovani telespettatori fan degli artisti provenienti da talent show, e del resto la storia del festival degli ultimi anni ha visto trionfare proprio prodotti di tali format televisivi, da Emma Marrone a Valerio Scanu. E se a questo aggiungiamo i problemi che ci sono stati proprio con il televoto, quando il sistema si era inceppato, lo scorso anno, costringendo il conduttore a sospendere la gara, il fatto di poter contare su un equilibrio di votazione è un aspetto, quanto meno, rassicurante. Ma non è il solo episodio scottante legato al televoto, perché nel 2011 l’Antitrust aveva sanziona la Rai per 50mila euro per pratica commerciale scorretta, dal momento che nell’edizione 2010 l’azienda non avrebbe chiarito ai consumatori che il televoto può essere manipolato. Sempre due anni fa la polemica era scaturita dalla fuoriuscita di indiscrezioni sul televoto, è bastato sentire pronunciare Roberto Vecchioni sta vincendo il televoto  da parte di un membro di RaiTrade, gruppo che presidia le operazioni di televoto a scatenare lindignazione di generale.



Quest’anno si spera che tutto vada liscio. E Intanto la nuova direzione artistica del Festival ha preso in mano la situazione e ha voluto in qualche modo riequilibrare il voto popolare con quello di “esperti” ma prevedendo allo stesso tempo che le Giurie non fossero predominanti rispetto al pubblico sovvertendo completamente le preferenze popolare come pure era accaduto in alcune edizioni più risalenti.
Meccanismi similari sono previsti per la competizione della Sezione GIOVANI che avrà luogo contemporaneamente a quella dei Big. Parteciperanno 8 artisti scelti dalla Commissione esperti che quest’anno ritorna a selezionare brani e cantanti dopo l’esperienza di Sanremo Social che affidava invece la selezione agli utilizzatori di social network. Gli artisti di questa sezione saranno presentati la prima sera ma si esibiranno in due gruppi da 4 nelle due serate successive. Ciascun gruppo verrà valutato dal televoto e dalla Giuria della stampa eliminando due canzoni per serata e mandando quindi in “finale” 4 canzoni che verranno votate nella serata Sanremo Story del venerdì dalla Giuria di Qualità e dal televoto decidendo al 50% ciascuna il vincitore delle categoria GIOVANI.
In un Festival che avrà gli occhi puntati addosso di persone affamate di polemica dal momento che si svolgerà a pochi giorni dalle elezioni “equilibrio” sarà la parola chiave per Fabio Fazio e tutto il suo gruppo di organizzatori: equilibrio nei temi trattati dai vari ospiti e dalla Littizzetto visto il clima di severa par condicio politica; equilibrio anche economico in tempi di spending review ed infine come abbiamo visto equilibrio nel regolamento tra giudizio popolare e giudicio “tecnico”. Non resta che aspettare e vedere che Sanremo sarà, ricordandoci lo slogan di qualche tempo fa: “Perché Sanremo è Sanremo”.

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