Nonostante Sanremo Chi lha Visto? è andato in onda anche ieri, mercoledì 13 febbraio 2013. Tre i casi principali affrontati: la scomparsa di Roberta Ragusa, lassassinio di Yara Gambirasio, le ricerche di Ylenia Carrisi. Ospite in studio è lAvvocato Gallinaro, rappresentante di una parte della famiglia Ragusa, col quale si prova a fare un resoconto sulle ricerche del corpo della donna. Viene dunque ricostruita la cronologia delle interviste effettuate dallinviata al marito della Ragusa, Antonio Logli, pochi giorni dopo la scomparsa della moglie. Gli interrogativi ancora aperti, a distanza di un anno, sono ancora tanti: perché Antonio Logli non consegna subito ai Carabinieri il secondo cellulare in suo possesso? Perché quella notte, dal cellulare consegnato agli inquirenti, parte una chiamata alle 00:17, quando il Logli dice di stare già dormendo? solo un caso che quella sera tutti i parenti che vivono nelle palazzine attigue fossero fuori casa? Perché il Logli continua a sostenere la tesi della perdita della memoria della moglie a causa di una caduta accidentale per un incidente domestico avvenuto due giorni prima, quando il medico di famiglia aveva visitato la moglie poco dopo e laveva rassicurata sul suo stato di salute? Come mai solo sette giorni dopo la scomparsa il Logli e suo padre decidono di andare a cercare la donna allIsola dElba dove posseggono una seconda casa? A questo proposito, viene mostrato un servizio che ci porta su un traghetto che da Piombino sbarca allisola e ci mostra che non sarebbe facile caricare un corpo in auto, imbarcarla e poi gettarlo da un piano alto della nave. LAvvocato Gallinaro concorda con la tesi del Procuratore riguardo loccultamento del cadavere ed esorta chiunque abbia visto qualcosa di anomalo a informare le Forze dellOrdine. Ma linviata ci informa anche di una macabra scoperta avvenuta proprio in questi giorni nellambito delle ricerche. Il Logli pochi giorni dopo la scomparsa della moglie affermò davanti alle telecamere di Chi lha Visto? di aver cercato la moglie anche al cimitero dove è seppellita la madre della donna. Ebbene, proprio al cimitero di Orzignano avviene la scoperta, da parte della troupe, di sei botole facilmente apribili tramite coperchi metallici, che custodiscono resti ossei. Le indagini sono ancora aperte.
Il secondo caso trattato è quello della tredicenne Yara Gambirasio, la cui indagine di omicidio è insoluta a pochi giorni dalla chiusura. Una corsa contro il tempo per trovare nuovi reperti che potrebbero far capire cosa accadde la sera del 26 novembre del 2010. Prima di tutto, come mai alcuni reperti sono conservati dalla Polizia e non sono mai stati consegnati ai Carabinieri? Centra qualcosa il fatto che al momento della denuncia di scomparsa i genitori della piccola allertarono i Carabinieri e che poi quando fu ritrovato il corpo nel campo antistante i cantieri fu allertata la Polizia? Da ciò che emerge dalle rivelazioni fatte dallinviata del programma, forse sì. Come mai quindi il cellofan di un pacchetto di sigarette, del polistirolo e una targhetta metallica trovati a pochi passi dal ritrovamento del suo corpo non sono mai stati analizzati? Uno di quei reperti potrebbe contenere del DNA compatibile con uno dei 15.000 recuperati dai tamponi effettuati in questi anni? Viene infine ricordato che il Boarding Pass e i due scontrini del parcheggio dellaeroporto di Bergamo rinvenuti potrebbero non trovarsi casualmente sulla scena del delitto, ma dalla ricostruzione dellinviato risulta difficile capire a chi appartengano quei documenti, visto che le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del parcheggio vengono cancellate ogni 15gg e che dagli scontrini è impossibile risalire a una targa automobilistica.
Viene poi dato anche un piccolo spazio a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che ha esortato a firmare la “petizione sulla verità” da inviare al Cardinal Bertone sul sito www.emanuelaorlandi.it.
Ancora si cerca di far luce su due casi di scomparsa: l’anziana umbra Maria Brenci e il sardo Michele Peragallo. Chi aspettava Maria Brecci alla curva in Località Montemorino di Todi? È davvero a Roma perché stanca di una vita di violenze subite dal marito? E Michele Peragallo, ex poliziotto in pensione ed ex scorta del Ministro Mancino, può essere uscito di notte con la sua nuova tavola da surf e annegato? La sua passione può averlo ucciso? E se non è così, come mai la sua tavola da surf non si trova?
Infine, si torna sul caso di Ylenia Carrisi. La trasmissione rivela di aver scoperto che solo nel 2012, e cioè 19 anni dopo la sua scomparsa, il suo nome è stato inserito nel Sito del Dipartimento di Giustizia Americano e che ancora non esiste un DNA della ragazza per aiutare gli inquirenti nelle ricerche, poiché una vera e propria ricerca della ragazza non c’è e forse non è mai stata davvero messa in atto. Si scopre anche che l’ultimo uomo al quale la ragazza si accompagnava prima di svanire nel nulla, Masakela, altri non è che uno pseudonimo di almeno altre 5 identità fasulle e che attualmente è ancora a piede libero.