Continuano gli appuntamenti politici targati Rai in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Ospiti della puntata, andata in onda ieri sera, giovedì 14 febbraio 2013, di Rai Parlamento sono lavvocato modenese Gianpiero Samorì, leader del Mir-Moderati in Rivoluzione, Carlo Calenda, candidato alla Regione Lazio con la lista Scelta Civica Con Monti per l’Italia, e Carlo Fatuzzo, guida del Partito Pensionati. Prende la parola Gianpiero Samorì, il quale si dice sicuro delle sue idee, del suo programma e del sostegno dei suoi elettori. “A breve sarò il premier di questo Paese”, afferma il leader dei Moderati in Rivoluzione, il quale poi si presenta. “Sono un imprenditore con diversi interessi tra cui il campo immobiliare, assicurativo e bancario. Quando ero ragazzo ho vissuto momenti davvero difficili, poi grazie ad un po di fortuna e soprattutto competenza sono diventato un bravo imprenditore. Circa un anno fa – continua a spiegare – ho percepito lincompetenza dellattuale classe politica e ho deciso che era giunto il momento di dire la mia”. Lidea di Samorì è quella di abbattere il debito pubblico attraverso mobilizzazione di denaro liquido dalla Banca dItalia e fondazioni. “Noi pensiamo al futuro, pensiamo allItalia del 2100, gli altri pensano al passato. La visione della sinistra è quella di una società che non esiste più. Chiediamo per noi un voto diversamente utile. Il nostro movimento ha come obiettivo quello di cambiare completamente la classe dirigente e il programma di governo. Dobbiamo necessariamente riattivare il meccanismo dello sviluppo attraverso una drastica riduzione del debito pubblico, utilizzando le risorse della Banca d’Italia, che ammontano a 250 miliardi di euro, e tutti gli enormi patrimoni delle fondazioni bancarie”. Gianpiero Samorì illustra quindi il programma del suo movimento. “Dobbiamo riallocare le risorse alle imprese e aumentare i redditi dei cittadini del 10%. Solo così si può uscire dalla crisi. Auguro al centrodestra di vincere le elezioni – conclude Samorì – per poi rifondare insieme larea dei moderati”. 



Tocca quindi a Carlo Calenda (Scelta Civica con Monti per l’Italia), fidato uomo di Montezemolo, già suo stretto collaboratore in Ferrari e ora direttore generale dell’Interporto campano, colosso della logistica meridionale. Mettere le imprese nelle condizioni di crescere e competere, rilanciare i consumi e leconomia e ridurre la pressione fiscale sul reddito da lavoro, il tutto attraverso una progressiva riduzione del carico fiscale dellIrpef, a partire dai redditi medio-bassi: sono questi i principali obiettivi della coalizione di centro “Con Monti per l’Italia”. “Il nostro obiettivo – afferma Calenda – è quello di ridurre il rapporto tra gettito Irpef e Pil del 2%. Crediamo che alla fine della legislatura la nostra proposta porterà ad una riduzione del gettito Irpef di oltre 15 miliardi di euro. Non prevediamo di aumentare ulteriormente lIva dopo il 2013”. Carlo Calenda parla della coalizione di centrodestra, criticando aspramente le scelte politiche del leader del Pdl. “Con questo Pdl caratterizzato dal populismo di Berlusconi non è possibile fare accordi”. Calenda passa poi al capitolo giustizia, tra le priorità dellagenda Monti.



“Le imprese straniere hanno indicato il funzionamento del sistema giudiziario come uno dei fattori determinanti nella scelta della localizzazione degli investimenti – afferma Calenda – Per rendere la giustizia civile più veloce e vicina alle richieste del cittadino occorre ultimare il processo di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Bisogna intensificare il processo di informatizzazione degli uffici giudiziari, monitorare il funzionamento dei Tribunali delle imprese e realizzare una riforma organica della magistratura onoraria, punto di riferimento importante per la giustizia civile”. L’ultimo intervento della trasmissione di Rai Due è quello del parlamentare europeo Carlo Fatuzzo, leader del Partito Pensionati. Tra gli obiettivi principali rientra l’adeguamento delle pensioni agli aumenti contrattuali dei lavoratori, una regolamentazione della pensione d’invalidità anche agli ultra 65enni, la pensione anticipata ai familiari di non autosufficienti e l’aumento di tutte le pensioni contro il caro-euro.



Il programma del partito, come si evince dalle dichiarazioni di Fatuzzo, prevede la tutela dei diritti del pensionato e il perseguimento di obiettivi basilari, come dare ai lavoratori la possibilità di trattenere i propri contributi in busta paga, l’abolizione del cumulo di reddito fra coniugi per le pensioni dirette, portare al 100% la pensione di reversibilità del coniuge defunto attualmente al 60%, ottenere un rimborso dei contributi per chi non arriva all’età pensionabile, dare maggiori contributi alle associazioni di anziani e pensionati. “Oggi i diritti pensionistici di chi ha fatto il proprio dovere , sono pesantemente colpiti – afferma il Segretario Nazionale Carlo Fatuzzo. Questo Governo non ha toccato chi aveva portato ingenti capitali all’estero, e ha colpito i diritti di chi ha fatto il militare, perdendo in molti casi opportunità di lavoro , come nel caso di lavoratori autonomi o di chi ha riscattato, pagando, gli anni di laurea. Il Partito Pensionati – continua a spiegare – sottolinea che l’Inps è fortemente in attivo, per cui il problema del nostro Paese non sono i diritti dei lavoratori e dei pensionati, ma le misere pensioni ed il susseguirsi di attacchi ai diritti pensionistici”.