Dopo la pausa sanremese, questa sera torna su Rai Uno alle 21.10 I Migliori Anni, il programma canoro condotto da Carlo Conti. In questa edizione, la sesta del programma, la gara in stile Canzonissima è fra otto cantanti che eseguono una cover ogni puntata, mentre uno a settimana propone al pubblico un suo inedito. Gli otto grandi nomi della musica in gara sono: Alexia, Luca Barbarossa, Karima, Marco Masini, Mietta, Paola & Chiara, Povia ed Enrico Ruggeri. Dopo Alexia, Povia e Karima Ammar, anche Mietta, pseudonimo di Daniela Miglietta, ha rilasciato un’intervista a ilsussidiario.net rivelando che nella puntata di stasera canterà una canzone a cui è molto affezionata. Dopo le esibizioni delle puntate scorse in cui ha cantato Oggi sono io di Alex Britti, The winner takes it all degli ABBA, Lei di Charles Aznavour e Dedicato di Loredana Bertè, questa sera Mietta si cimenterà nella bellissima Caruso di Lucio Dalla.



Perché hai deciso di partecipare a I Migliori Anni?

Avevo già lavorato con Carlo Conti, a Tale e Quale Show, e mi ero trovata benissimo. Era stata un’esperienza straordinaria, di grande pathos per me. È stata veramente interessante. Carlo mi ha “adottato” e mi ha portato con sé anche a I Migliori Anni.

Come ti trovi con gli altri cantanti in gara? Con qualcuno hai un feeling particolare?



Mi trovo benissimo, sono tutti amici che conosco da una vita. Ho un ottimo feeling con  Marco Masini, che conosco da tantissimi anni, Barbarossa, Alexia…

Quale canzone canterai nella puntata di stasera?

Questa sera canterò Caruso di Lucio Dalla. È stata la canzone che ho cantato al mio primo provino con cui ho vinto il ruolo nello sceneggiato radiofonico che mi ha portato poi a diventare Mietta.

C’è una canzone a cui sei particolarmente affezionata e che vorresti cantare?

Devo ammettere che mi sono tolta numerose soddisfazioni. Ma sono davvero molto affezionata al prossimo brano che canterò.



Per te quali sono i migliori anni nella storia della musica italiana e internazionale?

Ogni periodo ha una grande forza. Io non amo molto gli anni Ottanta, mi piacciono molto gli anni Sessanta e Settanta, credo che in quegli anni la musica abbia dato il “la” al rock. Sono un’appassionata di Janis Joplin, dei Beatles, piuttosto che dei Rolling Stones. Credo che quelli siano stati periodi molto ricchi e fecondi per la musica. Basti pensare ai Ray Charles, che è stato praticamente l’iniziatore della musica soul, o a Steve Wonder.

Hai iniziato a cantare molto giovane e a 19 anni, nel 1989, hai vinto il Festival di Sanremo con Canzoni di Minghi, che ricordo hai di quella vittoria?

È una vittoria che non mi sono assolutamente goduta. Ero talmente emozionata e talmente preoccupata di quello che stavo facendo mentre tenevo in mano la coppa. Ma poi è stato bello rivedermi.

Hai seguito il Festival di Sanremo di quest’anno? Per chi facevi il tifo?

Sì l’ho seguito. Facevo il tifo per Marco Mengoni, che ha vinto. Indovino sempre.

Nel corso della tua carriera ha collaborato con grandi nomi della musica Italiana: Minghi, Cocciante, Antonacci, Nek, Neffa e molti altri. C’è qualche artista con cui vorresti collaborare?

Mi piacerebbe collaborare con una donna. Mi piace molto Elisa, nonostante non siamo molto simili, ma mi piace la sua diversità musicale, la sua voce così eterea e contenuta, sempre sentita.

C’è un’esperienza nella tua carriera che porti nel cuore per motivi affettivi?

A parte la partecipazione ai Festival di Sanremo, che sono sempre momenti straordinari, ho un bellissimo ricordo di un’esperienza che non è prettamente musicale, quando ho doppiato “Il Gobbo di Notre Dame” della Disney. È stata per me un’emozione sopra ogni misura, è stato un momento molto bello perché ho doppiato un cartone animato e non è una cosa che ti capita tutti i giorni. Io poi sono un’amante dei cartoni animati e me la sono proprio goduta.

Puoi rivelare qualche anteprima sui tuoi progetti futuri?

Il 16 maggio sarò al Piper e il 26 maggio al Blue Note con Dado Moroni, Enzo Zirilli e Furio di Castri, un trio jazz, dove faremo a modo nostro delle rivisitazioni. Gireremo per club e rassegne. Io sono una caciarona, ma per un po’ mi dedico all’eleganza, perché credo che la musica valga la pena di essere vissuta in tutti i modi.